domenica 26 agosto 2012

A trent'anni il bilancio della propria vita s'adda fà!!



Quando ero piccola vedevo i trentenni come persone anziane. Quando ero adolescente li consideravo come degli adulti appesantiti. 
Oggi che nei trenta ci sono ben dentro, mi vedo come una "donna" con alcune chiare responsabilità di vita, verso me stessa e verso gli altri.
Sono stati anni importanti, soprattutto quelli dai venti ad oggi. Anni in cui ho lavorato molto su me stessa per arrivare alla donna imperfettamente che sono oggi. Ed oggi mi sento un pò come a capodanno. Quando diventa quasi inevitabile fare un breve bilancio di vita.

Una delle cose più importanti che in tutto questo tempo ho capito è che le evoluzioni fondamentali dell'essere passano attraverso il dolore. Parlo del dolore interno. Quello che fa male. Quello che fa scoppiare in un pianto ininterrotto per nulla. Quello che fa irrigidire le mani, girare la testa e portare ad avere paura di morire all'istante. 
Parlo del dolore di alcuni segreti d'infanzia nascosti. Della mancanza di affetti che hanno segnato la mia vita, che mi hanno resa insicura, fatto conoscere la paura. Parlo del dolore di sentirmi inadeguata, di non rispondere alle aspettative di chi amo. Parlo della paura di rimanere sola e di dovermi sentire sempre circondata da amici e d'amore che non esistono. Parlo della paura di vivere la tristezza, l'insoddisfazione assoluta.

Da bambina mia nonna mi ha insegnato un gioco. Quando sei triste, quando piangi e non sai perchè, siediti davanti ad uno specchio, guardati sinceramente negli occhi e ad alta voce chiedi "Valentina, perchè sei triste?". All'inizio lo facevamo insieme. Poi ho imparato ed ho proseguito da sola.
Ed è un gioco pauroso sapete? Ma questo gioco mi ha salvato la vita!
Ed è così che a molte mie paure sono riuscita a dare un nome mentre su altre ho preferito non indagare troppo (che non penso che psicanalizzarsi all'eccesso porti sempre a dei buoni risultati). 

Oggi molto di quel dolore che mi tarpava le ali non c'è più, nonostante alcuni di questi dolori rimarranno per sempre dentro di me.
Ringrazio questi anni che mi hanno offerto il dono di affinare la mia capacità di comprensione di me stessa e degli altri. Che mi hanno regalato la fiducia nella vita ed il profondissimo desiderio di voler essere felice. 
Sono convinta che la felicità di per sè non esiste, noi viviamo semplicemente momenti, attimi felici. Dipende solo da noi. 
La parola felicità è una parola grande, un qualcosa che non si può trovare nelle cose, ma solo ed unicamente in noi. Molte volte ci si perde nella ricerca di cose che non ci si rende conto di aver sotto i nostri occhi. 

