lunedì 13 dicembre 2010

Ragusa: una città morta, anestetizzata. Non ci sono spazi per i giovani!!


Tra qualche mese saremo chiamati tutti alle urne per eleggere il nuovo candidato sindaco di Ragusa; un appuntamento che ci attende per il futuro della nostra città, un futuro non soltanto amministrativo ma soprattutto politico.

PARCO DEGLI IBLEI: LA NOSTRA NON E' POLEMICA MA,PREOCCUPAZIONE. IL CONSIGLIERE CHIAVOLA PENSI AL SUO PARTITO.


In risposta alle affermazioni del consigliere del Pdl Mario Chiavola, il segretario dei Giovani Democratici, Valentina Spata, ribadisce che non sono eccessive le affermazioni critiche del Pd di Ragusa ma, la riduzione drastica della perimetrazione dell'ARTA che da 19.300 ettari diventa di soli 1300 ettari.

PIU' SENSO DI RESPONSABILITA' E MENO INTERESSI PERSONALI. NOI VOGLIAMO CREARE UN'ALTERNATIVA NELLA NOSTRA CITTA'.


Leggendo il “Giornale di Ragusa” noto un articolo relativo ai contrasti interni al Pd di Ragusa.
Contrasti che non sembrano svanire ma che, invece sono sempre più accesi a causa di alcuni esponenti che non si vogliono arrendere all’evidenza dei fatti.

RILANCIO GIOVANI DEMOCRATICI DI RAGUSA


Dopo diversi mesi di congressi e diatribe interne al Partito, i giovani democratici della città di Ragusa tornano a riunirsi per rilanciare l’attività giovanile e per superare le divisioni del partito che si sono riversate anche nella giovanile.

mercoledì 31 marzo 2010

INTERVISTA A VALENTINA SPATA, SEGRETARIO DEI GD DI RAGUSA. 30/03/2010


1) Finisce 7 a 6 per l’opposizione la tornata elettorale delle regionali 2010. Chi vince? Chi perde?
1) Il vero vincitore di queste regionali è sicuramente il popolo dell’astensionismo.
Vi è certezza sul fatto che anche in Italia, storicamente tra i paesi con la più alta affluenza alle urne, anche a livello europeo, l'astensionismo inizia a giocare un ruolo da protagonista (uno su tre non si è recato alle urne). Penso che i partiti italiani debbano iniziare a riflettere su questo importante dato che evidenzia una sfiducia generale nei confronti di questo sistema politico che non mette al centro dell’attenzione i cittadini ma i propri interessi.
Nonostante ciò devo ammettere che il centro destra vince le elezioni. Bisogna essere sinceri e obiettivi, bisogna capire e analizzare gli errori che il Pd ha fatto e ricominciare cercando di fare meglio la prossima volta.
2)
Sono due i presidenti regionali eletti dalla Lega, cosa rappresenta questa vittoria del partito di Bossi?
2) La Lega vince al nord perché si cala nei territori, parla un linguaggio semplificato ma proprio per questo comprensibile a tutti, sa ascoltare e far leva su malumori, paure più o meno inconsce (fomentandole), in grado di creare un immaginario intorno a sé e ai suoi cavalli di battaglia, con slogan, motti, modi di dire che hanno una presa concreta. Lega che vince perché sa dare un nome alla crisi, fornendo le sue particolari risposte alla paura di progressivo scivolamento verso il basso di pezzi consistenti di paese. La Lega nomina interessi e percorsi chiari per un blocco sociale trasversale, esprime una forza che fa leva sull'egoismo delle persone (che diventa sopravvivenza in tempo di crisi), con una capacità di appello molto forte dentro il progressivo spaesamento dei riferimenti simbolici e il continuo scollamento in atto dall’interno della società (crisi della rappresentanza, delegittimazione del ceto politico…etc).
Non dimentichiamoci, però, che la Lega ha sempre ghettizzato e penalizzato il sud Italia. Sono veramente preoccupata per gli sviluppi che potranno esserci in futuro e soprattutto spero che la forbice tra nord e sud non aumenti ancora di più. Il governo Berlusconi con l’influenza della Lega ha dimenticato il sud in questi anni ma soprattutto ha dimenticato che regioni del sud come la mia Sicilia gli hanno dato fiducia e hanno contribuito maggiormente alla sua elezione. Non si può dire che il governo ha tolto l’ici agli italiani se poi a pagare il gap è stata la Sicilia con il forte taglio dei fondi Fas e altre regioni meridionali con altre risorse. Vedremo nei prossimi mesi l’influenza della Lega all’interno del Pdl e vedremo anche se l’asse Berlusconi-Bossi-Fini resisterà.
3)
Bersani il giorno dopo delle elezioni ha affermato “Non abbiamo vinto, ma non abbiamo neanche perso” . Da Segretario dei Giovani Democratici e da dirigente del Pd cosa ne pensi?
3) Sono una persona obiettiva e sincera e non posso assolutamente dire che il mio partito non ha delle grosse responsabilità . E’ chiaro che abbiamo perso è inutile nasconderlo a noi stessi e agli altri.
In Puglia dobbiamo ringraziare Vendola che è riuscito a riconfermarsi governatore. Sicuramente il contributo del Pd c’è stato ma dobbiamo ricordare che inizialmente il partito democratico non voleva appoggiarlo e ha fatto di tutto per ostacolarlo per non parlare poi della campagna elettorale per il candidato che non è stata delle migliori.
In Lazio dobbiamo ringraziare Emma Bonino che ha messo la faccia per tutti noi, ma non era la candidata giusta per vincere visto che nn poteva avere l’appoggio della Chiesa.
In Piemonte la Bresso perde per pochi voti e la responsabilità è sempre nostra. Non possiamo prendercela con Grillo che ha sottratto voti a noi, ricordo che la Bresso era a favore della tav e questo l’ha penalizzata facendo acquistare voti al movimento grillino. Io ero a favore dell’ingresso di Grillo nel Pd ma non è stato accettato, adesso chiedergli anche di portare voti a noi mi sembra un po’ assurdo.
In Calabria Loiero ha subito una grande sconfitta a causa della sua gestione fallimentare. Sinceramente io non lo avrei ricandidato e non capisco come un partito che parla spesso di legalità, rinnovamento, meritocrazia possa aver pensato di candidarlo. Come può la gente crederci se siamo incoerenti con ciò che diciamo.
Anche in Campania, la gestione Bassolino è stata bocciata dai cittadini, sicuramente ha contribuito la questione ambientale dei rifiuti, ma c’è stata poca attenzione, negli ultimi anni, in merito ai problemi della gente.
Questi sono dati che rendono chiara la sconfitta politica del mio partito che a mio avviso invece di pensare ad attaccare Berlusconi dovrebbe cercare di ripartire dalla base ovvero dalle esigenze della gente. La campagna elettorale andava fatta con temi vicini alla gente e non contro l’incapacità del Pdl di presentare in tempo le liste. Bisogna informare la gente ma non bisogna esagerare. Più si attacca Berlusconi più noi perdiamo voti a guadagno del premier che passa come una vittima.
Inoltre c’è da dire che la classe dirigente del Pd, a mio avviso, non ha saputo gestire bene le alleanze e le liste. Ad esempio in Campania ed in Calabria le liste del Pd dovevano essere forti, espressione di grandi personalità che sono venute a mancare e che avrebbero dovuto far crescere il consenso. Mentre nel Pdl si faceva una scrematura delle candidature nel Pd si cercava disperatamente gente per poterla candidare. Questa a mio avviso si chiama incapacità politica. Ed a causa dell’incapacità politica che abbiamo perso. Per vincere bisogna candidare i migliori, bisogna scendere in campo con proposte serie, bisogna avere coerenza anche nella scelta delle alleanze ma soprattutto bisogna avere un rapporto con tutti i territori.
Adesso bisogna fare delle riflessioni serie, bisogna selezionare la classe dirigente in base alle capacità e non in base alle appartenenze o alle amicizie. Bisogna essere capaci di scegliere le alleanze più vicine al nostro programma politico e bisogna ripartire vicino ai cittadini.
Spesso diciamo “Siamo un partito innovatore e rinnovatore”.. io credo, invece, che siamo un partito ancora legato ad uno sistema di potere vecchio e saturo. Si parla di ricambio generazionale e vediamo sempre gli stessi volti, le stesse persone di cui ormai il popolo è stanco da vedere e sentire.
I giovani sono tanti all’interno del nostro partito e sono abbastanza maturi per iniziare un nuovo percorso ma i vecchi dirigenti di questo partito hanno paura del cambiamento, del rinnovamento. Mi chiedo: che parliamo a fare di rinnovamento se poi ci sono sempre le stesse persone??? A cosa serve inserire giovani nelle liste se poi il partito non li aiuta a farli eleggere???
Un Partito che vuole essere una vera alternativa non può chiudersi in se stesso ma deve necessariamente costruire prima di tutto un rapporto con i territori, così come ha fatto la Lega. Deve stare vicino alla gente senza ma e senza forse..deve combattere insieme ai cittadini tutte le ingiustizie e deve stare dalla loro parte. Non si può pretendere che la gente deve votarci se non dimostriamo con i fatti che siamo in grado di accogliere le loro istanze e di capire i loro problemi.
Bisogna ritornare nelle piazze e bisogna gridare a voce alta che il partito democratico non sarà più un partito di salotti e poltroncine ma un partito vicino ai cittadini.
Spesso quando guardo Ballarò o Anno Zero o porta porta rimango delusa dalle risposte che i dirigenti del mio partito danno in merito ai tanti problemi e alle tante bugie dette dal centro destra. Bisogna essere chiari e bisogna parlare il linguaggio comune perché la gente deve poter comprendere in che modo sta vivendo e quali sono i mali che stanno cambiando il nostro paese.
Se non cambiamo rotta continueremo a perdere.
4)
Cosa pensi della vittoria di Vendola in Puglia? Si dice che ha potuto vincere perché il Pdl era diviso.
4) Ma io penso che Nichi ha vinto le elezioni perché è riuscito a governare bene ed è stato premiato, ma soprattutto perché riesce a parlare alla gente e a cogliere le loro istanze. La Fabbrica di Vendola ha accolto tantissimi giovani che si sono impegnati nel sostenerlo perchè hanno visto in lui una persona capace di cogliere il vero problema di questa generazione che oggi si sente smarrita e sfiduciata.
Non penso assolutamente che la divisione del Pdl ha contribuito alla sua elezione, anzi penso che il presidente è rimasto nel cuore di tanti pugliesi. Sono convita, inoltre, che se Vendola ha intenzione di espandere nel resto d’Italia la fabbrica costituita in occasione delle elezioni, avrà un ottimo successo.
Lo stimo molto come persona ma soprattutto come politico.
5) Berlusconi in questi giorni ha affermato” Ha vinto il Governo. Ora ci impegneremo a fare le riforme” Cosa ne pensi?
5) Che il centro destra ha vinto non ci sono dubbi, ma Berlusconi deve ricordare che è grazie alla Lega che ha avuto questo risultato e non credo che il presidente dormirà tranquillamente visto che il partito di Bossi è stato sempre esigente a tal punto di rompere l’equilibrio all’interno del Pdl.
Per quanto riguarda le riforme staremo a vedere. La partenza già mi preoccupa, invece di pensare a problemi come la disoccupazione e la crisi si parla di riforma della Giustizia e di Federalismo. Penso che l’Italia è un paese ancora in crisi e bisogna intervenire immediatamente per cercare di uscirne al più presto. La disoccupazione sta divorando milioni di famiglie che per la disperazione sono disposti a fare di tutto (ricordiamo le 11 persone che si sono suicidate per aver perso il lavoro). Questi sono i problemi di cui si deve discutere e si deve intervenire. La Giustizia può aspettare.
6)
Quanto ha contribuito l’Udc in queste elezioni?
6) Premesso che non ho condiviso i saltelli dell’Udc a destra e a sinistra in base alla sua convenienza. Le alleanze si fanno in base alla condivisione di idee e progetti comuni. Non penso che l’Udc in alcune regioni sosteneva il programma del Pd e in altre del Pdl, penso invece che il partito di Casini ha trovato il modo migliore per uscire vincitore da queste elezioni. Ha vinto in tutte le regioni proprio perché si è alleato in base alla forza politica maggiore di un partito rispetto all’altro.
Nonostante ciò devo ammettere che è cresciuto e che è stato determinante anche per il Pd nel vincere le elezioni in molte regioni.
7)
Come mai si è registrato un forte astensionismo in questa tornata elettorale?
7) E’ allarmante l’astensionismo di questa tornata elettorale, è’ ovvio che gli italiani sono stanchi delle false promesse, dell’ipocrisia adottata nelle campagne elettorali ma soprattutto è evidente che molti non hanno più fiducia nella politica. Non vogliono più sentire dire “Vogliamo Fare” ma “Abbiamo Fatto”, non vogliono più sentire dire “Usciremo dalla Crisi” ma “Siamo usciti dalla crisi”.
La gente non ha più fiducia nella politica e nelle istituzioni e noi abbiamo il dovere di non sottovalutare questo dato così importante, un malessere generale che si è manifestato come una grande protesta da parte degli italiani. Ma a quanto pare il giorno dopo le elezioni si ritorna a parlare e a litigare per chi è stato il vincitore e chi no. Da qui dovremmo capire come nulla sta cambiando e quanto grande è l’incapacità di cogliere i messaggi, le istanze e le esigenze dei nostri cittadini. Da questa analisi dovremmo ripartire ed il partito democratico dovrebbe lavorare affinchè si possa cambiare rotta e si possa riportare la fiducia negli italiani.
8)
Cosa pensi del Partito Democratico Siciliano, ha fatto bene ad allearsi con lombardo?? Se si fosse votato in Sicilia che risultati avrebbe avuto?
8) Per fortuna non si è votato in Sicilia perché penso che sarebbe stata una sconfitta pesante. Nella mia regione, a mio avviso, non siamo ancora pronti per vincere. Consideriamo che si tratta di una regione difficile, in cui l’elettorato preferisce votare chi lo favorisce e non chi merita.
Per quanto riguarda il Pd siciliano non si può parlare di una vera alleanza ma di certo non condivido assolutamente l’appoggio a lombardo. Purtroppo le critiche vanno anche alla dirigenza del pd siciliano.
Ho sostenuto la mozione lupo perché ho condiviso il programma e soprattutto il no alla stampella a lombardo, ma oggi ci ritroviamo in una situazione completamente opposta. Ho sostenuto e sostengo il mio Segretario Lupo perchè credo nella sua persona e nelle sue capacità politica. La sua attività parlamentare ha dimostrato che è una parsona concreta e affidabile ma per nostra sfortuna è accerchiato da una deputazione che pensa solo agli interessi personali. Purtroppo la classe dirigente siciliana, tutta, (perché è facile prendersela solo con il segretario), non ha dimostrato di volere un partito nuovo, capace di affermarsi come alternativa. Continuando così il Pd siciliano perde ancora consenso invece di recuperarlo. La gente è davvero schifata e delusa dal nostro modo di fare politica e solo quando avremo una pesante sconfitta ci renderemo conto, forse, che stiamo sbagliando.
9)
Le tue critiche nei confronti del Pd sono abbastanza forti da dover chiederti come mai resti ancora nel PD?
9) Ho scelto questo partito perché ho creduto al progetto. Ho messo tutta la mia anima e la mia passione per portare avanti le mie idee, i miei progetti e per far crescere il movimento giovanile all’interno del Pd della mia città. Sono anche membro di esecutivo regionale dei Gd Sicilia e mi sono spesa con sacrificio per dare il mio contributo. Tutto questo l’ho fatto perché ho creduto in un cambiamento di direzione, in un rinnovamento della politica. E ci credo ancora!! Credo fortemente al fatto che noi giovani possiamo cambiare qualcosa nel nostro piccolo e so perfettamente che nessuno ci regala niente, anzi ci ostacolano per evitare di crescere. Ma sono fiduciosa e la mia testardaggine mi dice che noi riusciremo ad ottenere quello che vogliamo, ad ottenerlo grazie alle nostre capacità e al nostro modo di fare politica sincero e privo di ogni tipo di interesse. Io non ho mai avuto un padre padrone, sono una persona che sa ragionare perfettamente e nessuno mi deve dire cosa devo o non devo fare. Le mie scelte sono assolutamente razionali , dettate dal mio senso del dovere nei confronti di chi crede in me. Ed è proprio perché sono sincera, prima di tutto con me stessa e poi con chi crede in me,che io dico ciò che penso anche se vado contro il mio stesso partito. Si dice che in politica ci vuole diplomazia ma spesso la diplomazia non paga anzi ci fa diventare schiavi di questo sistema di potere.
Il dovere dei giovani di questo partito è quello di scardinare questo sistema di potere e di riportare fiducia e speranza alle nuove generazioni. Tutto questo con la propria personalità e senza essere incollati a chi detiene il potere. Io sono così, critica ma sincera ed intendo proseguire il mio percorso all’interno del mio partito con la mia personalità.
10)
Cosa pensi dei congressi del Partito Democratico che avverranno nei prossimi mesi ? In provincia di Ragusa si è presentata una candidatura giovanile, siete soddisfatti?
10) Ci avviciniamo alla data del congresso e sinceramente non sono soddisfatta né per la scelta dei candidati né per il modo in cui il mio partito ha gestito la fase pre-congressuale. Non c’è stato nessun dibattito sui temi, non si sono presentati programmi ma si è pensato solo a decidere i nomi che fanno comodo ad uno o all’altro. Si dice che si è dato spazio ai giovani con la candidatura di un giovane ma io devo smentire perché noi non siamo stati considerati affatto.
La scelta della candidatura giovanile non parte dal movimento giovanile, ma è espressione del sistema di potere di cui parlavo prima. Qualcuno ha voluto questa candidatura perché vuole essere il vincitore e non si è nemmeno discusso sulla possibilità di sostegno da parte di un gruppo giovanile che è abbastanza consistente in provincia di Ragusa. Avremmo voluto contribuire con il candidato più idoneo a stilare il programma politico magari inserendo alcuni punti a favore dei giovani ma questo non è stato possibile perché non c’è stato nessun dibattito. Penso che ancora una volta la città di Ragusa non viene considerata visto che ho la sensazione che si voglia far eleggere un candidato della città di Comiso e questo dimostra come la classe dirigente di Ragusa non ha la capacità di avanzare proposte unitarie che portano giovamento alla nostra città e al nostro partito. Questo dimostra che gli interessi sono più importanti del bene comune. Penso, inoltre, che non sia corretto bruciare la candidatura di un giovane solo per ego personale di qualche politico che non vuole mettersi da parte per dare spazio agli altri. Parliamo sempre di sistemi di potere che provocano danni seri al nostro partito e se non si cambia rotta non si può mai parlare di rinnovamento.
Questo è quello che penso e non ho problemi ad esprimere la mia semplice ma sincera opinione.
Spero comunque che dopo la fase congressuale questo partito inizi a fare politica seriamente perché nella nostra provincia è davvero morto.

