martedì 31 gennaio 2012

ULTIMI GIORNI DA SEGRETARIO. GD: UN'ESPERIENZA CHE NON DIMENTICO.





Care amiche e cari amici,

qualcuno definisce la politica “la sfera delle decisioni collettive sovrane” (Sartori), altri, “l’arte di costituire, organizzare, amministrare lo Stato e dirigere la vita pubblica (De Voto); altri ancora, evitano di interessarsi della politica, in quanto essa è definita “il male collettivo”, quella che non si interessa del benessere comune. Io, personalmente, penso che comunque la vogliamo intendere, è certo che ogni fatto di vita che ci appartiene non può sottrarsi alla politica.
La politica, quindi, come diceva Giorgio La Pira è “un impegno diretto alla costruzione della società in tutti i suoi aspetti, è un impegno verso gli altri che deve portare con sé gli sforzi di una vita tutta tessuta di prudenza, ascolto, tolleranza, onestà, giustizia”.
Così, come nel mondo ci sono i “cattivi” e i “buoni”, esiste la politica “buona” e quella “cattiva”. E come sempre non bisogna farne di tutta l’erba un fascio.
“Respiriamo politica come aria, e non c’è ne accorgiamo. Vi siamo immersi ogni giorno e non la riconosciamo, spesso influenzati da un clima che ai nostri occhi la svaluta come qualcosa di estraneo alla nostra vita, addirittura pensando che sia qualcosa da difenderci”. A mio avviso la politica è cultura, è storia dei nostri antenati, di ognuno di noi e del nostro paese. La politica è vita. E siamo proprio noi la sua vita. La politica siamo noi. E il suo senso è quello di credere che c’è la possiamo fare. Partendo dal “NOI”, donne, uomini, giovani, tutti insieme partecipando attivamente a cambiare il “come della politica”, ovvero il modo in cui si propone al giorno d’oggi.
Sin da quando ero piccola, ho avuto la percezione che la politica fosse importante per la vita dell’uomo. Sono stata sempre convinta del fatto che la partecipazione rendesse libero l’uomo. Libero di esprimersi, di decidere, di confrontarsi, di sbagliare.. Libero!!
E crescendo, io, ho scelto di essere Libera e quindi di partecipare attivamente alla vita politica del mio Paese, della città in cui sono nata e vivo. Libera di esprimere le mie idee per cercare di cambiare tutto ciò che lamento. Perché lamentarsi non basta. Bisogna essere attivi, bisogna essere propositivi e bisogna essere preparati per contribuire al cambiamento che attendiamo da tempo e di cui tanto si parla. Per questi motivi ho messo al servizio del mio partito, il PD, e soprattutto a servizio della collettività, il mio impegno.
La mia è una storia di impegno sociale e politico, una storia comune che ho condiviso con tanti altri giovani.
Da sempre ho unito, alla passione politica, il volontariato nelle associazioni e l’impegno con i giovani al servizio della mia città, del mio Paese..
Sono cresciuta politicamente e civilmente credendo nei valori della famiglia, dell’ambiente, dell’impegno nel sociale, delle risorse per il futuro. Ho coltivato questi valori prima nella Sinistra Giovanile, di cui sono stata Segretario nel 2006 e poi nei Giovani Democratici. Nel febbraio del 2009 sono stata chiamata e ho scelto di ricoprire il ruolo di segretaria dei Giovani Democratici di Ragusa. Pochi mesi più tardi, sono stata scelta come membro di esecutivo regionale. Ancora oggi, faccio parte della Direzione Nazionale dei Giovani Democratici.
All’interno dei Giovani Democratici ho portato, insieme al mio gruppo, avanti tante battaglie di impegno sociale e civile rivolte anche al mondo delle associazioni. E ne sono fiera. Io posso dire: “Qualcosa ho fatto”, non sono rimasta ferma a lamentarmi di ciò che non mi piaceva, ma nel mio piccolo, ho contribuito a cambiarlo.
Alla luce di tutte le attività svolte mi sono convinta che la politica può essere una “cosa buona” solo se ciascuno di noi, in quanto cittadino di questo paese, è ben informato e può pienamente esercitare il diritto-dovere di partecipare attivamente alla vita sociale, economica e politica del proprio territorio, dando un’impronta fondamentale al cambiamento. Tuttavia mi son resa conto che manca, nella maggior parte delle persone, la coscienza civica, cioè la consapevolezza di essere parte integrante e attiva del territorio in cui si vive e di poter essere determinante per i cambiamenti. Dobbiamo avere la convinzione che è possibile cambiare le cose chiedendoci non cosa i “politici” possono fare per noi, ma cosa noi stessi possiamo fare in prima persona. E sono convinta che se, in Sicilia, tutti ci chiedessimo “cosa possiamo fare noi per la politica”, le cose potrebbero cambiare. La mia Regione, ha visto nascere e radicarsi un sistema clientelare che ha portato i siciliani, in tutti questi anni, a consegnare il potere di governarci a persone che hanno utilizzato la politica per fini personali. Persone che si sono arricchite attraverso i sacrifici dei siciliani e che oggi ci stanno consegnando la nostra bellissima isola con un deficit forse irrecuperabile. E siamo proprio noi, popolo siciliano, a doverci fare un esame di coscienza, perché non solo abbiamo contribuito ad eleggere questa classe dirigente, ma siamo rimasti fermi ad aspettare che qualcuno facesse il nostro bene. Ed è proprio in questo che abbiamo sbagliato e continuiamo a farlo.
E per questi motivi, non finirò mai di dire ai giovani, ai miei coetanei, di avvicinarsi alla politica, perché attraverso le nostre idee, il nostro pensiero, la nostra consapevolezza, il nostro contributo, insieme possiamo certamente cambiare qualcosa, partendo dai territori e puntando sempre più in alto. Si può fare, ma ci dobbiamo provare. Non lamentiamoci solamente, ma cerchiamo di costruire l’alternativa ad un modo di far politica che non ci appartiene.