In tutta la vita spesso ci si logora nel perseguimento di un qualche cosa credendo che, una volta ottenutolo, avremo la felicità. Si fa ogni cosa per averlo e, una volta raggiunto, non si prova alcun piacere. Perchè, nel frattemo, non ci siamo guardati intorno, e ci siamo persi tutte le piccole cose che la vita ci poteva dare, idealizzando un qualcosa che poteva essere tale solo nella nostra fantasia.
Io, ad esempio, sono felice quando vado al mare e mi metto a riva pregustando il momento in cui mi lascerò andare alle onde, la respirazione lenta e profonda, il corpo abbandonato nella serenità, il tocco piacevole delle onde che mi accarezzano. Amo il mare più di ogni altra cosa al mondo. Riesco a stare sola e bene con me stessa. D'estate mi fa sentire libera (anche se poco ci vado ad agosto in quanto mi disturbano i rumori delle spiagge affollate); d'inverno quella solitudine e quella calma apparente mi permettono di riflettere e di riscoprire me stessa. Questi per me sono attimi di felicità che riempiono la mia vita di vero significato. 
Nell'unica vita che abbiamo, o per lo meno quella di cui siamo assolutamente sicuri (per chi non crede, o è in dubbio, sulla reincarnazione), ci affanniamo inutilmente su delle banalità e il tempo passa senza dare i resti a nessuno. Senza aspettare che smettiamo di leccarci le ferite.
A volte gli eventi ci travolgono. Ci sono buchi enormi nelle nostre vite, cicatrici indelebili che non andranno via e l'unica cosa da fare in quei casi è cercare di accettarle e continuare ad alzarsi dal letto ogni mattino per mangiarsi la vita. 
Il mio spunto di riflessione sulla felicità si riferisce alle situazioni di vita comuni in cui ci si perde, spesso, nell'autocommiserazione. Nel vittimismo. Nel senso di colpa cronico. Nell'insoddisfazione.
Non sono la prima a dire che esistono persone felici pur vivendo nel nulla. Che il benessere economico non è la felicità. E non accetto di sentir dire che i soldi aiutano a fare la felicità, perché la maggior parte delle persone depresse ha un livello socio-economico alto. 
Spesso la felicità sta nella semplicità delle nostre scelte. Ad esempio, preferisco fare vacanze randagie on the road e mi porto a casa i ricordi più belli rispetto a quando vado nei resorts a cinque stelle. Preferisco una vacanza in campeggio alla scoperta dei sapori, degli odori, delle abitudini, delle culture della gente che vi abita che andare alle Maldive in un resort lussuosissimo ad annoiarmi. Preferisco parlare ore e ore con un amico del mondo, bevendo magari un bicchiere di vino o mangiando una granita che chiudermi in un locale al buio con gente che nemmeno ascolta o parla di "tette e culi", ubriacandomi. Ed eppure a vent'anni lo facevo e ne ero soddisfatta.
E' una questione di priorità, di contenuti più che di apparenza, di scegliere se essere felici di quel che si ha, e non mi riferisco al conto in banca, o infelici per quel che non si ha.  
Io ho deciso di dare un valore relativo ai soldi e di innaffiare la mia vita di umanità. Di dare al sorriso il valore che merita, soppesandolo come oro. Spesso ricordo le parole di mia nonna che mi diceva: "il tuo sorriso oltre a rallegrare il tuo animo rende felice chi ti sta vicino e non sta bene con se stesso". Mi diceva anche: "Se vai in Africa vedrai la gente sorriderti anche se non ti conosce, sorridere alla vita anche se quest'ultima non è stata buona con loro" (Da qui il mio sogno di andare in Africa, ma anche la mia più grande paura, quella di scoprire la parte di me più nascosta). 
Ho deciso, nella mia vita, di lasciar correre la negatività che gli altri cercano inevitabilmente di scrollarsi di dosso, seppur facendola cadere sulle spalle di chi gli è vicino. Di cercare il bello non solo nelle piccole cose della vita, ma sopratutto nelle persone. Di non avere il dente avvelenato con la gente e con il mondo. Finchè daremo la colpa agli altri per la nostra insoddisfazione, non potremo fare niente per cambiarci la vita. Nel momento in cui ci sentiremo responsabili di quel che ci accade, avremo la sensazione di poter intervenire e stravolgere il corso degli eventi. 
A cosa serve sminuire gli altri? Non ci rende più grandi di loro. Meglio cercare nelle persone il bello, quello che a noi manca per prendere spunto e iniziare a costruire. Per riempire la nostra vita di energia pulita e scintillante. Meglio ancora: riempiamo la nostra vita di persone pulite, sorridenti e scintillanti e impariamo da loro. Riempiamo la vostra vita di colore. Di gesti folli. Di interessi. Di creatività. Di risate. Di posti nuovi. Di gente nuova. Sarò troppo positiva, alcune volte, sarò una sognatrice, ma a me piace vivere la mia vita così e quando non riesco, sto male. 
Aiutare gli altri, ad esempio, vuol dire donare amore a chi ne ha bisogno. Fa stare bene se stessi e chi ci sta intorno. Anche questi sono attimi che rendono felice la mia vita. Sono attimi da cui ho tratto tanto insegnamento e ho capito che l'amore è l'essenza della vita, quell'attimo felice che spesso tutti cerchiamo e che mai cogliamo. 
Nella mia vita spesso ho messo davanti ogni cosa "gli altri" rispetto a me stessa, alcune volte è stato a discapito mio, altre ho trovato persone speciali che mi hanno regalato momenti felici e significativi.