sabato 6 marzo 2010

ANNO NUOVO PROBLEMI VECCHI: LA PARTECIPAZIONE DEI GIOVANI IN POLITICA


Si parla spesso di Giovani e Politica... Spesso si sente dire che i Giovani sono disinteressati alla Politica ma io non credo sia così.
E' un dato di fatto che i giovani non hanno fiducia nella politica italiana, ma ancor di più nei partiti.
Sono disillusi, arrabbiati, angosciati perchè non riescono nemmeno a sognare un futuro sereno.
Le giovani generazioni nella società contemporanea si trovano costretti a lottare contro tanti problemi che giorno per giorno rendono sempre più difficili le loro condizionidi vita. La difficoltà nel trovare un posto di lavoro, e quindi un reddito che li renda autosufficienti e gli permette di avere una vita autonoma, porta i giovani ad una crisi d'identità dovuta al sentirsi frustrati spesso in modo umiliante. La difficoltà ad acquistare una casa, rende loro difficile programmare il futuro e li porta a procrastinare la vita nella famiglia paterna e da qui nasce la delusione dovuta al loro bisogno di autonomia e di libertà d'esperienza.
Tutto ciò causa il crollo di tante certezze e di tanti miti e li porta a una crisi di valori ideali per cui tutto appare contingente e le istituzioni già talvolta così lontane dal paese reale, appaiono ai giovani ancora più distanti e incapaci di risolvere o solamente capire i loro problemi. La crisi dei valori ideali appare oggi determinante nel generale smarrimento e senso di solitudine nelle giovani generazioni
Il futuro è lontano, non si riesce nemmeno a vederlo lontano, non si può programmare e tutte le speranze svaniscono nel nulla.
La disoccupazione è la causa principale della sfiducia totale nella classe dirigente politica.
Il lavoro, oltre ad essere una sicurezza economica, rende dignotosa la personalità di ogni individuo. Senza lavoro non c'è realizzazione e non c'è Futuro!!!
Il lavoro rende nobile l'uomo e permette ad esso di realizzarsi e di realizzare la propria vita.
La Sicilia con il 42,9% è tra le dieci regioni europee con il più alto tasso di disoccupazione giovanile. Lo dice Eurostat, l’ufficio europeo di statistica, in un rapporto sulla situazione occupazionale nelle regioni dell’Ue. Ma anche in Italia non si scherza!!! I recenti dati sul mercato del lavoro, resi noti dall’ufficio
europeo di statistica, registrano per il nostro Paese un tasso di disoccupazione giovanile tra i più alti d’Europa. Secondo Eurostat ogni 100 giovani italiani ne contiamo ben 20 che non hanno un lavoro.
Questi dati ci permettono di capire il perchè molti giovani oggi si sentono smarriti e delusi da un sistema politico che sottovaluta uno dei problemi più grandi del nostro paese.
Tutti i govarni, di destra e di sinistra, negli anni non hanno mai capito i problemi dei giovani, non hanno mai cercato di risolvere il problema della disoccupazione e non hanno quindi creato le condizioni necessarie per far anche solo sperare in un futuro, non dico migliore, ma certo.
Ora di fronte a tutto ciò come dovrebbero rispondere le nuove generazioni??
Io penso che le angosce, le paure, le ribellioni morali, le disillusioni, e le incazzature siano lecite di fronte ad un malessere generale.
Ma da qui a dire che i giovani siano lontani dalla politica ce ne vuole tanto.
I giovani partecipano alla vita politica del nostro paese più di quanto si possa immaginare. Si riuniscono in associazioni, comitati spontanei, gruppi e a loro modo fanno politica, forse più di quanto i nostri "politici" possono fare.
Non manca di certo l'interesse per i problemi che esistono nella nostra società, ma manca un senso di fiducia nelle istituzioni, nei partiti che fino ad oggi non hanno dato le risposte necessarie e la risoluzione dei problemi che mortificano una generazione di giovani che si sente messa da parte rispetto alle tante barzellette che vediamo tutti i giorni nelle tv e nei giornali.
Un esempio concreto che rende chiara l'idea della partecipazione politica giovanile è dato da un gruppo di giovani, cittadini, che da poco hanno costituito un grande movimento "il popolo Viola". Un gruppo nato da Facebook che è cresciuto in poco tempo e che è riuscito ad organizzare ben due manifestazioni di protesta che hanno coinvolto più persone rispetto alle manifestazioni politiche dei partiti. E' qui la chiave di lettura che ci fa capire, quanto è grande la voglia di fare politica da parte dei giovani che oggi più che mai vogliono essere protaginisti della costruzione del loro futuro,quel futuro che non c'è.
I giovani non vogliono partecipare attivamente alla vita politica nei partiti.
Io sono il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa, faccio politica dal 2006 e ho visto tanti giovani passare dai movimenti giovanili di cui sono stata partecipe. Ma sono in pochi a crederci veramente!!! Mi sono chiesta sempre il perchè ed oggi ho trovato la risposta alla mia domanda.. Tutto ciò che ho detto fino ad ora è la mia risposta, maturata pian piano, dopo aver parlato e soprattutto ascoltato tantissimi giovani. Nonostante, faccio parte del Partito Democratico ed ho anche dei ruoli importanti devo essere obiettiva, prima di tutto con me stessa e poi con tutti i giovani. E' ovvio che ci sono persone (destra e sinistra) che fanno politica per interessi propri ed è anche ovvio che pochi si salvano.
La maggior parte dei dirigenti di un partito cerca di farsi strada e di accrescere la propria carriera. Dal consigliere comunale, al deputato, al senatore e anche coloro che sono stati tagliati fuori, per sfortuna loro o per incompetenza o per scomodità di qualcuno, ognuno di loro cerca di avere un riscontro elettorale sempre più forte e un ruolo di potere. Non facciamo finta che non è così perchè farlo significherebbe mortificare l'intelligenza di tanti giovani che oggi si allontanano proprio perchè hanno capito come funziona la politica italiana.
E non solo.... che ruolo danno i partiti ai giovani??? Bè non possiamo negare che l'interesse nei confronti dei giovani c'è, ma c'è anche da dire che l'interesse ha spesso uno scopo elettorale. Spesso vediamo giovani impegnati nell'attività politica all'interno dei partiti, giovani che si spendono tantissimo, che si dedicano con passione alle problematiche delle proprie città, della propria generazione e anche delle generazioni più deboli. Ci sono anche giovani che fanno politica per avere una speranza in più per il proprio futuro e questo non si può negare perchè è la realtà. Ma comunque tutti sono impegnati a servizio di questi partiti che spesso non premiano la partecipazione, motivo per cui tanti giovani dopo un breve percorso decidono di dedicarsi più ad iniziative sociali organizzate all'interno di associazioni che all'attività politica dei partiti.
E' ovvio che anche qua siamo di fronte ad una incapacità da parte dei dirigenti di un partito e quindi della politica nel cogliere le esigenze dei giovani.
Sentiamo spesso parlare i politici dei problemi dei giovani.. nelle campagne elettorali non si fa altro che parlare di giovani, di lavoro e di tematiche vicine ad essi ma tutto rimane li, dentro un contesto che dura alcuni mesi.
E le campagne elettorali rappresentano anche momenti rari di vera partecipazione giovanile..momenti in cui il partito riesce a renderli partecipi e a coinvolgerli...e sono questi i momenti in cui i giovani vengono mortificati ancor di più..sono chiamati al lavoro, nella distrubuzione di volantini elettorali, nell'organizzazione di comitati elettorali, nella compilazioni di moduli e soprattutto nel ricercare consenso.. Ci sono alcuni partiti che addirittura utilizzano un sistema, diffuso soprattutto nella nostra Regione, di clientelismo vero e proprio: tu mi trovi i voti io ti offro un lavoro.. Un vero e proprio ricatto psicologico.. I giovani trovandosi in stato di insicurezza a causa della mancanza di lavoro accettano senza pensarci e se poi la promessa non viene mantenuta, la delusione li porterà ad una frustrazione e alla perdità di fiducia.
Ed ancor peggio è l'illusione di essere considerati a tal punto di essere inseriti nelle liste elettorali come candidati. Quando le liste sono bloccate, vediamo che ai vertici ci sono sempre presenti i soliti nomi e i soliti visi..alla faccia del rinnovamento giovanile. Quando la competizione è libera da schemi definiti e si corre in base al proprio consenso allora i giovani vengono lasciati soli alla ricerca di consenso, in modo tale che i partiti aiutano sempre le solite persone, che poi vengono eletti, e intanto i giovani portano voti ai partiti e fanno crescere i consensi.

Per non parlare poi della spartizione delle poltrone e poltroncine, dei posti di lavoro e dei ruoli di rilievo.. vediamo i giovani messi da parte e sempre le solite persone a beneficiare di tutto ciò. Ed è in questa realtà che vanno avanti solo persone che hanno un cognome, che sono figli di, che si prestano servizievoli a qualcuno, che fanno politica solo per interessi personali...Poi ci ritroviamo ad avere deputati che ricoprono tante cariche e che non riescono a svolgere bene nemmeno uno degli incarichi e ci ritroviamo in un paese dove non c'è niente che funziona..

Qual'è il giovamento dei giovani in questo sistema malato della politica partitica italiana???
Non c'è nessun giovamento...
Per i giovani che fanno politica dipendendo da qualcuno e non avendo nemmeno il coraggio di contraddire quando è necessario rimane solo la speranza di trovare la sistemazione da qualche parte per avere un futuro migliore e rimarrà sempre schiavo delle idee e delle azioni altrui...
PEr i giovani che, invece, credono veramente in quello che fanno ed hanno il coraggio di ribellarsi ad un sistema indecente come questo rimane la speranza che un giorno ci sia un risveglio generale di coscienza di tutti i cittadini e che tutti coloro che si lamentano iniziano ad attivarsi per non dare fiducia a chi non si è dimostrato all'altezza di ricoprire il ruolo da noi dato.

Il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa
Valentina Spata

DOCUMENTO SULLA VICENDA DELL'UNIVERSITà IBLEA DA MAGGIO 2009 A MARZO 2010





Fine maggio 2009: Giovanni Mauro è stato eletto Presidente del Consorzio Universitario ibleo. Il Cda ha preso atto delle dimissioni di Peppe Drago ed ha eletto l'ex senatore di Forza Italia, rimanendo coerente con la chiave bipartisan che prevedeva il presidente di centro destra e il vicepresidente di centro sinistra.
Il primo atto del neo presidente e di tutto il Cda sarà la missione a Catania dal rettore Antonino Recca per mettere alcune cose in chiaro.
Il Consiglio di amministrazione dell’Università ha minacciato la chiusura dei corsi di laurea di Ragusa a partire dall’anno accademico 2009/2010 se il Consorzio non avesse onorato il debito dell’anno in corso entro il 31 maggio. «Siamo pronti a dare i 5/12 all’Università di Catania - ha detto Giovanni Mauro - anche subito. Ma l’atteggiamento del rettore non piace al Cda e non piace neanche ai soci. Noi abbiamo onorato smepre i debiti». L’Università di Catania deve avere da Ragusa 3.900.000 euro per i corsi di laurea che sono attivi.
Ovviamente la chiusura minacciata dal rettore si riferisce, caso mai dovesse avverarsi, alla non attivazione dei primi anni. Il Cda ed i soci intanto chiamano a raccolta tutti per il lunedì alle 10 alla Camera di Commercio per una grande assemblea a difesa dei corsi di laurea ragusani.
-in quel momento erano attivi: Laurea Magistrale in Giurisprudenza, la Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, il Corso di Laurea Triennale e Specialistica in Scienze e Tecnologie Agrarie, Tropicali e Subtropicali, il Corso di Laurea Triennale in Studi Comparatistici, il Corso di Laurea Triennale in Scienze della Mediazione Linguistica, il Corso di Laurea Specialistica in Culture Europee ed Extraeuropee e il Corso di Laurea Specialistica in Lingue e Culture Orientali, tutte, queste ultime, facenti parte della Facoltà di Lingue e Letterature straniere.

Anche gli studenti si mobilitano, tutti giovani dell'Università Iblea, guidati dall'associazione studentesca "Circolo Universitario Ibleo" organizzano una grande manifestazione a Catania, presso la sede del Rettorato. Dopo un'assemblea in cui il Rettore ha ripetutamente offeso la classe dirigente politica ragusana, gli studenti e i cittadini tutti, si sono accesi i toni e non si è arrivati a nessuna conclusione positiva per il futuro del decentramento ibleo. Pronti ad occupare la sede del Rettorato. Consiglio di amministrazione e studenti disposti a fare le barricate per salvare l’Università di Ragusa che il Rettore Antonino Recca dell’Ateneo di Catania vuole portare a termine. Una protesta provocata anche dal fatto che il Rettore ha pubblicato il manifesto degli studi dell’anno accademico 2009/2010 con l'esclusione dei primi anni dei corsi di laurea delle Facoltà di Agraria, Giurisprudenza, Lingue e Letterature Straniere e Medicina e Chirurgia.
Il Rettore scrive che «i cicli ancora in corso proseguiranno a Ragusa». Una comunicazione fatta al tutto il personale dell’Università degli Studi e non inviata al Consorzio Universitario. Insomma, una chiusura al dialolo che però ha scatenato una ribellione da parte degli studenti e una mobilitazione da parte del Consorzio Universitario Ibleo.
La motivazione: «Perchè il Consorzio universitario, nonostante gli accordi conclusi nel corso dell’incontro svoltosi tra i rappresentanti delle parti il 29 maggio 2009, non ha corrisposto gli importi dovuti per l’anno accademico 2008/2009, né ha fornito le idonee garanzie richieste, entro il 31 maggio 2009, termine ultimo posto dagli Organi di governo di Ateneo per il saldo dei debiti pregressi da parte degli enti finanziatori».
Ma il presidente Giovanni Mauro non ci sta ed in conferenza stampa ha rintuzzato alle accuse del Rettore con carte alla mano: «Non potevamo garantire entro il 31 maggio nulla, considerato che il 30 era sabato ed il 31 domenica. Lo abbiamo fatto lunedì primo giugno e mercoledì 3 (il 2 era festivo) abbiamo inviato tutto a Catania tant’è che risulta agli atti che l’Università di Catania - aggiunge il presidente Giovanni Mauro - ha incassato un milione e mezzo di euro giovedì 4 giugno. Abbiamo anche inviato una lettera di garanzia per il resto del debito dalla Banca Agricola che cura la nostra tesoreria. Ci sentiamo come coloro che hanno subito un furto con destrezza e sono meravigliati per questo».
Il presidente Mauro è un fiume in piena: «Il Rettore aveva rinviato il Senato Accademico ed il Cda da venerdì 5 giugno a martedì 9 giugno. Poi, invece, ieri è arrivata la doccia fredda. Siamo in presenza di un grande raggiro o di una grande finzione? È per questo che abbiamo dato un incarico ad un legale, l’avvocato Gianandrea Chiavegatti dell’Ancun per adire le vie legali in sede civile, amministrativa, contabile e penale».