Costruiamo insieme la storia politica di ciascuno di noi.

Una storia politica, di impegno e passione. Questa è la mia storia. La voglio condividere con voi perché credo fortemente che i giovani vogliono essere resi protagonisti della loro vita e della storia futura del nostro paese.
La mia, una esperienza meravigliosa, di crescita politica ma anche e soprattutto di crescita personale. Un’esperienza che, purtroppo, sta volgendo al termine ma che mai dimenticherò. Farà parte della mia vita, insieme alle tante soddisfazioni che ho conquistato con grande sacrificio.
Lasciare la giovanile per me sarà molto doloroso, ma lascio questa esperienza ai tanti giovani della mia città che vogliono impegnarsi e attivarsi al servizio delle nuove generazioni. Il mio tempo è scaduto..adesso è il loro tempo!! Il mio impegno continuerà, comunque, a servizio del mio partito e, come sempre, della mia adorata città.

Nel concludere il mio impegno diretto al servizio dei Giovani Democratici, desidero rivolgere i miei ringraziamenti a tutti i giovani che hanno reso unico il mio percorso. Ringrazio in particolar modo, il mio Segretario Regionale, Salvo Nicosia, che mi ha sempre sostenuta e resa partecipe dell’attività e delle decisioni politiche della giovanile. Un Segretario che è stato sempre presente sia, nel circolo di Ragusa che, nella Federazione. Non è mai mancato il suo supporto, morale e pratico. Non è mai mancata la sua presenza. Una persona che, per quanto mi riguarda, ha contribuito tanto alla mia crescita politica in questi anni. Non potrei mai tradire la sua fiducia, non potrei mai desiderare un Segretario diverso da quello che ho contribuito ad eleggere lo scorso congresso. Una persona che di fronte alle mille difficoltà non ha mai mollato, e di questo tutti, oltre che a prenderne atto, dovremmo ringraziarlo. Un Segretario che oggi è diventato uno dei miei più cari amici, a cui devo davvero tanto.
Giacomo D’Arrigo, un nome ma anche una grandissima persona. Sempre disponibile ad ascoltarmi, ad aiutarmi, a sostenermi e, spesso, anche a consigliarmi. Una persona che ha arricchito molto il mio percorso politico e da cui spesso bisogna prendere esempio. Un giovane uomo di cui la determinazione è da invidiare. Uno che non si arrende mai e che con le sue capacità incassa tante soddisfazioni. Un grande amico, di cui ho la massima fiducia e stima.
Ringrazio di cuore anche , Maria Laura Maggiore, Segretario del PD di Bagheria, mia compagna di avventura in Esecutivo Regionale. La mia guida politica, la mia supporter, la mia confidente ma anche una grande amica. Si, proprio così, in politica possono anche nascere delle belle amicizie che ti arricchiscono ancor di più. E ancora un ringraziamento ad Andrea Zarbo, membro di Esecutivo Nazionale, che mi ha sempre ascoltata e sostenuta, e Domenico Rizzo, altro mio compagno in Esecutivo Regionale, il cui legame politico e di amicizia è indissolubile con entrambi.
Il mio carissimo amico palermitano Antonio Migliore che con la sua grinta e la sua voglia di fare riesce a trasmettere in me quell'entusiasmo necessario per andare sempre avanti. 

