domenica 17 marzo 2013

VALENTINA SPATA : “GRANDE EMOZIONE E GIOIA PER L’ELEZIONE DI GRASSO”.





Cambiare l’Italia partendo dalla Sicilia. Oggi abbiamo scritto una pagina di storia molto importante prima con l’elezione alla Presidenza della Camera di Laura Boldrini, una donna di grande spessore civico e morale, eletta con Sel nel collegio Sicilia 2 e poi con quella del Procuratore Nazionale Antimafia siciliano, Pietro Grasso.
Un uomo di grande spessore etico, magistrato e procuratore di altissima competenza nella lotta alle mafie che ha ricoperto anche l’incarico di “giudice a latere” nel primo maxiprocesso a “Cosa Nostra”. Collega e amico di tante vittime della mafia, soprattutto dei magistrati Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Antonino Caponnetto.
Uomo integerrimo, persona umile che da sempre ha stimolato noi giovani ad agisce dal basso, facendoci portavoce di una “rivoluzione culturale” contro le mafie, le criminalità organizzate e i tanti disagi che viviamo nella nostra società.
Colui che avviato la nascita, in Sicilia, di diverse associazioni anti mafia, anti racket, addio pizzo e anche la nostra Rete della Legalità.
Per noi della Rete della Legalità del Mezzogiorno, di cui sono orgogliosa di rappresentare insieme agli amici Marcello Rocco (Campania), Michele Masulli (Basilicata) e Annarita Leonardi (Calabria), Pietro Grasso, che è uno dei primissimi firmatari del progetto, rappresenta un grande punto di riferimento, un grande esempio che proponiamo durante i percorsi di sensibilizzazione e promozione della legalità.
Ho avuto modo di conoscerlo e di parlare con lui in diverse occasioni e varie iniziative e posso dire con certezza che, oltre ad essere un uomo umile e disponibile, è un uomo delle Istituzioni e della Legalità che oggi ha dato un volto nuovo alla politica, ma anche tanta speranza di cambiamento.
Il suo discorso è stato molto emozionante e per certi versi anche commovente, soprattutto quando ha letto parola per parola l'intervento pronunciato da Rosaria Costa, vedova dell'agente Vito Schifani, nella Basilica di San Domenico a Palermo ai funerali di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e degli agenti di scorta dopo la strage di Capaci.
Un momento importante per i siciliani e per gli italiani, un momento di unità, forse quell’unità di cui tanto discutiamo ma che poi ci trova sempre divisi. Un momento di memoria che mai i Presidenti delle Camere delle precedenti legislature avevano ricordato nei loro discorsi di insediamento. Un momento di grande emozione che ha visto lucidi gli occhi di tante persone, di tanti amici che nella figura di Pietro Grasso vedono quella speranza che ai giorni d’oggi è l’unica certezza che ci rimane.
La sua elezione, per me è stata una grande gioia, ancora non riesco a crederci. Ha rappresentato, in questa giornata, un valore ancora più simbolico, di grande importanza, visto che a Firenze si è tenuta la grande manifestazione di Libera in memoria delle vittime delle mafie.
Sono sicura che in questo giorno, indimenticabile, per tutto il Paese e non per una parte politica, abbiamo sancito la nascita di una nuova epoca, l’inizio di una pagina di storia tutta da scrivere.
Auguro al neo Presidente del Senato, Pietro Grasso un augurio di buon lavoro e un affettuoso abbraccio a nome di tutta la Rete che lo sosterrà in ogni momento.
La Responsabile della Rete della Legalità dl Mezzogiorno
Valentina Spata

sabato 9 marzo 2013

Donne: "Il rispetto non conosce calendario". Siamo donne ogni giorno della nostra Vita.

La vita nasce da una donna. Chi sta dalla parte delle donne sta dalla parte della vita

E anche quest'anno è terminata la giornata internazionale della donna, il giorno delle mimose e del giallo, il colore della liberazione delle energie.
Ma un giorno non basta per occuparsi di problemi delle donne e della violenza contro le donne. 
Tante le iniziative a cui ho partecipato, momenti di incontro e di confronto sulla condizione delle donne nella società, sui disagi, sulle discriminazioni e sugli abusi subuti.
Importante e sginificativa è stata l'iniziativa "La politica e le Donne, oggi. Politica: sostantivo femminile", tenutasi a Vittoria, a cura della Presidente della Consulta Comunale Femminile, Rosa Perupato. Un incontro che ha visto, oltre la mia semplicissima presenza, la partecipazione di un Sindaco donna, Franca Iurato, di un Assessore donna, Maria Rita Schembari, di una Senatrice donna, Venerina Padua e di un sostenitore delle Donne, l'Onorevole Giovanni Burtone. Un momento di grandi emozioni tra il prezioso dibattitoe uno spettacolo di musica e poesia al femminile.