Ed infatti, ringrazio tutte le persone che mi sono state accanto e che mi hanno aiutato a cambiare strada, a trovare in me stessa tutte le risorse necessarie per sorridere.
Ringrazio gli immensi doni ricevuti. Una famiglia,  buoni amici, un lavoro, una casa, la speranza e la riconoscenza. Ringrazio tutte le persone che, nel bene e nel male mi hanno lasciato qualcosa che è stata importante e utile nel mio percorso e lo sarà ancora. Ma soprattutto ringrazio me, perchè mi voglio bene!
La mia vita non è perfetta, non la voglio perfetta e non lo potrà mai essere. Sono felice (nonostante i miei mille difetti)  e sono convinta che la felicità è contagiosa :)  



Valentina

venerdì 24 agosto 2012

ASSEMBLEA PUBBLICA PRECARI DELLA SCUOLA: MAI PIU' DISOCCUPATI!





Sono al fianco dei precari che hanno indetto questa assemblea per aprire un dibattito pubblico sulla grave situazione che si è venuta a creare, in Provincia di Ragusa, a causa dei tagli sul personale docente e Ata della scuola pubblica e per contestare questa dissennata politica che continua a scaricare la crisi economica su precisi settori pubblici della società come quello dell'istruzione - è quanto dichiarato  Valentina Spata, Segretario della Fesica Confsal di Ragusa.  

L'istruzione è un pilastro portante della società. Questo Governo avrebbe dovuto considerarla uno degli elementi principali del programma per la crescita del Paese. 
Non finirò mai di dire che è necessario investire nella ricerca, nell'università, nella istruzione e formazione. La crescita passa anche dal potenziamento della scuola. 

Comprendo perfettamente che in questo momento si avverte un forte disorientamento, nervosismo, litigiosità nell’affrontare le problematiche sempre in aumento della scuola e dei disagi causati al personale docente ed Ata.
Tutto questo, creato ad hoc dal Miur, sempre meno competente, con la complicità dei Sindacati (che hanno oramai dimenticato da tempo il loro compito di tutela dei diritti dei lavoratori), con una serie di provvedimenti che esulano dall’affrontare i veri problemi della scuola e che mirano solo a creare ulteriore confusione e litigiosità tra vecchi e nuovi precari distraendoli dai problemi di base che li affliggono.  
Pertanto mi auguro che durante l'assemblea si riuscisse a fare un po’ di chiarezza in questa miriade di proposte e rivendicazioni, con la speranza di un supporto utile e costruttivo di tutti.

La sfida per noi è quella di tutte le organizzazioni Sociali: saper interpretare il futuro, dare voce, ma anche guida e rappresentanza alla nostra gente dentro alle tante incertezze del presente. Noi ci siamo e siamo pronti a tutelare i diritti dei lavoratori. 

Il Segretario della Fesica - Confsal Ragusa
Valentina Spata




martedì 7 agosto 2012

Un cortile coi soldi pubblici!