Ringrazio altresì i Giovani Democratici Siciliani con cui ho collaborato e con cui mi sono confrontata in questi anni: Alba Marino, Livio Giugliuto, Fabio Capillo, Gabriele Lo Re, Giuseppe Lo Re, Emanuel Sammartino, Alessandro Balsamo, Nelli Scilabra, Rosario Di Benedetto, Giuseppe Vetriolo, Francesco Dolce, Roberta Tripoli, Luca Mangiapane, Giovanni Pagano, Andrea Ricciardi, Francesco Barone, Francesca Raciti, Prospero Crimi, Adele Trovato, Antonio Currao, Elena Caruso e tanti altri ancora. I miei ringraziamenti vanno anche ai Gd di tutte le altre regioni che mi hanno dato il loro sostegno e che mi hanno permesso di avere un confronto democratico importante per la mia crescita politica. In particolar modo ringrazio i compagni: Antonino Castorina (Calabria), Marcello Rocco (Campania), Francesco Tonelli (Campania), Antonio Iozzi (Campania), Giovanni Di Gennaro (Campania) e Benedetto Fucà (Lazio). 

L’ultimo ringraziamento lo voglio fare ai Giovani Democratici della Provincia di Ragusa e del circolo di Ragusa che accompagnerò fino al congresso che, a breve celebreremo. Ringrazio, con tutto il cuore il Segretario Provinciale Gianni Scala, con cui abbiamo sempre condivido il percorso politico. Un Segretario che ha sempre scelto la via della mediazione cercando di risolvere i tanti conflitti che, purtroppo, sono nati durante questi anni. Un compito difficilissimo quello che abbiamo dovuto svolgere insieme ma che alla fine ha portato, ad entrambi, tante soddisfazioni che mai dimenticheremo. Un’esperienza che abbiamo visto nascere e adesso terminare ma che alla fine di tutto ci ha lasciato una stupenda amicizia che conserveremo a prescindere da tutto.

E infine, non a caso, il mio ringraziamento più caro va ai miei ragazzi della giovanile di Ragusa, in particolare, ad Andrea Caruso, Giuseppe Albora e Placido De Salvo, Ruben Bonsangue, Eva Criscione, Giuseppe Maggiore, Enrico Battaglia, Dario Molè, Andrea Cocuzza, Giovanni Gulino, Flavio Licitra, Manuel Dimartino, Ettore Albania che mi hanno sempre sostenuta e mi sono stati vicini in questa difficile e a volte impossibile impresa. Rimarranno sempre i miei ragazzi :)

Ringrazio coloro che, per il mio stesso motivo o per altri, non fanno più parte della giovanile ma sono stati i miei compagni di viaggio in questa magnifica esperienza: Mario D’Asta, Gianni Battaglia, Stefano Alicata, Turillo Ucchino, Irene Sittinieri, Lorenzo Corallo, Leandro Nigro, Stefano Scalone e Antonio Ruta.

Infine, ringrazio anche i ragazzi che non hanno condiviso il mio percorso politico e quelli che nonostante non mi conoscono, hanno scelto di giudicarmi attraverso la strada del pregiudizio.

A loro dico che io questa giovanile l’ho amata e la continuerò ad amarla. Farò di tutto per non permettere mai a nessuno di distruggere quello che è stato costruito in questi anni. La Giovanile di Ragusa ha conquistato, con l’impegno e i sacrifici, dei valori che nessuno mai aveva ottenuto: il rispetto e il coinvolgimento attivo in tutti i livelli.

Un caro Saluto!!

Il Segretario dei Giovani Democratici di Ragusa
Valentina Spata

mercoledì 25 gennaio 2012

COMUNICATO STAMPA: SOLIDARIETA' E SOSTEGNO AL NOSTRO SEGRETARIO DEI GD DI RAGUSA, VALENTINA SPATA

La motivazione che ci spinge a partecipare alla vita politica della giovanile è innanzitutto l’idea che sia utile spendere parte del proprio tempo nell’impegno civile, sociale e politico.

Pensiamo che sia giusto impegnarsi per questo territorio e per la nostra città, avere fiducia nel cambiamento e anche in una certa inversione di rotta, che troviamo necessari per dare maggiore impulso.

Non sempre questo è avvenuto, per una serie di problemi a volte legati anche da un certo conservatorismo diffuso che ha bloccato le energie migliori e dovuto a una maggioranza non sempre unita e concorde sugli obiettivi.

Obiettivo comune, ad esempio, dovrebbe essere quello di spendersi ed impegnarsi a favore della nostra città e a sostegno dei cittadini che vogliono essere rappresentati e che vedono, in noi giovani, una alternativa possibile.