Il Consorzio Universitario è disposto ad andare fino in fondo «anche perchè - ha incalzato Giovanni Mauro - non è possibile rescindere le convenzioni unilateralmente e non è possobile rescinderle per morosità».
Per quanto accaduto era abbastanza arrabbiato Franco Antoci, presidente della Provincia e da qualche giorno nuovamente componente del Cda del Consorzio.
«Mi sento preso in giro e sono ancora più arrabbiato perchè sono stato preso in giro come istituzione. Non si può giocare in questa maniera. Noi siamo persone corrette che abbiamo onorato i nostri impegni. Quello del Rettore è un atto che ci offende. Io nel Cda ero contrario a pagare perchè avevo detto: ”questi ci fanno gioco”».
Poi, Antoci, si scaglia contro il Rettore ancora in maniera più dura: «Non pensavo mai e poi mai che uno che si chiama Magnifico arrivasse a questi comportamenti scorretti. Manifesteremo in maniera eclatante, noi l’Università non la vogliamo perdere a costo di attivare convenzioni con altri Atenei. I ragusani siamo considerati ”babbi”, ma non fino a questo punto».
Anche l’onorevole Sebastiano Gurrieri si è detto pronto ad iniziare la protesta: «Sto inizinando a scaldare i motori. Non sopporto la presa in giro. Io ero presente all’incontro del 29 maggio quando il Rettore ci ha assicurato che era tutto a posto». Il rappresentante degli studenti, Paolo Pavia, ha dichiarato che è pronto a costituirsi pare civile contro l’Università di Catania».
Il circolo Universitario Ibleo di dichiara pronto a raccogliere tutti gli studenti iblei per ritornare a protestare a Catania e bloccare il Senato Accademico. Tre rappresenti degli studenti, Simone D'angelo per Scienze del Governo e dell'Amministrazione di Modica, Nanny Frasca per Giurisprudenza e il Presidente del Circolo Universitario Ibleo, Mario D'Asta chiedono di partecipare alla riunione del Senato Accademico, riunito in quei giorni. Il Rettore non era d'accordo ad integrare alla riunione i tre rappresentanti ma dopo una protesta di tutti gli studenti iblei, presso il Rettorato, ha dovuto cedere e li ha accolti sena però concludere niente. Solo accuse e nulla di fatto. Continua, quindi la protesta.
Fine giugno:Si profila una conclusione della vicenda, diventata quasi un cult, dell’università iblea. Dopo le numerose manifestazioni di protesta da parte degli studenti, delle personalità politiche ed istituzionali e del Cda del Consorzio Universitario Ibleo, finalmente una soluzione positiva all’orizzonte. Dopo l’incontro con la Segreteria Tecnica del Ministro Gelmini (cui ha preso parte anche il Presidente del Consorzio Universitario, Giovanni Mauro), il Rettore, Antonino Recca, ha aperto alle nuove proposte. Il dialogo può ripartire e si profila un possibile accordo.
La soluzione concordata tutelerebbe il mantenimento delle facoltà di Giurisprudenza, Lingue e Agraria, ma esclude quella di Medicina e Chirurgia per vicende note a tutti (la richiesta della chiusura è stata richiesta da molti studenti stessi della facoltà). Quest’ultimo corso di laurea, infatti, è stato trasferito a Catania, anche perchè manca il sostegno delle aziende sanitarie che, oltretutto in questo momento, vivono una fase di riassestamento per via del riordino del servizio sanitario regionale previsto dalla recente riforma sanitaria siciliana.
Nessuna notizia, ancora, per quanto riguarda le facoltà di Modica per le quali si prospetta la possibilità del tutoraggio. Situazione che, comunque, sarà meglio definita successivamente.
Dovrebbe tenersi una seduta del consiglio di amministrazione del Consorzio Universitario per dare avvio all'ufficialità dell’accordo. Punti cardine della trattativa la garanzia, da parte del Consorzio Ibleo di portare a termine il pagamento di 2 milioni e 400 mila euro per l’anno accademico in corso, cioè il 2008/2009 entro il 30 settembre e la revoca delle azioni giudiziarie intraprese contro il rettore.
IL Consorzio, dunque, pagherà tutto nei tempi previsti(documenti alla mano) e contestualmente chiede di attivare, i primi anni dei corsi di Laurea delle tre facoltà con le convenzioni attualmente in vigore. E ancora, verrà predisposto subito un tavolo tecnico per stabilire una transazione novativa che prevede, per l’anno accademico 2010/2011 nuove convenzioni nel rispetto dei requisiti necessari per le sedi decentrate previsti dalla legge 270 del 2004. Il "tavolo tecnico" sembra possa insediarsi già da subito nella sede del Ministero dell’Istruzione.
Una vicenda che dimostra come l’unione aiuta a vincere grandi battaglie e come la politica, abbandonati colori, personalismi e passerelle riesca a fare qualcosa di concreto che punti al bene della collettività e non al proprio.
Che, al di là delle polemiche, il Consorzio ha dimostrato, seppur commettendo degli errori in passato, di essere in grado di amministrare e di gestire un bene importantissimo per la nostra provincia.
Ma, lasciatelo dire, dimostra come i giovani, a differenza di ciò che spesso viene detto, sanno lottare per ciò in cui credono, sanno far sentire la propria voce in modo civile, ma chiara, impegnata e forte. Dimostra che hanno speranze, ideali e sogni e credono di potere essere una forza fondamentale nella società e nel mondo.
Al Rettore finalmente un plauso, dopo tante critiche, per aver dimostrato che anche se nella vita ascoltare è più difficile che parlare, si può farlo e che, forse, così, si risulta molto più popolari, ma, soprattutto, molto più umani.
Passata la grande paura, almeno per il territorio ibleo, il Consiglio di amministrazione del Consorzio universitario si è rimesso all’opera. Una riunione nei locali dell’ex distretto per prendere atto dei passi in avanti, compiuti attraverso l’interlocuzione al ministero, del presidente Giovanni Mauro che non c’era, essendo rimasto ancora a Roma per perfezionare i termini dell’accordo che, martedì, in sede tecnica, dovrebbe permettere il salvataggio dei corsi di laurea in Scienze tropicali e sub tropicali, di Lingue e letteratura straniera e di Giurisprudenza.
Più complesso il discorso per quanto riguarda Medicina per cui questo corso, a partire dalla prossima stagione accademica, dovrebbe essere soppresso, almeno per quanto concerne il primo anno.
"Il problema per Medicina - dichiara Gianni Battaglia - è soprattutto legato alla clinicizzaizone che, putroppo a Ragusa non può avvenire perhcè mancano molti reparti. Oltretutto in quetsa fase non è possibile avere interlocutori nelle aziende sanitarie impegnate per la scadenza dei termini della riforma sanitaria regionale siciliana. "
I componenti del Cda, presieduto oggi dal vicepresidente Gianni Battaglia, hanno manifestato la propria soddisfazione per il fatto di essere riusciti, in qualche modo, a recuperare terreno rispetto alle posizioni intransigenti dell’Università di Catania.
"Credo che l'incontro a Roma - dichiara Gianni Battaglia - abbia posto le basi per degli spiragli assolutamente positivi e da questi si possa partire per aprire un'interlocuzione diversa che tuteli, negli anni a venire, il futuro della nostra università".
Metà luglio: È stato approvato dall’assemblea dei soci, (per il Consiglio di amministrazione presente il vice presidente Gianni Battaglia in quanto il presidente Giovanni Mauro era fuori sede) un bilancio di cinque milioni e 200mila euro, approvato all’unanimità dei presenti.
Era assente soltanto il comune di Vittoria. Hanno detto sì il vice sindaco di Ragusa,Giovanni Cosentini, il presidente della Provincia, Franco Antoci, il presidente dell’Alui, Carmelo Arezzo, il sindaco di Modica, Antonello Buscema, e l’assessore comunale di Comiso, Maria Rita Schembari.
L’assemblea dei soci ha anche discusso delle vicende legate ai rapporti con l’Università di Catania concordando con l’accordo stipulato a Roma tra il presidente Mauro ed il rettore Recca e condividendo anche la chiusura del corso di laurea in Medicina e Chirurgia. Gianni Battaglia ha illustrato ai soci tutti i percorsi che si stanno facendo per l’anno accademico 2009/2010 e cioè per i corsi delle facoltà di Agraria, Giurisprudenza e Lingue e Letterature Straniere.
Metà agosto: Polo autonomo di Ragusa e analisi facoltà per facoltà della situazione universitaria nel capoluogo. Un proficuo vertice a Catania tra il Presidente del Consorzio Universitario Ibleo, Giovanni Mauro, il Rettore Antonino Recca ed il capo della segreteria tecnica del ministro Gelmini, Giovanni Bocchieri.
Anche nella settimana di ferragosto il presidente Giovanni Mauro chiamato a fare gli straordinari. Ed a Catania sono arrivate buone notizie perchè non solo l'anno accademico 2009/2010 parte con i 3 corsi di laurea di Agraria, Giurisprudenza e Lingue, ma è stato ribadito sia dal Consorzio che dall'Università di Catania di voler proseguire il percorso per i prossimi anni accademici con le nuove convenzioni che saranno stipulate ai sensi della legge 270, che è quella che stabilisce i requisiti minimi per la sopravvivenza delle singole facoltà.
Nel corso del vertice si è verificato il numero degli iscritti e le percentuali di abbandono facoltà per facoltà e l'unica perplessità è suscitata dallo scarso numero di iscritti nella specialistica di agraria (appena 10), che se verrà confermata anche quest'anno ricadrebbe sotto la mannaia delle previsioni dei decreti attuativi previsti dalla riforma Gelmini.
Si è poi discusso e deciso di avviare l'iter per la realizzazione del Polo Universitario autonomo di Ragusa che consentirà la totale autonomia gestionale e finanziaria del Consorzio rispetto all'ateneo catanese, mantenendo invece invariate le sinergie legate alla didattica con insegnamenti di eccellenza che costituiscono non solo qualificazione ulteriore della nostra sede universitaria ma anche elemento necessario allo sviluppo del territorio.
Il presidente Giovanni Mauro porterà la discussione lunedì nel Cda per verificare il percorso. Se dovesse esserci condivisione, poi, la discussione passerà all’assemblea soci. Nel corso della riunione il presidente Giovanni Mauro ha ringraziato il ministro Gelmini, attraverso il dottor Giovanni Bocchieri, per il determinante intervento nella vicenda ed ha aggiunto che ora tutti gli sforzi potranno essere posti a beneficio delle nuove iscrizioni e nel rendere sempre più qualificante e competitiva la formazione universitaria in provincia di Ragusa.
Metà ottobre: L’assemblea dei soci del Consorzio Universitario Ibleo, presieduta da Giovanni Mauro, ha adottato la bozza di statuto che dovrà essere adesso inviata agli organi consiliari degli enti soci. Anche se ieri mattina erano presenti solo il comune di Ragusa con il vicesindaco Giovanni Cosentini ed la Provincia regionale con il presidente Franco Antoci, e l’Alui con Carmelo Arezzo.
La vicenda della modifica allo statuto ha interessato le parti per tanto tempo e si sono spese riunioni consiliari e vertici tra esponenti del Consorzio e capigruppo consiliari.
Alla fine nella bozza che era stata predisposta dal Cda l’assemblea soci ha apportato tre modifiche, proposte dal socio Comune e fatte proprie dal socio Provincia, che sono: riduzione da quattro a tre anni della durata dell’incarico ai consiglieri di amministrazione, un no al comitato tecnico scientifico (proposto dal PArtito Democratico), mentre per quanto riguarda gli emolumenti ai consiglieri sarà l’assemblea dei soci a decidere se indennità o gettone.
E’ stata una assemblea litigiosa con Gianni Battaglia, il vice presidente, che si è scagliato contro Franco Antoci, abbandonato poi la seduta perché avrebbe detto che “l’atteggiamento dell’Udc nel chiedere l’azzeramento del Cda con il suo deputato Orazio Ragusa è un comportamento irresponsabile che delegittima il consiglio di amministrazione nel momento più importante della trattativa con Catania”.
Anche perché il rettore Recca è intenzionato a chiudere con il decentramento ed a rilanciare il quarto polo pubblico frutto di una sinergia con Ragusa e Siracusa. Gianni Battgalia, interpellato, non ha voluto rilasciare dichiarazioni.
In sostanza la cancellazione del comitato tecnico scientifico è un attacco al Partito Democratico il quale aveva chiesto l’inserimento di questo organismo. Del resto era uno dei pochi punti che aveva chiesto il Pd. Un punto importantissimo per l'efficacia dell'università iblea. E’ chiaro che adesso quella dichiarazione di responsabilità che il Partito Democratico aveva fatto venerdì e cioè che i gruppi consiliari avrebbero approvato lo statuto potrebbe venire meno.