Il Comune può utilizzare denaro pubblico per intervenire su una proprietà privata??? Si, se viene accertato un pericolo per l'incolumità pubblica. In questi casi si attua la procedura del ripristino in danno: l'ente interviene per eliminare il pericolo ma successivamente addebita il costo al privato. A Ragusa è successa cosa diversa. Nel 2007 il Comune impegnò 35 mila euro per lavori di somma urgenza, nel "pericolante accesso al cortile di piazza Duomo" e lungo la salita Duomo.  Il cortile designa il parametro murario di una corte, cioè l'ingresso di uno spazio aperto di più proprietari, come si ricava dalla visura storica dell'immobile. Con determina del 7 novembre 2007 il sindaco Dipasquale, "preso atto del pericolo venutosi a creare nel pericolante accesso al cortile, vista la proposta del dirigente Giorgio Colosi, i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile, il parere di legittimità espresso dal segretario generale autorizza la somma urgenza, nomina il geometra Giuseppe Occhipinti rup, progettista e direttore dei lavori, ed impegna circa 35 mila euro prelevandoli dai fondi della legge 61/81, residui del 2002, già definita con determina dirigenziale del 6 febbraio del 2007".
Dopo aver scoperto tutto ciò, il dirigente Colosi oggi non ricorda: "L'ente è chiamato ad intervenire se si riscontra un pericolo per l'incolumità pubblica. Per il ripristino in danno si attua un'istruttoria. Nel caso specifico bisogna capire come sia stato interpretato questo spazio, se pubblico o privato, e se esiste un atto per il recupero. Non rientra comunque nelle mie competenze".
A no??? E allora a chi spetta fare rispettare la legge??

VIA ZAMA: DISABILI SENZA WC.

I bagni dell'autostazione di via Zama sono ritornati ad essere fruibili dopo la nostra protesta insieme ai commercianti e ai cittadini della zona. Ma i bagni delle persone diversamente abili restano chiusi e non si sa a chi chiedere la chiave per accedervi. Dove andare?? Nessuno lo sa.
Solo a Ragusa possiamo trovarci in queste situazioni.
Mi chiedo: ci voleva tanto per ripristinare i bagni pubblici??? E ci vuole tanto ad aprire quelli dei disabili??
Se si riuscisse a trovare un impiegato, un dirigente o il Sindaco stesso per poter sollevare il problema, in modo da risolverlo nel giro di 24 ore massimo, forse le persone diversamente abili non vivrebbero questo ulteriore disagio.
Aspettiamo.. perchè i cittadini attendono le comodità di questa amministrazione oltre a subire l'inefficienza che causa continui disagi in tutti i settori. In caso contrario saremo costretti ad organizzare l'ennesima protesta auspicando ad una rapida soluzione del problema.
Valentina Spata

DEGRADO ALLA RISERVA NATURALE!


L’esistenza di un’area protetta come la Riserva Naturale Speciale Biologica Macchia Foresta del fiume Irminio è un’importante opportunità che si offre allo sviluppo turistico della nostra terra, per le occasioni di crescita economica che essa può portare. Le numerose attività ricettive sorte nel territorio, soprattutto sulle nostre coste, non potrebbero che trovare linfa vitale dalla valorizzazione di uno dei più suggestivi ma anche fragili ambienti naturali protetti. 
Questo è il testo che si trova sul sito della Provincia Regionale di Ragusa: Si tratta infatti di un'area caratterizzata da diversi e quasi contrastanti ambienti che contribuiscono alla formazione di un ecosistema particolarmente fragile e delicato, in considerazione anche che l'area protetta è situata tra due centri abitati a vocazione turistica (Marina di Ragusa e Donnalucata). 
Pertanto da questo testo si evince che è un ambiente che dovrebbe essere controllato, tutelato, tenuto lontano dall’incuria dei cittadini, rivalutato.
Per di più l’area in questione ha un primario interesse sotto il profilo naturalistico, un luogo unico nel nostro territorio che rappresenta un raro esempio di integrazione tra ecosistema dunoso e quello della foce, oltre ad essere luogo essenziale di vita per oltre 20 specie di piante tipiche della macchia mediterranea e oltre 25 specie tra uccelli (anche protetti), mammiferi, rettili, anfibi e invertebrati.