Purtroppo questo nella nostra organizzazione giovanile comunale non sta avvenendo. Grave è il fatto che mentre in Sicilia, e a quanto pare anche nel resto del centro-sud del nostro paese, ci sono manifestazioni di protesta contro il caro-vita e contro questa crisi che ha portato al lastrico molte famiglie, a Ragusa, nei Gd, nascono disordini in merito al fatto che il nostro Segretario, Valentina Spata, ha dimenticato di rinnovare la tessera del partito e ha accettato l’invito a partecipare alla nascita, a Palermo, di un movimento politico “Prima Persona” di cui il fondatore nazionale è Pittella, il vice-presidente dell’Europarlamento” , dirigente del Partito Democratico. Movimento a cui hanno aderito Alessandro Balsamo, iscritto al PD, componente della Direzione Regionale; Nelli Scilabra, iscritta la Pd, membro di Direzione Regionale e Presidente Commissione Garanzia Regionale dei Gd; Marco Guerriero, Segretario del PD di Carini, Maria Laura Maggiore, Segretario del PD di Bagheria e membro della Commissione di Garanzia Nazionale dei Gd; Andrea Zarbo, membro di esecutivo nazionale dei Gd; Daniele Vella, Capogruppo Pd al Comune di Bagheria, On. Giuseppe Lumia, On. Pino Apprendi, On. Rosario Crocetta e la candidata del Pd alle amministrative di Palermo, Rita Borsellino. Non ci sembra che la nuova associazione politica sia tanto lontana dal nostro partito.

Noi riteniamo, che le accuse rivolte al nostro Segretario, che oltre ad essere impegnata per motivi lavorativi, nel mese di dicembre, ricordiamo, si è occupata, in prima persona, del tesseramento provinciale della giovanile, sono infondate e provocatorie, nate appositamente per far si che Valentina sia, isolata, e messa fuori dai “giochi”.
E’ in opera, un atto di delegittimazione, teso a scardinare gli equilibri fin qui creati.
Per ogni cosa, la Spata, viene criticata. Siamo arrivati all’assurdo, siamo arrivati al punto che anche per motivi banali si crea disordine, che destabilizza tutto il gruppo e spinge i nuovi iscritti a non voler partecipare alle riunioni.
Questa gente crede di voler occupare e impadronirsi della giovanile. Lo stanno già facendo. Convocano loro le riunioni violando l’art. 4 del regolamento dei Gd che cita” "il segretario di circolo ha il compito di rappresentare politicamente l'Organizzazione, è responsabile dell'attuazione del programma, della linea politica dei Giovani Democratici ed è responsabile e titolare dell'utilizzo del simbolo e del nome dell'organizzazione"; Decidono loro quale deve essere l’ordine del giorno; pensano di essere gli unici a far parte dei Gd, accusando gli altri di essere mosche bianche. Questa arroganza e presunzione noi non siamo disposti ad accettarla.

Vorremmo che le nostre capacità, le nostre opinioni e le nostre idee trovassero all’interno del Partito quello spazio di cui tanto si è parlato. Troppe volte ci siamo sentiti a bordo campo, come dei giocatori che venivano messi fuori rosa o schierati soltanto nella primavera e mai in prima squadra senza avere mai, e sottolineiamo mai, la possibilità di dimostrare che il campo ce lo meritiamo.

Riteniamo assurdo che , queste persone si convocano tra di loro, tramite un gruppo facebook, le riunioni e decidono anche la linea politica per tutto il gruppo. Non riteniamo che sia democratico il fatto che, le medesime persone scrivono un comunicato stampa a nome dei Giovani Democratici di Ragusa, senza raccogliere le idee di tutti e soprattutto senza avvisare e coinvolgere il nostro Segretario.

Riteniamo da condannare le minacce fatte dal Sig. Nanny Frasca, nel momento in cui, Valentina ha detto loro di discutere con tutti e alla sua presenza, rispetto al comunicato stampa che volevano diffondere immediatamente. Riportiamo il testo di quanto detto:

“La riunione è andata abbastanza bene ed è stata molto proficua perché abbiamo visto le varie posizioni, analizzato quello che ognuno di noi pensa di quello che sta succedendo e quello che pensano i ragazzi al di fuori del gruppo, quindi nelle scuole, tra gli amici etc. Inoltre abbiamo concordato di fare un comunicato stampa tutti insieme come giovani democratici di Ragusa su questa situazione, i ragazzi hanno delegato me nel farlo, una volta che sono stati fissati insieme i punti fondamentali che devono essere trattati, e pomeriggio lo pubblicherò nel gruppo in modo tale che prima di inviarlo tutti potrete vederlo e correggerlo qualora lo riteniate opportuno e li inoltre troverai le varie posizioni e quello di cui si è discusso alla riunione”, ha detto il sig. Gabriele Licitra che , non ha nessun ruolo all’interno dei Gd. Ancor peggio ha scritto il Sig. Nanny Frasca, con tono aggressivo e minaccioso nei confronti del segretario accusandolo anche di essere andata ieri a Palermo in occasione dell’inaugurazione dell’associazione di “Prima Persona” : il comunicato sarà fatto dicendo che dopo che ci siamo riuniti nella riunione è emerso quanto scritto nel comunicato. Per i nuovi sono sempre ben accetti, ma fin ora sono entità astratte che sono solo ed esclusivamente nei tuoi messaggi ma che nn ai sono mai visti in 2 mesi che ci riuniamo. Su di te, ieri hai partecipato alla costituzione di un nuovo movimento politico e nn volevi che si faceva la riunione gd per questo, è il momento di decidere cosa si vuole fare da grandi valentina... nel PD non sei tesserata e nemmeno nei GD e partecipi alle costituzioni di nuovi movimenti politici, qui ci sono regole precise nn credere che qualcuno è fesso o che puoi fare quello che vuoi. Decidi e ci fai sapere”

Ancor più grave è il fatto che è stata negata la partecipazione e il diritto di parola al nostro segretario, all’interno del direttivo del pd, rispondendo con tale dichiarazione da parte del sig. Frasca: ” In quale direttivo lo vuoi dire domani? tu nn fai parte di nessun organismo del PD e nn puoi usare nemmeno logo e nome dei GD a tuo piacimento visto che non ne hai la tessera, queste sono le regole democratiche che abbiamo tutti, e chi sta per fare 31 anni non può parlare per nome e per conto di un organizzazione in cui si sta fino a 29.

I ragazzi che sono fuori possono esprimersi benissimo insieme a tutti gli altri non tramite te. Qui c'è il gruppo vuoi che li aggiungo io stesso a questo gruppo? “.

E questo sarebbe il partito della partecipazione e della buona politica?? In questo modo, con questa gente la partecipazione diventa un diritto negato. Noi contestiamo e denunciamo fortemente il comportamento del Responsabile dell’Organizzazione del PD, Nanny Frasca e di coloro che utilizzano i propri ruoli per annientare qualsiasi soggetto politico che possa pensarla diversamente da loro, che possa creare disturbo al loro personale progetto politico, qualsiasi voce critica, anche soltanto dubbiosa.

Il nostro segretario, Valentina, è sempre stata disponibile, ha cercato di mediare, ma adesso siamo arrivati al limite della inagibilità politica..

E’ assurdo che un dirigente di partito come Valentina, impegnata sempre in prima linea, nel Pd e nei Gd, membro di direzione nazionale dei Gd, avendo fatto parte anche dell’esecutivo regionale dei Gd, sia esclusa dagli organismi del partito di Ragusa, per una sciocca dimenticanza. E’ inconcepibile, altresì, che qualsiasi membro del partito sia trattato in questo modo.

La giovanile, rispetto a qualche anno fa, ha perso quell’atmosfera armoniosa e laboriosa che il nostro segretario aveva costruito insieme a tanti di noi, nonostante i tanti sacrifici.

Nonostante ciò, Valentina è stata sempre presente. Nel periodo di pausa del nostro segretario, per motivazioni personali, è stato evidente che la giovanile a Ragusa, ha vissuto un lungo periodo di stasi, causata dall’immobilismo da parte nostra e di tutti gli altri.

Questo ci fa capire, quanto importante sia la sua presenza. Nessuno di noi e di chi, oggi fa lo spavaldo, è riuscito, in assenza del nostro segretario, ad organizzare una riunione, un evento, una iniziativa, un comunicato stampa. Di questo ne dobbiamo prendere atto.
Abbiamo anche appreso che, queste persone stamattina, hanno mandato un comunicato stampa a nome dei Giovani Democratici di Ragusa, senza concordarlo con tutto il gruppo e senza parlarne con il Segretario, Valentina Spata. Non accettiamo queste imposizioni e di conseguenza denunceremo l’illegittimità di quanto accaduto. Inoltre, vogliamo ricordare che le riunioni non si convocano tramite un gruppo su facebook ma, il Segretario, che ha la titolarità per farlo, deve convocarle tramite email o messaggio telefonico.
Siamo stanchi di vedere questa giovanile allo sbando, ormai privo di fiducia e credibilità. Non stiamo più a guardare questi sporchi giochetti e soprattutto non permetteremo a queste persone di appropriarsi della giovanile.
Scriviamo queste parole perché nutriamo ancora la speranza che le tante persone, oneste e giuste militanti della giovanile, abbiano la possibilità di potere difendere il valore della democrazia e della partecipazione, piuttosto che dare sponda a inutili ragionamenti di potere dei troppi professionisti della politica che, falliti nei loro progetti, stanno abilmente cercando di saccheggiare un Partito nato dalle speranze e dai sogni di tante persone semplici e fiduciose. Se non fosse così, ci dimetteremo tutti dal Partito e di conseguenza dalla giovanile.