Nel Cda il Pd è rappresentato da Gianni Battaglia e da Sebastiano Gurrieri.
Non ci sono dichiarazioni ufficiali da parte del Consorzio Universitario, ma c’è solo un comunicato stampa di Franco Antoci che dichiara: “È sicuramente un passo importante – dichiara il presidente della Provincia, Franco Antoci - che auspichiamo porti, in tempi brevi, alla definitiva approvazione dello statuto per consentire anche l’ingresso di privati nel Consorzio, con l’apporto di ulteriori risorse economiche.
L’emergenza universitaria non è, infatti, finita perché vi è da coniugare il monte risorse disponibili con esigenze di organico universitario previsti dalle nuove norme stabilite dal Ministro Gelmini a partire dall’Anno Accademico 2010-2011. L’attuale consiglio di amministrazione - conclude il Presidente Franco Antoci – ha sinora, con serietà e competenza, affrontato la situazione, ma è chiaro che occorre da parte del territorio tutto, la presa di coscienza che senza una grande sinergia istituzionale, politica e sociale sarà difficile, statuto o non statuto, superare questo momento”.
Dopo l’assemblea dei soci era in programma anche la riunione del Consiglio di amministrazione che è proseguita con il tenore della litigiosità.
Nel Cda a scatenarsi contro l’Udc anche Sebastiano Gurrieri e Saverio La Grua che di certo non hanno fatto sconti ad Antoci.
Il Cda doveva occuparsi del piano formativo, ma il presidente Mauro è stato costretto ad aggiornare i lavori a venerdì. Un periodo nebuloso al Consorzio Universitario. Anche perché la richiesta di Orazio Ragusa nel chiedere l’azzeramento del Cda va contro anche a Franco Antoci che dopo le dimissioni di Drago è un consigliere di amministrazione. Ma il Cda difficilmente può essere mandato a casa prima del gennaio 2011 a meno che non ci siano dimissioni volontarie. Da premettere che Udc, Mpa e Idv non hanno componenti all'interno del Cda, valutazioni importanti che successivamente vedranno lo statuto ancora in fase di approvazione.
Metà novembre:IV Polo universitario, anche Caltanissetta...Sinergia e unione tra Siracusa e Ragusa
Si continua a lavorare al quarto polo pubblico che dovrebbe vedere assieme i Consorzi di Siracusa, Ragusa e la Kore di Enna. Ma non è escluso che anche Caltanissetta possa farte parte dell’ambizioso progetto. E c’è la volontà comune delle Province di Ragusa e di Siracusa di unire le forze per affrontare insieme le problematiche universitarie delle rispettive province. Perchè sia Ragusa che Siracusa vivono i momenti difficili con l’Ateneo di Catania. I rapporti tra i Consorzi Universitari ed il rettore Antonino Recca sono sempre più duri e critici in vista anche dell’entrata in vigore dei requisiti minimi previsti dall’anno accademico 2010/2011.
Tra Ragusa e Siracusa la sinergia istituzionale emersa nel corso del colloquio strettamente interlocutorio tra il presidente della provincia, Franco Antoci, e quello della provincia di Siracusa, Nicola Bono, cui hanno partecipato anche il presidente del Consorzio Universitario ibleo Giovanni Mauro ed il rappresentante di quello aretuseo Mario Cavallaro. «Prima di entrare nella fase decisionale sul futuro dell'Università - afferma Antoci - col presidente Bono abbiamo deciso di camminare insieme nella scelta della proposta formativa e nell'interlocuzione con il Ministero dell'Università e col Governo regionale».
E la provincia di Siracusa potrebbe recitare un ruolo di primo piano considerato che al governo nazionale è presente con il ministro Stefania Prestigiacomo ed al governo regionale con l’assessore Titti Bufardeci che soltanto sabato ha lanciato il quarto polo pubblico. Regione che dovrebbe dare una mano di aiuto ai Consorzi anche se i fondi cominciano a mancare. Insomma, è una situazione in chiaroscuro che mette in apprensione tutti. Ed intanto il territorio ibleo si interrogherà alla sala Avis, con inizio alle 9.30, nel corso della riunione degli Stati Generali dell’Università. Gli studenti auspicano che non sia la solita passerella, ma che l’incontro possa servire. Le passerelle ci sono state, purtroppo!! I problemi con Catania ed i problemi a Lingue hanno rallentato il processo di approvazione delle modifiche allo statuto. Consiglio provinciale e consiglio comunale di ragusa sono in stand-by. E non sono più assillati. Insomma questo benedetto statuto non lo vogliono approvare. Da premettere che l'approvazione dello statuto è importantissima: se viene approvato si possono accettare i soci esterni che possono finanziare il Consorzio e quindi avere + introiti e meno problemi nei pagamenti. Senza l'approvazione di quest'ultimo non si può andare avanti.
Fine novembre: Università/1 "Non ci sono più le condizioni per continuare"
L'università zavorra dell'ateneo etneo, Recca vuole scaricare le sedi decentrate
«Non si può fare Università con la carta bollata, ma non ci sono più le condizioni istituzionali per proseguire i rapporti con le sedi decentrate altrimenti si corre il rischio che chiude anche Catania».
Il magnifico Rettore Antonino Recca, in modo schietto, fotografa la situazione ed aggiunge: «Sto facendo pressioni con il ministero all’Università per il riconoscimento del quarto polo pubblico a Ragusa e Siracusa. A mio avviso - dice il Rettore - ci dovrebbe essere pure Enna.
Non è più possibile continuare così perchè Catania deve riscuotere crediti per 60 milioni di euro di cui soli 30 da Enna. Capisco che Ragusa deve dare poco, ma non ha rispettato la data del protocollo d’intesa firmata a Roma il 30 giugno».
Il rettore aggiunge: «A questo punto non è il milione e mezzo di euro che doveva essere versato entro il 31 ottobre, ma non ci sono le condizioni per continuare. Ricordo, altresì, che con la presidenza Drago l’Ateneo ha fatto una transizione nella quale ha perso 6 milioni di euro. Catania così rischia la chiusura e questo sarebbe un danno per Ragusa e Siracusa e per gli studenti di queste due province che sarebbero costrette ad andare fuori».
Il rettore è un fiume in piena e dice: «La nostra politica universitaria è mettere al centro lo studente. Per esempio con il trasferimento di Medicina da Ragusa a Catania abbiamo avuto 10 richieste di studenti che sono in difficoltà economiche. Con gli accertamenti della Guardia di Finanza di Ragusa che ringrazio per la celerità abbiamo deliberato un contributo di 5.000 euro ciascuno per permettere loro di continuare gli studi».
In sostanza il rettore ribadisce nei suoi concetti che dall’anno accademico 2010/2011 non saranno attivati i primi anni dei corsi di laurea a Ragusa. «Sugli anni succesivi al primo vedremo cosa fare. Decideremo dopo, ma se dovessero esserci particolari esigenze l’Ateneo continuerà i corsi fino ad esaurimento».
Intanto i presidenti delle province di Ragusa e Siracusa, Franco Antoci e Nicola Bono, il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, il presidente del Consorzio Universitario Ibleo, Giovanni Mauro, ed il suo vice Gianni Battaglia, ed i rappresentanti del Consorzio di Siracusa hanno avuto un incontro al ministero per il quarto polo.
Si sta cercando di ottenere il riconoscimento dell’autonomia con il prossimo piano triennale che dovrà essere varato entro il 31 dicembre.
Inizio febbraio:
Rapporti sempre tesi tra Consorzio e Recca
Nuove convenzioni per l'università iblea l'ateneo catanese attende l'ok sugli atti
I consigli comunali e provinciale degli enti soci del Consorzio Universitario, presieduto da Giovanni Mauro e composto da Gianni Battaglia, Saverio La Grua, Sebastiano Gurrieri, Carmelo Arezzo, Franco Antoci e Innocenzo Leontini(che nella vicenda universitaria non si è mai visto), saranno chiamati a breve e con molta sollecitudine ad approvare le nuove convenzioni che regoleranno il rapporto tra il Consorzio Ibleo e l’Ateneo di Catania anche perché dall’anno accademico 2010/2011 dovrebbero entrare in vigore i requisiti minimi dettati dal decreto 270 della Gelmini.
Il condizionale è d’obbligo anche perché nel disegno di legge mille proroghe potrebbe essere inserita una proroga appunto del nuovo dispositivo e quindi un’entrata in vigore della nuova legge dall’anno accademico 2011/2012. Stando alle notizie che sono state apprese al Consorzio Universitario le vecchie convenzioni sono state risolte dal rettore Recca perché l’ente ragusano è stato inadempiente, cioè per non aver versato entro il 31 ottobre e comunque entro il 7 gennaio, ultimo termine della diffida, un milione e mezzo, ma solo 320.000 euro. Ovviamente il Consorzio presenterà ricorso.
La nuova convenzione che stabilisce per ogni corso di laurea un impegno del Consorzio fino ad un massimo di un milione e 830 mila euro è stata inviata al rettore dopo l’approvazione dell’assemblea dei soci in data 8 gennaio come da protocollo numero 52. Ma il rettore vuole le delibere del consiglio comunale di Ragusa e del Consiglio provinciale, cioè degli enti che si devono assumere l’onere delle spese. Ed il Consorzio Universitario ha inviato a Palazzo dell’Aquila e viale del Fante la bozza di convenzione il 19 gennaio scorso come da protocollo numero 133. Quindi per ogni corso di laurea servono fino ad un massimo di un milione e 830 mila euro di cui 1.600.000 euro per le spese di 20 docenti.
Ma nell’anno accademico 2010/2011 non ci vorranno tutti questi soldi anche perché i docenti dovranno essere strutturati a Ragusa e lo potranno essere dopo avere bandito i concorsi. Allo stato attuale ad Agraria sono strutturati a Ragusa 9 docenti, a Lingue 16 docenti e a Giurisprudenza 10 docenti. Un totale di 35 docenti che costeranno complessivamente due milioni e 800mila euro a cui vanno aggiunti 690 mila euro per spese di funzionamento.
Un ammontare di tre milioni e mezzo di euro, lontani dai cinque milioni e mezzo quando si arriverà a regime. Gli enti, se ancora lo vogliono e se sussistono le condizioni di avere rapporti ancora con l’Università di Catania, dovrebbero approvare di corsa la convenzione.
6 febbraio: ULTIMO ATTO:
Depositato in Tribunale un fascicolo per annullare la diffida Università, Mauro passa alle vie di fatto è partita l'azione legale contro l'Ateneo
Il Consorzio Universitario Ibleo, presieduto da Giovanni Mauro, con il suo legale, l’avvocato Guido Ottaviano, ha presentato ricorso al Tribunale di Ragusa in base all’ex articolo 700 del codice di procedura civile (carattere d’urgenza) contro la diffida dell’Università di Catania e del suo rettore Antonino Recca. L’Ateneo lo scorso 15 dicembre aveva diffidato il Consorzio a pagare la somma di oltre un milione e mezzo di euro entro il 7 gennaio, pena la risoluzione delle convenzioni in atto. Ed infatti con succesiva nota del 15 gennaio il rettore ha comunicato la risoluzione delle convenzioni.
Con il ricorso corposo (sono stati presentati 39 allegati) il Consorzio chiede al Tribunale di dichiarare nulla la diffida, ordinando all’Università di Catania di adempiere agli obblighi che risultano dalle convenzioni che ci sono in atto riguardo i corsi di laurea di Scienze Tropicali e Subtropicali, Lingue e Letterature Straniere e Giurisprudenza. Fin qui le questioni di carattere giudiziario.Ma intanto il Consiglio provinciale ed i consigli comunali degli enti soci sono chiamati ad approvare la nuova convenzione per i corsi da attivarecon i requisiti necessari previsti dalla legge 270. Una convenzione che prevede un costo a corso di laurea (triennale più specialistica) fino ad un milione e 830 mila euro. Per quanto riguarda la Provincia, il presidente del Consiglio, Giovanni Occhipinti, ha inviato l’atto in commissione per il parere, per portare la convenzione all’aprovazione dell’aula.
L’argomento è stato trattato anche nella conferenza dei capigruppo al Comune di Ragusa. Ed anche qui presto arriverà in commissione. È stato il consigliere Sonia Migliore a sollecitare l’argomento. Occhipinti, inoltre, la prossima settimana ha intenzione di convocare una seduta congiunta della conferenza dei capigruppo di Comune e Provincia per accelerare l’iter
Ma intanto il Consiglio provinciale ed i consigli comunali degli enti soci sono chiamati ad approvare la nuova convenzione per i corsi da attivarecon i requisiti necessari previsti dalla legge 270. Una convenzione che prevede un costo a corso di laurea (triennale più specialistica) fino ad un milione e 830 mila euro. Per quanto riguarda la Provincia, il presidente del Consiglio, Giovanni Occhipinti, ha inviato l’atto in commissione per il parere, per portare la convenzione all’aprovazione dell’aula.