Ma quello che si vede in realtà, smentisce purtroppo tutte queste premesse. 
Pertanto, mi chiedo chi dovrebbe togliere tutti i rifiuti depositati in questa zona naturale??? 
Attendiamo, dopo l'ennesima sollecitazione, in caso in cui non vediamo risultati saremo noi stessi, attraverso le associazioni, a proporre la pulizia collettiva della spiaggia e di tutta la riserva. Non ci resta altro da fare, chi fa da se fa per tre. 
Valentina Spata

La politica degli incompetenti: Auditorium a Ibla senza agibilità!

Dopo l'inaugurazione dell'auditorium San Vincenzo Ferreri a Ibla, avvenuta il 4 dicembre 2010, a sorpresa arriva la notizia che manca l'inagibilità della struttura. 
Mi sembrava uno scherzo ma invece è la realtà. 
Ci rendiamo conto della poca serietà di questa amministrazione? 
A pensare che il nostro caro Sindaco aveva anche nominato, il 31 gennaio del 2011, Maurizio Nicastro, direttore artistico per la promozione di eventi culturali che mai sono stati organizzati. 
E cosa ancora più grave è che, a causa di questa inagibilità, quest'anno gli artisti della manifestazione internazionale "Ibla Gran Prize" hanno dovuto esibirsi nella scarna e smunta sala pluriuso Falcone -Borsellino. 
Insomma, un Sindaco disattento e incapace che pensa solo al proprio futuro politico e non alle esigenze reali della nostra città e dei cittadini ragusani. 
Le critiche da parte mia vanno anche ai maestri della politica del Pd Ragusano che, arrabbiati con il mondo,  accusano tutti di tutto interessandosi poco dei piccoli problemi che incidono sull'intera collettività. 
Auspico ad un intervento immediato di valutazione dell'effettiva agibilità e della riapertura dell'auditorium. In caso contrario sensibilizzeremo la popolazione ragusana a protestare contro questo malgoverno e soprattutto contro l'incapacità di questa classe dirigente. 

Valentina Spata

SPESE D'UFFICIO: RAGUSA SPRECONA!





A seguito di uno studio de Il Sole 24ore, basato su dati del ministero dell'Economia, il Comune Di Ragusa è al secondo posto nella classifica delle città capoluogo di provincia che spendono di più per cancelleria, materiale informatico e di consumo generico. 
Ad ogni modo il Sindaco ci ha sempre fatto credere che è stato così bravo da spendere poco. Ha pure rinunciato all'autoblu.. !! Credeteci!
Io propongo una spending review anche per il Comune di Ragusa. Sono tutti bravi a lamentarsi rispetto ai tagli attuati dal Governo ma nessuno si applica per evitare questi sprechi che, poi, tutti i cittadini sono costretti a pagare. 
Valentina Spata