 
Da sinistra: Sindaco di Santa Croce, Franca Iurato; Assessore di Comiso, M. Rita Schembari; 
Onorevole Giovanni Burtone; Valentina Spata

 Iniziativa altrettanto significativa quella di Sabato 9 marzo tenutasi in Piazza San Giovanni a Ragusa.
Grande partecipazione di tutte le donne protagoniste della vita sociale della città. 
Tante le associazioni che hanno aderito, tra cui il Centro Antiviolenza "Nuova Vita" di cui sono socia fondataria, nonchè Vice Presidente. 
Tante scarpe per ricordare le donne vittime di violenza. Un sostegno necessario perché i numeri della violenza denunciano un fenomeno in aumento. Nel 2012, sono state oltre quattordicimila le donne che hanno chiesto aiuto per violenza familiare ed extra- familiare. Il 68,69% erano italiane, il dato conferma quelli degli anni precedenti e sfata il pregiudizio che la violenza sia una questione che riguarda soprattutto donne immigrate e culture ‘involute’ rispetto alla nostra. La lettura corretta è quella della trasversalità della violenza contro le donne.
Un momento di dibattito pubblico importante in cui si è chiesto, con grande forza, maggiore spazio e opportunità negli ambiti lavorativi, ruoli di responsabilità, più diritti e tutele, una legge che davvero possa garantirci, con un adeguato sistema, contro abusi, violenza e femminicidio.
In alternanza, mentre i cittadini, anche uomini, ricordavano tutti i nomi delle donne uccise in Italia, si raccontavano storie di donne, si recitavano poesie scritte da donne e ognuno esprimeva un proprio pensiero.
"Bisogna lottare - si affermava - e farsi valere ogni giorno dell’anno". Il rispetto non conosce calendario. Bisogna essere coraggiose, determinate e forti. E combattere anche e soprattutto per quelle donne a cui la dignità viene ancora negata.


Perché la democrazia, quella vera, è un sostantivo femminile, singolare.

Valentina Spata

Convegno: "La Comunicazione Politica. Dalla Campagna Elettorale alle pratiche governative: formazione, strumenti e strategie.



La comunicazione politica è uno di quei temi che mi sta particolarmente a cuore. Soprattutto quando se ne parla nella mia terra. Sabato scorso si è tenuto a Ragusa il convegno “La Comunicazione Politica. Dalla campagna elettorale alle pratiche governative: formazione, strumenti e strategie”.
Per la prima volta nel capoluogo ibleo si è discusso di comunicazione politica. In un contesto politico particolare: a pochi giorni dalle elezioni politiche e in vista delle prossime elezioni amministrative che vedranno andare al voto 4 comuni della provincia di Ragusa.
Non è stato un evento di quelli dove i protagonisti sono i politici in voga che ti spiattellano per ore discorsi fumosi sui massimi sistemi. È stato un incontro utile sia agli “addetti ai lavori” della politica sia ai profani curiosi di capire come funziona il dietro le quinte del rapporto tra politica, media e cittadini-elettori.
Grazie all’impegno di Valentina Spata, Responsabile per la Rete della Legalità del Mezzogiorno per aver organizzato il Convegno. All’incontro hanno partecipato Salvatore Cannata, Direttore Video Regione, in qualità di moderatore, Rossana Sampugnaro, Docente di Sociologia dei fenomeni politici all’Università degli Studi di Catania, Paolo Campanile Boggi, esperto di comunicazione politica (Pd Salerno), Anna Rita Leonardi, Componente dei Giovani Democratici e del Partito Democratico Calabria e Matteo Albania, spin doctor.
Per chi non c’era, è possibile rivedere l’evento, trasmesso in video streaming grazie all’associazione Youpolis di Ragusa, sul loro canale online.
«Si è trattato di un momento di confronto sui temi della comunicazione politica, per la prima volta a Ragusa – commenta Matteo Albania -. L’obiettivo è stato quello di avvicinare i cittadini e gli amministratori locali ad una materia che vive ancora di stereotipi negativi. Con la presenza di professionisti del settore, tra cui la Prof.ssa Sampugnaro, abbiamo voluto scardinare questi pregiudizi e, analizzando l’ultima campagna elettorale, abbiamo trasmesso un messaggio: la comunicazione politica, se interpretata nel modo più corretto, innesca un processo virtuoso strettamente collegato con la partecipazione democratica e la consapevolezza del voto da parte dei cittadini. Ragusa ha risposto positivamente al messaggio e sono sicuro che ci sarà modo per nuove occasioni di confronto su questi temi che riguardano non soltanto i politici impegnati in campagna elettorale ma anche le amministrazioni a tutti i livelli dell’architettura istituzionale».
Rossana Sampugnaro ribadisce come «Il convegno nasca dall’esigenza di comprendere l’evoluzione delle campagne elettorali, specie dopo la piena affermazione dei social-network. Nel corso del dibattito ci siamo soffermati sul backstage delle campagne, sulla dimensione strategica della comunicazione e sul ruolo crescente degli esperti di nuove tecnologie e di consulenti politici nella costruzione delle attività di mobilitazione».
Le attività di mobilitazione ci portano a una riflessione sul boom del M5S: «In quel caso l’attenzione alla comunicazione e al suo controllo è un elemento cruciale tanto da entrare nel Regolamento che i parlamentari del gruppo hanno sottoscritto».
La riflessione sulle campagne elettorali continuerà nei prossimi mesi anche a Catania con una serie di iniziative che coinvolgeranno diversi professionisti e studiosi della consulenza politica. Per saperne di più su un mondo tanto affascinante quanto complesso.
  • Articolo di Mario Grasso