“Il rinvio a data da destinarsi dell'approvazione della nuova Convenzione con l'Università di Catania apre uno scenario fatto di interrogativi a cui necessita dare con urgenza chiarimenti e risposte certe da parte dei vertici del Comune e della Provincia”.
E’ questo il pensiero del consigliere di amministrazione Sebastiano Gurrieri, il quale aggiunge che “se appare legittima la richiesta di richiedere altro tempo per ulteriori approfondimenti, sarebbe stato più che ragionevole aspettarsi che si fissasse contestualmente una nuova e certa data della riconvocazione”.
Perché il rinvio ha ha nuovamente innescato la ridda di forze sotto traccia che, come primo effetto, ha avuto la ripresa dell’ossessiva richiesta delle dimissioni del Presidente Giovanni Mauro. Intanto il nuovo statuto approvato diventerà operativo il prossimo 5 marzo con la formalizzazione notarile.
“A questo punto, fatti salvi i momenti di approfondimenti e di ulteriori verifiche, credo che sia doverosa la richiesta di atteggiamenti coerenti e puntuale riscontro tra gli atti che producono le due amministrazioni, che, al tempo stesso, sono anche espressione di precise maggioranze.
Se non è così, o se non è più così – dice Gurrieri – si chiamino allora le cose con nome e cognome, si dica se ci sono o no le maggioranze consiliari che hanno espresso giunte e decisioni e si riporti ordine e trasparenza in quella che sembra essere sempre di più una involuzione gelatinosa ed equivoca, soprattutto per l’intersecarsi di elementi che alla luce dovrebbero essere distanti e opposti. Non è possibile che ogni volta che si giunge ad importanti momenti di svolta in positivo nella crescita della struttura universitaria iblea si debba assistere al fuoco di sbarramento di forze reciprocamente repulsive ma ogni volta integrate nell’assalto alla diligenza, senza preoccuparsi dei danni che si procurano nelle aspettative degli studenti. Che ognuno si assuma allora, alla luce del sole, le proprie responsabilità e agisca di conseguenza, senza galleggiamenti”.