Albora Giuseppe, Membro Direzione Regionale Gd;

Bonsangue Ruben, Membro Direzione Regionale Gd;

Andrea Caruso, Membro Esecutivo Comunale Gd;

Placido De Salvo, Membro Esecutivo Comunale Gd;

Condividono questo documento anche gli altri iscritti alla giovanile:

Albania Ettore, Albora Luca, Cocuzza Andrea, Criscione Eva, Dimartino Manuel,  Molè Dario, Occhipinti Marco, Spata Daniele, Criscione Serena, Iacono Giovanni, Gulino Marco, Cusumano Monica, Antoci Federico, Giurdanello Giuseppe, Cappello Alessio, Cappello Martina, Criscione Giuliano, Criscione Francesco, Gentile Martina, Distefano Antonella, Boiardi Marta, Fidone Daniele.

sabato 21 gennaio 2012

Un sindaco da tenere a distanza!!!


Modica Docet!!! Dopo il dissesto di Modica a cura di Piero Torchi (Pdl), alle ore 22.30 di venerdì 20 gennaio 2011, anche Alfano (PDl) dichiara che il Comune di Comiso è in dissesto finanziario, paragonabile a quello di Catania.

Il Sindaco dichiara che: il Comune deve oltre 4 milioni e 400 mila euro all’impresa che sta realizzando l’aeroporto; 4 milioni e 600 mila euro all’istituto tesoriere; 800 mila euro all’Università di Catania, altrettanti alla ditta Busso, che assicura il servizio di Rsu, 500 mila euro per carburanti, 100 mila euro alla Gogesi che gestiva il depuratore, 200 mila euro di arretrati all’Enel e parecchie migliaia di euro a Telecom, senza contare 300 mila euro di arretrati contrattuali ai dipendenti e 200 mila euro alla Montepaschi Serit per somme dovute all’Inps, e così via. Questo sono alcuni dei debiti che devono essere pagati, nonostante i trasferimenti di Stato e Regione siano pervenuti e riscossi.

Un Sindaco modello da non seguire!! In poco tempo la nostra Provincia viene denigrata e ridicolizzata in tutti i tg nazionali. Dopo due mesi dal suo insediamento, cambiò il nome dell’aeroporto (ancora chiuso). L’On. Pippo Digiacomo, Deputato all’Ars, aveva intitolato l’aeroporto a Pio La Torre, politico e sindacalista siciliano del Pci ucciso dalla mafia, che ha dato il nome alla legge Rognoni La Torre, che consente di confiscare i beni di Cosa Nostra . Alfano, invece, riuscì a togliere questo grande nome per intitolarlo a Vincenzo Magliocco. Divenne un caso nazionale. Non contento, adesso, il caro Giuseppe Alfano è indagato per abuso d'ufficio dalla Procura della Repubblica di Ragusa che ha aperto un fascicolo sull'episodio verificatosi il 3 dicembre scorso all'aeroporto Magliocco. Il sindaco, infatti, compare in un video (diffuso su tutto il web), assieme ad altre persone amiche, sulla pista dell'aeroporto mentre corrono con due Ferrari e una Porsche. Il 12 gennaio, viene fuori un altro evento inquietante: all’aeroporto di Comiso è stata scoperta un’agenzia di casting. A gestirla, un pregiudicato vittoriese, già coinvolto nell’operazione Scacco Matto del 1998 e condannato nel 2002 a sette anni di reclusione per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Lascio a voi i commenti. Io sono semplicemente senza parole. L’unica cosa che riesco a dire è DIMISSIONI IMMEDIATE!!

Valentina Spata




venerdì 20 gennaio 2012

IL MIO SEGRETARIO!!

Una immagine bella da vedere!!!
Un uomo, seduto in una birreria, in compagnia di una birrozza e con in mano una penna e un foglio bianco.
E' Bersani, il mio Segretario!!
Un Segretario che sinceramente non ho votato, la mia preferenza è andata a Franceschini, ma è diventato il mio Segretario... e devo dire che ne sono fiera.
Un Segretario che, la sera prima della direzione nazionale del PD, scrive, da solo, il suo discorso.
Un fatto che appare molto strano, in questo momento così tragico e confusionario che sta attarversando il nostro Paese, ma che suscita entusiasmo nel web.
Un Grande Segretario, che scrive da sè le parole del discorso da fare ai suoi iscritti....non ha bisogno di qualcuno che scrive per lui.
Una immagine di politica vera, semplice e umile, rappresentativa di una politica rara. 
 