lunedì 6 agosto 2012

Scandalo ragusano: L'Assessore Tasca Accusato di Stalking

L'assessore ai trasporti, Michele Tasca, è stato querelato per stalking da Concetta Criscione, agente della polizia municipale di Ragusa che dallo scorso giugno è stata assegnata provvisoriamente come comandante dei vigili urbani ad Acate. 
L'interessata, dopo aver fatto querela, ha smentito la notizia. 
Non mi sento di criticare l'improvviso silenzio della Criscione perchè posso comprendere il suo stato d'animo e soprattutto le pressioni ricevute, non solo dall'Assessore ma anche da tutti coloro che vogliono arenare questa vicenda,  voglio, però, consigliarle di andare avanti con le procedure giudiziarie affinchè sia fatta giustizia e questa persona possa evitare di molestare in futuro altre donne.
Lo stalking è una cosa seria. Una minaccia continua, pressante, che non ti lascia respirare... Molestie, minacce, percosse, violenze sessuali. Pedinamenti al lavoro, appostamenti sotto casa, scenate di gelosia. Telefonate, sms, a centinaia, a migliaia. Email piene di insulti, di avvertimenti. Bigliettini lasciati sui parabrezza delle auto. Ma anche regali, richieste di perdono, parole dolci, parole d'amore, carezze, abbracci. Conosco bene il comportamento di uno stalker. Al nostro centro antiviolenza sono, purtroppo, tante le donne che subiscono ogni anno violenza fisica e psicologica. 
Lo stalking è solo l'inizio di una vera e propria persecuzione. Dietro questo fenomeno si consumano vere e proprie tragedie umane. Giovani donne che si suicidano, altre che entrano in depressione, altre che abbandonano i figli e tanto altro ancora. 
Uno spaccato di vita quotidiana che può coinvolgere chiunque persona in qualunque luogo. 
E' importante perciò avere la forza e il coraggio di reagire, di denunciare o semplicemente di parlare con qualcuno. Sono sicura che la Singora Criscione avrà la stessa determinazione  e la stessa forza che ogni giorno riesce ad avere per il suo lavoro in modo tale di affrontare anche questa spiacevole e triste situazione. Non sarà sola, noi se lei vorrà, ci saremo. 
Mi auguro, inoltre, che l'Assessore Tasca venga sollevato immediatamente dall'incarico. Nel caso in cui l'amministrazione comunale continua a celare la notizia e a non prendere provvedimenti sarò costretta a coinvolgere i cittadini ragusani attraverso una petizione popolare che chiede le dimissione dello stalker dal ruolo che ricopre. 

Valentina Spata

LA POLITICA RAGUSANA IN FERIE: DISORDINE PARCHEGGI A IBLA

Era il 29 aprile del 2011 quando fu inaugurato il parcheggio di Largo San Paolo, a Ragusa Ibla, dopo essere stato realizzato nell'ambito della riqualificazione dell'ex macello.
Qualche mese fa si annunciò una convenzione tra il Comune di Ragusa e l'Ascom per la gestione dell'area ma ancora oggi resta chiuso.
Un parcheggio che contiene circa 36 posti auto finanziato con i fondi  della legge 61/81 per circa 1.400.000.  "Inutile evidenziare l'assurdità della condotta dell'Amministrazione: in presenza di una cronica mancanza di parcheggi nel centro di Ragusa Ibla si ha il coraggio di spendere una, più che modesta, cifra per realizzare un parcheggio fin'ora mai utilizzato", ha dichiarato Valentina Spata, dirigente del Pd e Segretario del Sindacato Fesica Confsal.
" Questo è un atteggiamento superficiale e menefreghista che questa amministrazione manifesta nei confronti dei cittadini, che sono costretti a girare per lungo tempo alla ricerca di uno spazio dove parcheggiare la propria auto. Senza parlare, poi, della mancanza totale di parcheggi riservati ai disabili.  Ma non possiamo pretendere che questi problemi siano considerati prioritari rispetto ai valzer di un aspirante leader che si vuole candidare alla Presidenza della Regione. Dipasquale ha ben altro a cui pensare e non certo ai problemi reali della nostra città che aumentano di giorno in giorno. E la cosa che mi preoccupa maggiormente è che il Segretario del Partito Democratico (ovvero il mio segretario anche se personalmente non l'ho votato) e i suoi "dirigenti" di fronte a questi piccoli ma fondamentali problemi quotidiani, rimangono fermi, chissà forse aspettano che la soluzione cade dal cielo o che i cittadini si mettono al servizio della politica per sollevare i problemi e magari risolverli. Intanto, i cittadini vivono questi disagi e la politica è ufficialmente entrata in ferie. Ci rivedremo, forse, a settembre", continua la Spata.



domenica 5 agosto 2012

Donne a Lavoro: in Sicilia arrivano i primi contributi!


