martedì 27 ottobre 2009

La partecipazione Giovanile in politica: Appartenenza, militanza e Rappresentanza


Nella comunità si partecipa, nel senso che si prende parte alla vita del territorio in cui si vive. Va allora messo a fuoco il contesto legato al tema della partecipazione giovanile visto che proprio questa dimensione sembra oggi essere in crisi. Tutti sono concordi nel ritenere che si partecipa meno, che non si insegna più a partecipare, tanto che si è coniato il termine “partecipazione attiva”.
Così se anni fa, parlando di partecipazione, si sarebbero usati altri tre vocaboli - appartenenza, militanza e rappresentanza - oggi il senso di queste parole va senz’altro ridefinito. Appartenenza oggi significa più una ricerca di luoghi di espressione di sé, che non invece l’indossare una “casacca” definitiva. Militanza: oggi è legata al cogliere opportunità, anche legate ai grandi movimenti ed alle grandi adunanze massmediatiche, che poi però producono poco sul territorio in termini di ricaduta di impegno concreto. Rappresentanza: non sono certo le tradizionali forme di rappresentanza ad avere oggi il favore dei giovani, a partire da sindacati e partiti. In particolare questi ultimi sono messi agli ultimi posti anche dagli assessori alle politiche giovanili quando devono ricercare soggetti del territorio con cui coo-progettare.
Così i giovani nei partiti - o i movimenti giovanili dei partiti – oggi non sono certo risorsa progettuale nemmeno per gli amministratori locali. E questo la dice lunga…

Vale la pena di intendersi meglio sul concetto di partecipazione. Infatti questo ha una doppia dimensione: quella del “prendere parte” e quella del “sentirsi parte”, del “sentirsi dentro” a processi, alla comunità, a varie forme di appartenenze per la ricerca di un “bene comune”. Questo “sentire comune” fonda e mantiene vivi i legami, le passioni, il piacere di incontrare le persone. Il “sentirsi dentro” a questi processi di partecipazione giovanile passa per la costruzione di un “clima” buono, dove c’è anche una dimensione di svago e di piacere perché in questi contesti possono emergere potenzialità, idee e risorse di chi vi partecipa.

Questo concetto di partecipazione fonda il cammino del movimento giovanile del Pd che vuole essere e divenire il punto di riferimento per tutti i giovani di Ragusa per pensare insieme a delle politiche a misura di giovane.
Processo già iniziato due anni fa e che devo dire sta continuando verso una direzione positiva.
La Partecipazione, quindi, non manca.. i Giovani vogliono esprimere le loro idee, i loro pensieri, le loro critiche..e hanno molto da dire, ma, dobbiamo essere noi a trovare il modo per farli sentire parte del nostro Partito e per insegnargli quel senso di appartenenza che esisteva un tempo e che ora deve essere ritrovato.
Il Segretario dei Gd Ragusa
Valentina Spata

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