INIZIO MARZO:
I lavoratori del consorzio universitario ibleo chiedono le dimissioni del cda del Consorzio

Avrà massimo venti giorni di tempo il legale del Consorzio Universitario, l’avvocato Guido Ottaviano, per consegnare una memoria difensiva alle controdeduzioni dell’Ateneo di Catania che ieri mattina si è costituito nel ricorso avanzato dal Consorzio davanti al giudice del Tribunale di Ragusa.
Una causa civile, in base all’articolo 700 (procedura d’urgenza), per chiedere l’annullamento della diffida fatta dall’Ateneo di Catania il 18 dicembre scorso al Consorzio che ha portato alle risoluzioni delle convenzioni che erano vigenti: Agraria, Giurisprudenza e Lingue. Il giudice Vincenzo Ignaccolo ieri mattina ha tenuto l’udienza. Il Consorzio era patrocinato dall’avvocato Ottaviano, mentre l’Università dai due legali del Settore Avvocatura dell’Ateneo. Ma da dove nasce la querelle? L’Università di Catania ha diffidato il Consorzio perché entro il 31 ottobre non aveva versato la prima rata dell’anno accademico 2009/2010, cioè circa un milione e mezzo di euro. Una diffida che dava al Consorzio la possibilità di saldare entro il 7 gennaio pena la risoluzione delle convenzioni in base all’ex articolo 1454 del codice civile.
Il Consorzio Universitario il 29 dicembre scorso versò la somma di 320.000 euro accampando la giustificazione del rendiconto di medicina la cui convenzione è stata rescissa a far data dal 31 ottobre. Oltre alla causa civile c’è anche quella davanti al Tar che il legale a breve depositerà dopo averla notificata. Ed intanto per l’approvazione della nuova convenzione da parte dei consigli provinciale e comunale di Ragusa si sono separate le strade dei due organismi che si erano dati appuntamento alla Camera di Commercio lo scorso 23 febbraio. La conferenza dei capigruppo alla Provincia, presieduta da Giovanni Occhipinti (nella foto), ha deciso di andare avanti e trattare l’argomento nella seduta dell’8 marzo. Insomma, a viale del Fante vogliono assumersi la responsabilità di approvare la convenzione per cercare di salvare i corsi universitari di Ragusa.


SARA E' ANCORA IN COMA: LETTERA DI UN PADRE CHE RIVENDICA GIUSTIZIA!!!

LETTERA APERTA
Ai cittadini di Catania

Alle Autorità di Catania



ILLEGALITA’, SILENZIO, OMERTA’, CATANIA:

Queste sono le parole che mi vengono in mente oggi a quattro anni dall’evento delittuoso che ha interrotto la vita di mia figlia e devastato quella della mia famiglia.

Mia figlia Sara , studentessa di Scienze politiche a Catania,

il 7 FEBBRAIO del 2006

ingerisce una polpetta contenente solfiti a cui era allergica ed entra in coma in seguito ad uno shock anafilattico. La carne è stata acquistata in una macelleria di una via del mercato all’aperto vicino alla via Etnea.

I solfiti nelle carni, non bloccando il processo di putrefazione, ma mantenendo il colore rosso, favoriscono l’ inganno dei consumatori , procurando ai rivenditori di carne profitti più cospicui ( come lo stesso macellaio, già condannato in primo grado, ha confermato al giudice).



Attualmente mia figlia è in stato vegetativo permanente e si trova a casa assistita da me e da mia moglie (1) .



ILLEGALITA’



Macellai senza scrupoli tengono in vita la carne con nitrati e solfiti (assolutamente proibiti dalla legge): i primi abbattono la flora batterica, i secondi mantengono il colore.
Così carne tritata, hamburger e salsicce, bombe sul nostro sistema gastrointestinale e circolatorio, possono resistere per giorni, senza dare nell'occhio, sul banco della vendita.

Immaginiamo con il caldo, in un mercato all’aperto, per mascherare la putrefazione del macinato di carne con tutta la sua superficie esposta all’aria, quanti solfiti devono aggiungere le mani di macellai senza scrupoli ( 2 ).

I solfiti nelle carni non sono dannosi soltanto alle persone ma anche agli animali .

E’ significativa la vicenda di un’intossicazione alimentare da solfiti in un canile privato della provincia di Palermo.”Tre soggetti, su un totale di 27, sono deceduti dopo aver espresso un corredo sintomatologico di tipo gastroenterico e nervoso. Dall’esame chimico del trito di macelleria, somministrato come unica razione alimentare agli animali, è emersa una concentrazione di ione solfito pari a 2308 mg/Kg……” (Dalla rivista “Il progresso veterinario FNOVI di Torino”)

Mia figlia è stata trattata dal macellaio disonesto di Catania “peggio” di come sono stati trattati i cani di Palermo:

la concentrazione era pari a 10700 mg/Kg; una quantità micidiale perché la reazione allergica scatta per concentrazioni pari a 10 mg/kg (1070 volte il valore critico!!)