L'ISOLA SENZA TEMPO



Sono passati tre giorni e la Sicilia è paralizzata.

A manifestare è il movimento che si è dato il nome di “Forza d’Urto”, rappresentato da pescatori, da agricoltori, uniti sotto la sigla di “Movimento dei Forconi” e autotrasportatori per la maggior parte aderenti all’AIAS (Associazione imprese autotrasportatori siciliani). I giornali, i tg nazionali poco ne parlano, solo su facebook e sul web si leggono messaggi, opinioni, critiche. Da un lato c’è chi critica questa manifestazione, dall’altro chi la sostiene. I partiti politici, tranne Forza Nuova, non si esprimono più di tanto.
Personalmente, ho deciso di andare ad ascoltare le voci di chi, con tanta rabbia, ha deciso, in poche ore, di paralizzare una intera Regione. La motivazione principale che spinge il movimento a manifestare è l’aumento del gasolio, su questo non c’è dubbio. “Siamo padri di famiglia, il lavoro non ci basta e ci mancava solo l’aumento delle accise” – queste le parole di un autotrasportatore della Provincia di Ragusa. Tanti gli automezzi pesanti, i furgoni, le macchine che bloccano strade, incroci, stazioni, porti. Gente arrabbiata, delusa ma soprattutto smarrita, che urla a voce alta contro un sistema politico che non ha difeso uno dei più grandi diritti dell’uomo: il lavoro. Gente che non è stata mai ascoltata e che per la prima volta vuole essere considerata. Questo è quello che comprendo dalle mille parole che mi son state dette in questa giornata interminabile. Una manifestazione, che nelle intenzioni di base, può essere condivisa e sostenuta se non fosse per gli atti delinquenziali e violenti avvenuti in queste ore. Sono tanti i disordini da parte dei facinorosi e l’episodio più increscioso è avvenuto nel presidio di Lentini, dove un ambulante ortofrutticolo che voleva superare il blocco è stato accoltellato sul volto. Fortunatamente niente di grave ma è inaccettabile che per difendere alcuni diritti si possano ledere quelli di altri, mettendo in pericolo la vita di chi la pensa diversamente. L’operazione “Vespri Siciliani”, così battezzata dal movimento, è destinata a continuare fino a venerdì sera. C’è chi dice che ci sarà il prolungamento di una settimana. Nel corso della serata di oggi, anche studenti e precari si uniscono ai manifestanti. Le preoccupazioni sono tante, soprattutto dopo le dichiarazioni del Presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, che paventa la presenza di infiltrazioni della criminalità organizzata. Addirittura, da alcune fonti, arriva la notizia che a Vizzini Scalo c’è chi fa pagare, somme di denaro consistenti, agli autotrasportatori che non aderiscono allo sciopero.
Cosa c’è, o meglio chi c’è dietro questa “rivolta”? Si dice che ci sia il presidente dell’AIAS Giuseppe Rechici, insieme al segretario di Forza Nuova, Gaetano Bonanno e a Martino Marsello, leader del movimento dei Forconi, che nel suo discorso del 10 dicembre (pubblicato su you tube) incita alla “rivoluzione” come unica e possibile soluzione. Anche, l’onorevole Pippo Gennuso, uomo di Lombardo, è stato visto, in questi giorni, girare tra i negozi di Rosolini chiedendo di chiudere le saracinesche per aderire alla protesta. Nel frattempo, di fronte a tanto caos, la Padania esulta e dedica una pagina in copertina a favore del movimento siciliano con scritto: “Il Governo è un peso morto, se ne vada a casa”. Motivo di orgoglio da parte, del leader del movimento dei forconi, che gradisce l’attenzione ricevuta dal quotidiano e ricambia dedicando un articolo su facebook dal titolo “Onore alla Padania”. “E’ una rivoluzione pacifica, dice Rossella Accardo, portavoce del movimento dei Forconi, che dalla scomparsa del figlio nel 2008 e del marito, ha iniziato una battaglia per la difesa dei diritti, non vogliamo danneggiare i siciliani, ma far capire allo Stato che devono essere trovate soluzioni a questa crisi”. Una rivoluzione, però, che purtroppo ha reso milioni di siciliani ostaggi dei manifestanti che continuano a paralizzare l’isola, recando danni e gravi disagi.
Le strade restano bloccate, la benzina sta terminando, le farmacie rimangono senza carichi di farmaci e in alcune città, come a Donnalucata, citando un paese della Provincia di Ragusa, i commercianti aderiscono alla “rivoluzione” chiudendo tutte le attività. Anche i supermercati chiudono e le provviste alimentari non vengono rimpiazzate laddove si rimane aperti. Una protesta che ha risvegliato gli animi dei siciliani che, sicuramente, hanno una grande voglia di riscatto. Una grande confusione, ma anche tanta disperazione. Negli occhi della gente si legge la paura di vedere svaniti nel nulla i loro sacrifici e le loro speranze. Persone preoccupate di essere abbandonati da uno Stato, che è sempre più lontano dai loro bisogni. Gente smarrita, ma che ha tanta voglia di lottare per difendere i loro diritti. Non facciamo l’errore di fare di tutta l’erba un fascio. Come diceva Honore de Balzac, “durante le rivoluzioni vi sono solo due specie di uomini: coloro che le fanno e coloro che ne approfittano”. C’è tanta gente che ha deciso di farla questa manifestazione, senza approfittarne.
La politica e lo Stato hanno il dovere di ascoltare i loro cittadini, di aiutarli a scegliere la strada giusta e di proteggerli da chi, ha deciso di strumentalizzare una manifestazione partita da giuste cause e finita nel caos totale. Il movimento esprime disagi, rappresenta problematiche che una classe politica vera ascolterebbe per dare risposte attraverso soluzioni concrete. Il male superiore diventano le persone che scelgono di manifestare o quelli che approfittano di questi eventi per mettere in pratica violenze e devastazioni? A mio avviso, si rischia di trasformare le vittime in carnefici se si generalizza in modo superficiale. E se lo Stato non interviene, lascia campo libero a chi ha strumentalizzato la manifestazione. Questa gente vuole un cambiamento. Per colpire e dare un segnale forte, stanno bloccando ciò che muove la normale vita umana: il trasporto, il movimento, la quotidianità. E solo chi ama la propria terra e vuole regalare un futuro ai propri figli è disposto a qualsiasi sacrificio. Loro questo sacrificio lo stanno facendo, stanno gridando uno stato di malessere, stanno combattendo un nemico oscuro e fantasma, fatto di privilegi e interessi.
E noi, dobbiamo partire da qui. Dobbiamo cogliere questa esigenza e dobbiamo intervenire. Bisogna pensare ai problemi reali della gente, alla miseria che questa crisi ha portato in ognuno di noi e soprattutto dobbiamo guardare alle nuove generazioni che si ritrovano, oggi, senza la speranza di vedere realizzato il loro futuro.

