giovedì 1 dicembre 2011

FIAT TERMINI IMERESE: SIGLATO ACCORDO CON I SINDACATI.


E’ stato firmato l’accordo tra la Fiat e i sindacati per lo stabilimento di Termini Imerese.

Sono 640 i lavoratori a cui verrà assicurata la mobilità incentivata e l’utilizzo del piano pensionistico che è in vigore al momento in cui è stato siglato l’accordo. Era questo il nodo da sciogliere.

In particolare, l’accordo prevede che, al termine dei due anni di cassa integrazione per cessazione di attività, tutti i dipendenti per i quali non è possibile l’aggancio dei requisiti pensionistici attraverso la mobilità saranno assunti da Dr. Motors. In serata è stato sottoscritto anche l’accordo tra sindacati e Dr Motor, per il passaggio dello stabilimento di Termini Imerese dalla Fiat all’azienda guidata da Massimo Di Risio (imprenditore molisano).

Il progetto messo a punto da Massimo Di Risio stabilisce l'avvio della produzione dal 2013 per andare a regime con 60.000 vetture annue nel 2017. Dr Motor dovrebbe riassorbire i 920 lavoratori ex Fiat non pensionabili in due anni.

Ora quello che mi chiedo - dice Valentina Spata, il Segretario della Feica – Confsal di Ragusa - siamo sicuri che il progetto di acquisto del faccendiere molisano Di Risio, già coinvolto nel mancato rilevamento di Fiat Irisbus di Avellino, non sia una truffa??? Ho come l’impressione che a questo signore interessa solamente mettere le mani su 67 milioni di soldi pubblici e che non abbia alcun interesse per il rilancio della produzione.

Ad ogni modo, dopo vent’anni, la Fiat sta procedendo all’annunciata chiusura della fabbrica.

Sappiamo benissimo che in campo politico, tutte le parti, cercano il benestare della Fiat, per andare al Governo e pertanto gli Agnelli si servono da entrambi i forni.

MA in campo sindacale??? Cisl e Uil sono ormai dipendenti di casa Agnelli. La maggioranza della Cgil ha appena siglato con Confindustria un ( pessimo) accordo sulle deroghe al contratto nazionale, e cerca di salvare questo accordo con Marcegaglia dai giochi di Sacconi( art.8). Per questo evita ogni radicalizzazione dello scontro sociale. Intanto, a Termini Imerese, come in tutti gli stabilimenti Fiat gli operai possono contare solo sulla propria forza.

Promesse di padroni, politicanti, burocrati e faccendieri hanno dimostrato di essere solo un inganno. La forte reazione di lotta degli operai di Termini in questi giorni, con blocchi di strade e autostrade, è anche una prima (sacrosanta) risposta a questo inganno.

Ma questi lavoratori vanno sostenuti e i loro diritti vanno difesi.

La proprietà e i suoi Marchionne sono totalmente inaffidabili. Il loro progetto, sempre più chiaro, è quello di ridimensionare drasticamente la propria presenza industriale in Italia. La battaglia per la nazionalizzazione della Fiat, sotto controllo dei lavoratori, diventa dunque centrale per la difesa del lavoro e dei diritti dei lavoratori.

In ogni caso La Feica Confsal di Ragusa – conclude Valentina Spata - darà pieno e attivo sostegno a tutte le azioni di lotta che gli operai di Termini vorranno intraprendere per difendere il lavoro.


Il Segretario Della Feica – Confsal di Ragusa
Valentina Spata