SILENZIO e OMERTA’

Io, in questi anni ho fatto il mio dovere di cittadino esortando, tramite una lettera aperta ai cittadini e alle autorità, il prefetto e il sindaco di Catania a predisporre più controlli per la tutela della salute della gente, inoltre ho avvisato moltissimi studenti e lavoratori siciliani dei pericoli che corrono per la salute in una città dove, in molti ambienti, la legalità viene considerata un optional. Il messaggio è stato recepito? La mia lotta di civiltà è stata utile per la città di Catania?

Paradossalmente, chi ha fatto notare al grande pubblico che la salute è a rischio è stato, nel settembre del 2009, un turista tedesco che ha denunciato il degrado di un mercato all’aperto di Catania.Un mercato che non si trova in un luogo isolato di Catania ma vicino al Municipio della città. Impossibile non accorgersene(3 ).

Ancora mi chiedo:

- Le multe ai commercianti non sono arrivate per non fare prendere alle singole USL o ad altri organi di controllo della salute pubblica, provvedimenti di chiusura dei mercati storici all’aperto, che tanta importanza hanno per il folclore di Catania?

-Per non creare allarmismi che potrebbero rompere equilibri sociali e sconvolgere abitudini consolidate di larghe fette della popolazione e perchè migliaia e migliaia di voti delle famiglie dei commercianti dei suddetti mercati sono un boccone troppo appetitoso per lasciarselo scappare?

Tutto ciò a scapito della salute pubblica.! Che squallore..!

CATANIA

L’idea che mi sono fatta della città di Catania nel periodo in cui mia figlia è stata in rianimazione , dal 7 febbraio al 21 aprile del 2006, è quella di una città del Far West: traffico disordinato e impazzito, inquinamento acustico, prepotenza di molti automobilisti , impossibilità per i pedoni di usufruire dei marciapiedi perché occupati da auto o bancarelle, lavori fermi, bancarelle abusive tollerate dai vigili e dalle massime autorità politiche della città , casse comunali vuote, quartieri al buio. Un degrado da terzo mondo. Un decadimento profondo , una mancanza di regole etiche ed un modo di vivere assuefatto e rassegnato, spesso contiguo al mondo dell’illegalità. Mi sono chiesto tante volte : come è possibile che le classi più autorevoli e le autorità preposte, in tutti questi anni non sono riusciti ad evitare la decadenza della qualità della vita a Catania?



Mia figlia, inconsapevole nella sua innocenza , in questo ambiente, in questo contesto sociale di degrado, a Catania, ha interrotto per sempre la sua pimpante vitalità ed è condannata ad una desolante immobilità.

E alcuni macellai di Catania continuano ancora, impunemente a mettere sostanze nocive nelle polpette e nelle salsicce ?

D’altra parte, se i profitti con l’immissione di solfiti aumentano e le multe non arrivano, perché rinunciare a qualche decina di euro in più? Questo è il ragionamento che sono indotti a fare i macellai disonesti perché, anche se delinquono, la fanno franca.

Ma anche in altri settori alimentari le sofisticazioni vanno di moda e non sono puniti dalla legge in modo severo e deciso; basta leggere le gazzette! Ad esempio nel corso dell’anno 2008 in Italia, nel dossier sulle sentenze penali passate in giudicato, a carico di ditte condannati per frodi e sofisticazioni alimentari, si contano 81 sentenze con multe che variano fra i 500 e i 3000 euro. 81! in tutta Italia..?!

Praticamente lo Stato è di manica larga con chi mette a rischio la salute dei cittadini: l’impunità è sostanzialmente garantita, si patteggia la pena, si usufruisce dell’indulto, i tempi dei processi sono lunghissimi, nessuno finisce in carcere e la clemenza automatica elargisce sconti anche a chi non risarcisce i danni.

Le cose devono cambiare: chi mette a repentaglio la salute deve essere trattato come uno spacciatore di droga, deve essere condannato senza sconti di pena! I loro nomi devono essere pubblicizzati ed è necessaria una presa di posizione dei produttori del settore o degli altri commercianti seri ed onesti per isolare i criminali, a garanzia della loro affidabilità e della salute dei cittadini ! Le associazioni di categoria dovrebbero isolare le pecore nere e metterle nella condizione di non fare più danni. Sarebbe un loro dovere e i consumatori apprezzerebbero e crescerebbe la fiducia nei loro confronti.



Catania resta una bella città con fasce di ottime persone e di intellettuali di primo ordine ma anche una città (pericolosa) dove si vive malissimo a causa della mancanza di valori morali ed etici.

Non si può continuare a stare zitti e girarsi dall’altra parte per non vedere.

Luciano Di Natale



Note

( 1) In Sicilia, grazie alla cattiva politica, spesso collusa con il malaffare, mancano le strutture per l’accoglienza di persone in stato vegetativo.

(2) Dalla rivista “Il progresso veterinario FNOVI di Torino” :

“La legge esclude categoricamente la somministrazione di solfiti nelle carni fresche e nelle preparazioni di carne. Tuttavia, queste ultime, e in particolare le carni macinate, sono tuttora oggetto di frodi compiute attraverso l’aggiunta di solfiti allo scopo di migliorarne alcune caratteristiche organolettiche. È risaputo, infatti, che i solfiti aggiunti sono in grado di mantenere il colore rosso intenso delle carni fresche, inibendo il processo di ossidazione della mioglobina a metamioglobina, ovvero di ripristinarlo rapidamente nelle carni diventate scure in seguito all’esposizione all’aria.

La sintomatologia clinica da esposizione alimentare ai solfiti è quanto mai varia e correlata, in larga misura, alla dose assunta con gli alimenti. Le manifestazioni meno gravi comprendono rinite, eritemi cutanei, congiuntivite, nausea e sintomi da irritazione gastrointestinale, mentre nei casi più gravi si possono manifestare orticaria generalizzata, broncospasmo, edema della glottide, ipotensione e talora shock anafilattico che può insorgere a breve distanza dall’ingestione del pasto.”

(3)Un giornale locale, alla notizia che ispettori di Bruxelles erano a Catania per controllare se la salute dei cittadini era tutelata, così scriveva:”Le autorità catanesi non hanno provato vergogna quando un’istituzione posizionata a migliaia di chilometri di distanza ha ricordato loro di applicare leggi e regole che altrove sono l’essenza del vivere civile? E, in generale, l’intera città di Catania non sente “almeno” il disagio di essere additata come comunità dove il vivere è un atto senza dignità e di puro disprezzo della legge? E’ necessario un rinascimento etico e morale dell’intera comunità catanese affinché l’indolenza e l’apatia facciano posto alla convivenza civile. Chiedetevi cari cittadini di Catania come mai vivete male nella vostra città. La ragione sta nell’affievolimento di quei valori morali ed etici che fungono da base al vivere quotidiano. Tale affievolimento ha attivato un processo di drammatica diffusione della cultura dell’illegalità. “
Luciano Di natale

giovedì 4 marzo 2010

L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON CONDIVIDE LO STILE DI VITA DI MORGAN E NON DA IL CONTRIBUTO!!!


E la bufera da teatro continua anche a Ragusa. L'amministrazione comunale decide di non dare il patrocinio, promesso, per il concerto tanto atteso del cantante più amato dai giovani, Morgan.

Questa amministrazione dichiara di non convidividere lo stile di vita del famoso cantante e di non aver condiviso le sue dichiarazioni per la rivista Max.

E' certo che le dichiarazioni del cantante hanno lanciato un messaggio negativo e non sono condivisibili.

E' già stato espulso dal Festival di Sanremo, ingiustamente a mio avviso, perchè non ha violato nessun regolamento, e ancora continuano per lui le punizioni e le critiche.

Spesso ho sentito dire che le dichiarazioni del cantante sono dannose per tanti giovani e che il suo modello di vita potrebbe condizionare negativamente ilp ercorso di tantissimi ragazzi e ragazze.

Ma un cantante da emozioni attraverso la musica e non con la sua vita privata. Non dimentichiamo, inoltre, che Morgan ha spesso ribadito il concetto che "la Droga fa male".

Se le preoccupazioni sono che tanti giovani possano seguire il modello di vita di Morgan allora dovremmo condannare in Italia tante persone e personaggi: giocatori di calcio, attori, musicisti e soprattutto i politici che spesso hanno lanciato messaggi più negativi di quelli di Morgan a proposito dell'argomento in questione.

Spesso in tv si parla di trans, droga, spaccio, prostitute, soldi, traffici illeciti, processi di favoreggiamento alla mafia ecc...

Così come anche per la politica locale, dare l'esempio ai giovani vuol dire non comprarsi i voti( dare posti di lavoro in cambio di consenso) , non pagare gli attacchini nelle campagne elettorali affinchè mantengono i loro manifesti sempre intatti e presenti nelle città, non avere condanne varie e potrei elencare tanti ma tanti motivi per cui la politica non da un buon esempio alle nuove generazioni, anzi tutt'altro, però si permette di fare la morale.

Mi chiedo: come mai agli italiani non è consentito di sapere chi dei deputati e senatori è risultato positivo al test antidoping? I cittadini votano la fiducia alla classe dirigente politica e non possono sapere chi tra di loro fa uso di stupefacenti? Mi sembra assurdo.. E come mai non li hanno fatto dimettere immediatamente dal parlamento???

Mi chiedo: come si può parlare di buon esempio quando abbiamo un capo del Governo che non rispetta le regole, le leggi, non va ai processi inventandosi di tutto e di più, e quando alcuni dei nostri politici (destra e sinistra) si divertono tra sesso, droga e rocknroll.. ?


"La Legge è uguale per tutti"...forse lo era prima perchè adesso non esiste più un principio di uguaglianza e di democrazia....


Cosa ci conclude questa amministrazione a non dare il contributo promesso per la realizzazione del concerto e a far pagare l'affitto, alla Marcello Agency, del teatro tenda? Nulla, solo consenso tra i cattolici.

Anche l'Assessore alle politche sociali si preoccupa dei giovani nonostante a mio avviso si dovrebbe occupare dei servizi sociali che sono inefficienti e delle politiche sociali inesistenti nella nostra città.
I giovani vogliono andare al concerto di Morgan a prescindere da quello che fa della sua vita. Morgan è un artista e tale deve essere considerato.

Queste sono l'ennesime discriminazioni da parte di chi non è in grado di capire cosa serve veramente ai giovani.

Che l'amministrazione comunale pensi a dare uno spazio di aggregazione culturale per i giovani e il mondo dell'associazionismo, così come richiesto da migliaia di ragazzi e ragazze che non riescono ad avere un luogo di ritrovo; che l'amministrazione comunale inizi a pensare ai tanti giovani disoccupati della città; che l'amministrazione comunale inizi a pensare a tutti gli universitari della provincia che studiano fuori e lottano da anni per la riduzione del biglietto dell'autobus ragusa-catania, che questa amministrazione pensi di più ai problemi reali dei giovani.