giovedì 7 marzo 2013

Secondo Circolo del Pd a Ragusa: non è una minaccia ma una grande opportunità!



"I percorsi democratici portano a soluzioni e a scelte che possono anche non piacere. Ma la democrazia ha delle regole tra cui il rispetto della maggioranza da parte delle minoranze e del ruolo delle minoranze da parte della maggioranza. Principi che vanno rispettati se si vuole, come nel caso della specie, mantenere la dizione del Partito Democratico".
Una bella frase che va letta sulla base di una profonda analisi che deve partire dall'ascolto di tutte le parti, maggioranza e minoranza, anche se credo che una discussione seria va fatta a prescindere da chi è minoranza e maggioranza. 
Il problema non è essere minoranza ma riuscire a convivere all'interno di uno spazio che ci porta tutti ad avere un obiettivo comune. 
Tralasciamo facili polemiche e scontate critiche, intorno alle insanabili contraddizioni che legano la presenza di dirigenti politici locali, a tutta una serie di sconfitte che subiamo da diversi anni. 
Da tempo sosteniamo l’impraticabilità di un confronto politico per la mancanza di un progetto organico che permetta al Partito Democratico ragusano di innovarsi e rinnovarsi.  
La distanza ormai consolidata, la refrattarietà al cambiamento e la supponenza di un modo di fare superato e perdente della vecchia classe dirigente locale (vecchia in termini di metodi) rispetto ai problemi della città, ha causato, a mio avviso, le eterne sconfitte non solo elettorali ma rispetto al raggiungimento dell'obiettivo comune che riguarda il nostro partito, che a volte di democratico ha ben poco. 
Non aver saputo e continuare a non tener conto di questo dato inequivocabile è un ulteriore segno della miopia e della volontà conservatrice di questa classe politica che pur dichiarandosi innovativa è legata a vecchi schemi che personalmente non mi appartengono.
Ho aderito fin dall’inizio all’entusiasmante iniziativa che doveva segnare la nascita di uno schieramento nuovo, moderato ma progressista, innovativo ma radicato nella storia e nella vita del Paese, programmaticamente aperto agli apporti delle più diverse posizioni ed esperienze che erano state chiamate e che si erano impegnate a costituirlo, sinceramente democratico e sinceramente laico. 
Di fronte al parziale fallimento del progetto, almeno a carattere locale, siamo giunti alla determinazione che è assolutamente necessario, almeno come primo passo, costituire una seconda sezione (mi piace chiamarla così, per ricordare il senso di appartenenza e di militanza che si aveva un tempo non molto lontano) del Partito Democratico nella nostra città, che si faccia carico di quelle idealità e motivazioni per cui era nata l’idea dell’unione delle forze moderate e progressiste del centro sinistra. 
Idealità e motivazioni che si possono riassumere nella effettiva volontà di cambiare forme e metodi della partecipazione che fin'ora non ho condiviso da parte di chi oggi rappresenta il Pd nella mia città.
Per questi motivi, una parte del Pd ragusano non indifferente, insieme ad altri che sono fuorisciuti dal partito per motivazioni evidenti, ha deciso di costruire un percorso che rimane fedele ai valori e ai principi sanciti dallo Statuto del Partito Democratico ma che vuole dare un volto diverso a questo progetto democratico, utilizzando metodi e modi di partecipazione e di condivisione diversi da quelli attuali.  