Anche se un’immagine oleografica consacrata da una tradizione di stampo maschilista rappresenta la donna nel ruolo di angelo del focolare, sappiamo che il lavoro femminile è esistito da sempre e che non si è mai veramente limitato alle attività domestiche.
Oggi l’emancipazione femminile ha invece permesso alle donne di stabilire un rapporto di parità con gli uomini sia in campo sociale che lavorativo. Le donne hanno ormai conquistato un loro posto nel mondo del lavoro, dapprima in quei settori che sembravano più congeniali all’attività femminile come la moda, il commercio, il turismo, la sanità, l’insegnamento, poi in ambiti che per molto tempo sono stati riservati esclusivamente agli uomini. Oggi non è raro incontrare donne che esercitano la professione di dirigente di azienda, di magistrato, di ingegnere e molti altri mestieri, a torto considerati fino a non molto tempo fa monopolio maschile.  Ciò ha comportato, tuttavia, per le donne una nuova condizione di svantaggio, perché il lavoro exstradomestico si è sommato a quello domestico, tradizionalmente di sua competenza, dalla conduzione della casa agli impegni connessi con l’educazione dei figli.  Se alcune riescono a conciliare i due ruoli perché possono contare sulla collaborazione del marito o su un aiuto esterno, altre invece vivono con profondo disagio questa situazione e spesso si sentono costrette a rinunciare al lavoro, e quindi alla propria indipendenza, per soddisfare le esigenze della famiglia. 
"Il vero problema non è infatti, quello di agevolare le donne rispetto ai colleghi dell'altro sesso, cosa che suonerebbe ingiusta e essa stessa rispondente ad una logica maschilista, quanto quello di tutelare la famiglia, assicurando le condizioni indispensabili al suo benessere" (come disse Valentina Spata, nell'ultimo congresso delle donne in carriera).
Per questo motivo, è necessario attuare politiche che permettono di affrontare concretamente la problematica delle donne che lavorano. Bisogna dare l'opportunità alle donne lavoratrici di poter lavorare tranquillamente sapendo che i loro figli sono al sicuro e controllati da persone affidabili. Non tutte le madri hanno la fortuna di avere i genitori che si occupano dei loro figli, pertanto l'unica soluzione per loro è l'asilo nido o la scuola materna. Purtroppo, non tutte posso accedere alle strutture pubbliche ( si accede in base al reddito, ovviamente deve essere minimo), quindi sono costretti a pagare rette mensili abbastanza elevate. A tal proposito, un ottimo risultato è stato ottenuto dal Comitato "Impresa Donna" della Cna di Siracusa che ha trovato il consenso di tutte le parti sociali della provincia per l'approvazione da parte dell'Ente Bilaterale regionale (costituito da imprese e sindacati) del progetto che vede la realizzazione di un contributo per le donne lavoratrici della piccola e media impresa artigiana iscritte all'Ebas. Sarà, infatti, erogata una somma di 300,00 euro l'anno a parziale copertura della retta dell'asilo per 3 anni e un'altra somma di una tantum di 500,00 euro per la nascita di un figlio, favorendo così il reinserimento delle madri nel mondo del lavoro. 
Una donna, della provincia iblea, che da anni lotta a favore dei diritti delle donne e delle pari opportunità, Valentina Spata, Segretario della Fesica Confsal di Ragusa, ha contribuito alla realizzazione di tali progetti. 
Un progetto simile, che vedeva la proposta di erogazione di una somma di 500,00 annui per la copertura parziale della retta dell'asilo, il Segretario Spata, lo aveva presentato alla provincia regionale di Ragusa che ovviamente non ha nè considerato nè approvato. 
Pertanto, ci congratuliamo con lei per questo altro successo, e auspichiamo che, nonostante le varie difficoltà, in futuro non perda mai la speranza di continuare a lottare per migliorare lo status della donna nella società odierna. La sua determinazione ci aiuta a mantenere viva la nostra speranza. 
Con  affetto
Le donne del Centro Antiviolenza Nuova Vita