Mi auguro che al teatro tenda siano tanti i giovani che andranno a vedere il concerto di Morgan e che questi giovani non prendono in considerazioni le decisioni discriminanti e anti-solidali nei confronti di un cantante che è soprattutto un essere umano che va aiutato e non isolato in questo modo. Questo è l'esempio che la nostra amministrazione da ai giovani: non essere solidali con chi ha bisogno di essere stimato e creduto in un momento difficile che può capitare a tutti.

CARI RAGAZZI IO VI INVITO AD ANDARE AL CONCERTO PERCHE' MORGAN REGALA EMOZIONI CON LA MUSICA E NON CON LA SUA VITA PRIVATA.

Senza nessun dubbio la Droga fa male ed è altamente dannosa per la vita, ma la vicinanza nostra nei confronti di una persona che per disperazione arriva a far uso di queste sostanze potrebbe invece risultare di grande aiuto.


DICIAMO NO ALLA DROGA MA APPLAUDIAMO I GRANDI TALENTI E LA BELLA MUSICA!!


Il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa

Valentina Spata

giovedì 11 febbraio 2010

ASSEMBLEA PROVINCIALE CON GLI ASSISTENTI BAGNANTI RAGUSA


Si è tenuta lunedi’ sera l’assemblea tra tutti gli assistenti bagnanti della provincia, che hanno contribuito con la loro prestazione al progetto “Spiagge sicure 2009” in tutte le spiagge iblee.
Erano presenti oltre ai bagnini iblei, anche il Segretario dei Giovani Democratici, Valentina Spata, ed il Segretario provinciale del Sindacato Autonomo ISA, Giorgio Iabichella.
Avendo verificato che il contributo da versare a detti lavoratori viene cosi’ versato:
- Il 50% del contributo viene liquidato dalla Regione Siciliana;
- Il 25 % lo liquida la Provincia Regionale di Ragusa;
- Il 25% viene liquidato dal Comune ove e’ stato svolto il servizio,
abbiamo rilevato che:
- tutti i comuni devono ancora ricevere il contributo della Regione,
- tutti i comuni, ad esclusione di Modica e Scicli(che, per motivi che stiamo verificando, non hanno ancora presentato la documentazione necessaria alla Provincia), hanno gia’ ricevuto il contributo dell’ Ente Provinciale, ma che non hanno ancora inteso accreditare ai bagnini, eccezion fatta per il comune capoluogo che ha gia’ versato il 50% delle spettanze ai lavoratori.
Valentina Spata e Giorgio Iabichella, hanno preso impegni, ciascuno per le proprie competenze, davanti ai lavoratori, di verificare la disponibilità immediata a versare il 50% della somma, nei comuni che hanno gia’ ricevuto l’accredito da parte della Provincia, di sollecitare i comuni di Modica e Scicli a presentare la documentazione richiesta dalla Provincia affinche’ possa loro versare il contributo spettante, e verificare le motivazioni per cui la Regione Siciliana non abbia ancora provveduto a versare la sua quota.
<> V. Spata.
<>G. Iabichella.

cordiali saluti

Segretario
Giovani Democratici
Ragusa,
Valentina Spata

I.S.A. Sindacato Autonomo
Il segretario Provinciale
Giorgio Iabichella

giovedì 4 febbraio 2010

Mezzogiorno: Pd, Udc e Idv battono il Governo alla Camera

Mezzogiorno: Pd, Udc e Idv battono il Governo alla Camera

Sono state prevalentemente le assenze nei banchi della maggioranza a determinare il via libera alle parti della mozione del Pd (le premesse ed il secondo capoverso del dispositivo) contro il parere del governo. Nelle premesse, fra l'altro, si accusa duramente il governo di aver assunto finora 'una strategia sostanzialmente antimeridionalista'. 'I provvedimenti varati sin qui, non ultima la legge finanziaria per il 2010 hanno di fatto azzerato ogni intervento a favore del Mezzogiorno sia in termini di risorse stanziate che di strumenti specifici. Il continuo ricorso al Fas per la copertura di provvedimenti di carattere generale ha determinato nei fatti un'ulteriore divaricazione tra le condizioni economiche e sociali delle zone forti e quelle delle zone deboli. Questa sistematica distrazione di fondi, valutabile nella somma di 35 miliardi di euro, oltre a compromettere il rispetto dell'originario vincolo di ripartizione delle risorse del Fondo (si riconosceva alle regioni sottoutilizzate meridionali almeno l'85 per cento del complesso delle risorse) ha di fatto azzerato le politiche di sviluppo che le regioni del Sud realizzano solo grazie al trasferimento di fondi stanziati dal Governo centrale e dall'Unione europea; a questa sistematica distrazione di fondi, si e' aggiunta una miope politica di tagli per gli imprenditori meridionali. In una fase congiunturale cosi' difficile, invece di supportare le imprese del Sud, il Governo ha di fatto annullato l'operativita' del credito d'imposta per i nuovi investimenti, lasciando le aziende del Sud senza alcuna fiscalita' di sviluppo e deprimendo ancora di piu' le prospettive di crescita delle zone sottosviluppate'. La parte di dispositivo approvata malgrado il no del governo impegna l'esecutivo 'a reintegrare le risorse impegnate del Fas per destinarle a un programma mirato al rilancio del tessuto produttivo meridionale e, conseguentemente, dei livelli occupazionali del Mezzogiorno, ripristinando a tal fine un meccanismo di fiscalita' di sviluppo concreto ed efficace quale e' l'automatismo del credito d'imposta per i nuovi investimenti nel Mezzogiorno'.

mercoledì 3 febbraio 2010

BASTA CON LE LEGGI VERGOGNA. "LEGITTIMO IMPEDIMENTO" STO CXXXX


Basta con le leggi vergogna. Vogliamo un Paese Democratico!!!!

Approvata oggi alla Camera il ddl sul legittimo impedimento.

Un altro attacco al principio costituzionale che sancisce “la legge è uguale per tutti” (art. 3 Cost.).

Questa legge, approvata oggi alla camera che approderà domani al Senato, salva il premier Silvio Berlusconi, e i suoi ministri dai processi per 18 mesi in attesa che il lodo Alfano venga presentato per via costituzionale.

Silvio Berlusconi, indagato su strani rapporti con società svizzere, traffico di droga, falsa testimonianza, tangenti alla GdF, imputato al processo per All Iberian, per finanziamento illecito al PSI, e falso in bilancio aggravato, al processo Medusa cinematografica, Lodo Mondadori, Processo SME, Spartizione pubblicitaria Rai-Finivest, Tangenti sulle pay-tv, Stragi del 1992-1993 dove morirono anche i giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, concorso esterno in associazione mafiosa, diffamazione aggravata a uso del mezzo televisivo, Caso Saccà etc, potrà dichiarare il legittimo impedimento.

Cosa vuol dire legittimo impedimento?

Durante il processo, il giudice rinvia l'udienza in presenza dilegittimo impedimento ogni volta che sia richiesto dalla parte. Il rinvio puo' essere automaticamente di sei mesi qualora la presidenza del Consiglio attesti che l'impedimento e' continuativo.
Legittimo impedimento:
-Per il presidente del Consiglio costituisce legittimo impedimento a comparire nelle udienze il concomitante esercizio di una o piu' attribuzioni previste dalle leggi o dai regolamenti, delle relative attivita' preparatorie e consequenziali, nonche' di ogni attivita' comunque coessenziale alle funzioni di governo.

-Per i ministri costituisce legittimo impedimento l'esercizio delle attivita' previste
dalle leggi e dai regolamenti che ne disciplinano le attribuzioni, nonche' di ogni attivita' comunque coessenziale alle funzioni di governo.

Prescrizione: Il corso della prescrizione rimane sospeso per l'intera durata del rinvio dell'udienza. –

Vigenza della legge: Le norme si applicano fino all'entrata in vigore della legge costituzionale recante la disciplina organica delle prerogative del presidente del Consiglio e dei ministri, nonche' delle modalita' di partecipazione degli stessi ai processi penali e comunque non oltre diciotto mesi.

Una legge approvata con 316 voti a favore, 239 contrari, e 40 astensioni. I deputati presenti erano 595, quelli votanti 555. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. Hanno votato sì Pdl, Lega, Mpa, Noi Sud e Pri; i no sono giunti dal Pd, dall'Idv e dall'Api, mentre le astensioni sono venute da Udc, Svp e Ld. I franchi tiratori, all'interno della maggioranza, sarebbero stati quattro.

Ci chiediamo come l’Udc abbia potuto astenersi, dopo che Casini ha dichiarato più volte che non era d’accordo alle leggi ad –personam.

Una vergogna per tutto il Paese. È assurdo che dentro la Camera si discuta sull’ennesima legge di regime, quando fuori centinaia di operai sardi dell’Alcoa manifestano per un altro diritto spezzato, quello al lavoro. Quando nello stabilimento della Fiat di termini imerese 2000 persone rimarranno senza posto di lavoro. Quando in Italia ci sono 1 milione di persone disoccupate. Quando in Italia le famiglie non arrivano alla seconda settimana del mese? Quando in Italia c’è una differenza tra il nord e il sud dell’isola? Quando in italia sale il tasso di povertà. Quando in Italia non esiste più la Giustizia? Quando in Italia tra poco ci privatizzano anche l’aria che respiriamo?

Il Governo da mesi non fa altro che pensare a risolvere il problema “Giustizia-Berlusconi”, dal Lodo Alfano, al Processo Breve all’ultima trovata del “Legittimo Impedimento” e chi pensa ai problemi reali del Paese? Gli altri paesi hanno varato pacchetti anti-crisi e noi stiamo ancora a parlare di aria fritta?

Ed è ancora più assurdo pensare che i pluri indagati ministri e deputati se ne freghino della situazione del Paese, dei cittadini, gli stessi cittadini che li hanno eletti nella speranza che le cose migliorassino. Assistiamo ogni giorno ad un teatrino che non vogliamo più guardare!!! Solo chiacchere !!!

Adesso diciamo Basta..adesso vogliamo che in questo paese cambi qualcosa. Vogliamo che i giovani possiamo avere la speranza di un futuro, quel futuro che tanto abbiamo sognato ma che oggi vediamo sfumare nell’incertezza totale a causa dell’incapacità di questo governo e di questa politica ormai satura.

Vogliamo una scuola, una università all’altezza delle nostre aspettative e del nostro futuro.

Vogliamo che il nostro paese diventi competitivo e innovativo rispetto al welfare, alle infrastrutture, all’ambiente e al turismo.

Vogliamo che nel nostro paese le regioni del Sud siano considerate non come portatrici di consenso ma come motivo di sviluppo e crescita.

Vogliamo che la Giustizia sia garantita per tutti, che tutti di fronte alla legge siamo giudicati allo stesso modo.

Quanto ancora si dovrà aspettare prima che il popolo insorga? Quante bugie dobbiamo ancora ascoltare?

Quante buffonate ancora dobbiamo subire?

Noi non ci stiamo a queste condizioni!!! Vogliamo un paese democratico!!!

Valentina Gulino

Valentina Spata