Vogliamo recuperare e valorizzare esperienze e conoscenze che fino ad ora sono rimaste ai margini. Vogliamo individuare fin da subito, nuove energie attraverso la contemporanea messa a disposizione della vecchia classe dirigente. 
Vogliamo riportare al centro del dibattito comune le esigenze e le priorità dei cittadini per creare un progetto politico volto alla costruzione di un modello nuovo e migliore per la città di Ragusa. 
La nascita del secondo circolo del Pd a Ragusa, che non vuole essere in contrapposizione al primo, non mi pare sia poco opportuna, anzi servirà a far crescere il nostro partito attraverso l'adesione e la partecipazione di tante persone. Cosa c'è di male? Ognuno è libero, visto che di Partito Democratico si tratta, di condividere o meno determinati percorsi e gestioni politiche. Ed è chiaro come molti di noi nn condividiamo i metodi e i modi attraverso il quale il Pd ragusano si è posto nei confronti dei militanti, nei confronti della città e degli elettori. 
Per questo motivo, e per una visione diversa della politica abbiamo deciso di dare maggiore spazio a chi si vuole impergnare credendoci. Non comprendo tutte le polemiche, gli interventi inopportuni di chi non conosce le esigenze terriotirali e chi nn ha vissuto la nostra sofferenza a causa di una effettiva inagibilità politica. Non comprendo nemmeno come si parli di "regole" quando in questo partito spesso ce ne siamo dimenticati. Il caso vuole che quando c'è qualcosa che non conviene a qualcuno, si tira fuori la storia del rispetto delle Regole e dello Statuto. Se dovessi scrivere tutte le occasioni in cui le regole non sono state rispettate non mi basterebbe un solo post. Il rispetto delle regole va sottolineato sempre e comunque e non credo che noi stiamo commettendo atti irregolari o illegali. 
Stante l’attuale situazione l’opzione della costituzione di un Secondo Circolo del PD a Ragusa è ormai irrinunciabile, considerando fra l'altro il probabile allontanamento immediato e inarrestabile degli attuali nostri residui simpatizzanti, che si sentono coinvolti in questa nuova e meravigliosa avventura democratica che abbiamo creato. 
Ritardare e ostacolare un simile progetto produrrà un ulteriore ampliamento del dissenso che si va diffondendo e che minaccia di manifestarsi in modi, se non eclatanti, almeno sensibili fin dalle prossime elezioni amministrative fra quei diversi che si sono avvicinati all’esperienza del nascente Circolo del PD con entusiasmo e soprattutto speranza.
L'intelligenza politica sta anche sul fatto che bisogna capire che in questo momento di grande difficoltà, di crisi politica-istituzionale, che forse la costituzione di un ulteriore circolo a Ragusa potrebbe essere necessaria per creare maggiore consenso e partecipazione. 
Dopo il fallimento oggettivo della linea politica, a tutti i livelli, del nostro Partito creare nuovi spazi aggregativi, di partecipazione e di confronto (quello che ci è mancato per troppi anni), credo sia una grande opportunità anche per rinnovare e cambiare un metodo di far politica che fino ad ora non ha saputo intercettare le esigenze dei cittadini. 
Pertanto, NOI tutti continueremo per la nostra strada con l'entusiasmo di sempre e con lo stesso spirito di servizio. A tal proposito invito tutti coloro che vorranno partecipare alla Conferenza Stampa, che si terrà giorno 9 marzo presso il Palazzo Cocim a Ragusa, per presentare il nostro progetto politico e per dire a gran voce che noi ci siamo e vogliamo bene alla nostra Città.

Grazie!

Valentina Spata