Il Segretario dei Giovani Democratici Ragusa
Valentina Spata

martedì 10 gennaio 2012

NO ALL'ORDINANZA CHE OBBLIGA GLI AUTOMOBILISTI AD AVERE LE CATENE PER LA NEVE A BORDO AUTO. SIT-IN DI PROTESTA!!!


La Fesica Confsal, prenderà parte al sit-in di protesta pacifica, annunciato dal collega Iabichella, davanti alla sede della Prefettura, mercoledì 11 gennaio alle ore 17, in occasione del vertice che si terrà tra i dirigenti dell’Anas e il Prefetto– afferma il Segretario della federazione di Ragusa– Valentina Spata.

Con questa manifestazione, vogliamo cercare di comprendere quale motivazione ha spinto la società di gestione della rete stradale, in merito all’ordinanza che sancisce l’obbligo, da parte dei cittadini della nostra Provincia che, percorrono i tratti stradali che vanno dal Capoluogo alla città di Modica, anche i proprietari di suv e fuori strada, a tenere nelle proprie auto le catene per la neve.

Premesso che, nel nostro territorio nevica una/due volte l’anno per circa uno/due giorni al massimo, credo che le priorità da parte dell’Anas debbano essere altre. Questi tratti stradali, molto trafficati durante il giorno che, collegano due delle città più grandi della provincia, versano in condizioni pessime rispetto alla viabilità e la sicurezza; sono prive di illuminazioni e in alcuni c’è il rischio frane.

Di fronte a questa situazione allarmante, tante volte denunciata che, spesso ha visto il sorgere di numerosi incidenti stradali, i dirigenti dell’Anas dovrebbero dare delle risposte concrete e risolutive, invece, di pensare a creare scompiglio tra i tanti cittadini che sono stati costretti, in un territorio collinare e marittimo, ad acquistare in altri paesi le catene da neve.

Tutto ciò, lo reputo ridicolo e mi auguro che al più presto questa ordinanza sia del tutto eliminata. Se non fosse così, di conseguenza saremo pronti a portare avanti la nostra battaglia anche attraverso una petizione popolare e al coinvolgimento di tutte le istituzioni del nostro paese.

Il Segretario della Fesica – Confsal

Valentina Spata