sabato 10 agosto 2013

Il gruppo Civati aderisce alla manifestazione No Muos di Niscemi.

Dalla nota indirizzata al Ministero della Difesa a firma dal direttore generale del dipartimento dell’Ambiente, inviata anche alla base Usa di Sigonella, al comando della Marina militare statunitense a Napoli, al Comune di Niscemi, alla Sovrintendenza ai Beni culturali e agli altri dipartimenti ed enti regionali competenti, apprendiamo che il Governatore Crocetta ritira i provvedimenti di revoca per la realizzazione del Muos a Niscemi.
Una decisione incomprensibile che rappresenta un “tradimento” nei confronti di tutti quei siciliani che fino ad oggi si sono battuti affinchè le antenne satellitari statunitensi venissero smantellate definitivamente ma soprattutto un attentato alla dignità di un popolo che non riesce a far valere le proprie esigenze.
Da anni che i Sindaci di Niscemi e Vittoria (che con una delegazione sono arrivati fino in Parlamento per due audizioni una alla Commissione difesa della Camera e una alla Commissione uranio impoverito del Senato), insieme ai cittadini ei comitati No Muos creati nell’isola, compreso quello delle “Mamme No Muos” si impegnano per evitare che il nostro territorio diventi un centro militare di terra con lo scopo di monitorare gli spostamenti delle forze belliche dell’area euromediterranea.
Ma nulla di fatto. Battaglie perse a causa di una classe dirigente politica regionale poco attenta ai problemi reali e alla tutela della salute dei propri cittadini.
Quella di Crocetta è una decisione che arriva dopo il parere dell’Istituto superiore di sanità che esprime la mancanza di sussistenza dei presupposti per l’applicazione del principio di precauzione. Ma in pochi dicono che questa “scellerata” e “irresponsabile” decisione si pone in netto contrasto con quanto stabilito dal Tar che, proprio in virtù del principio di precauzione, aveva bocciato la richiesta di sospensiva , avanzata dal Ministero della Difesa.
Ci lamentiamo di essere terra di conquista in campagna elettorale e poi svendiamo, di fatto, la nostra terra al miglior offerente. In questo caso i conquistatori sono gli americani.
Solo che tutti dimenticano che in questo caso stiamo svendendo i nostri territori a discapito della salute, della dignità e del benessere dei siciliani.
Qualcuno dimentica, forse perché ha poca memoria o forse perché non gli conviene ricordare, che il comune di Niscemi ha già chiesto una consulenza a due professori tra i massimi esperti nel settore. Sono emerse tre cose: la zona di Niscemi è già vittima di emissioni elettromagnetiche sopra i limiti consentiti dall’Arpa, dovuti alle 41 antenne già installate dal ’91; i campi elettromagnetici delle parabole Muos, in presenza di incidenti – ad esempio un terremoto (adesso con l’Aeroporto di Comiso attivo si corre più rischio) – o errori umani che dovessero puntarle verso il suolo possono creare danni gravissimi e immediati alla salute della popolazione che abita nel raggio di 6 chilometri. Parliamo di possibili necrosi, ipertermie, cataratte etc.; i danni a lungo termine, se le parabole vanno a regime, si estenderebbero a tutta la popolazione nel raggio di 60-70 chilometri dalla zona. In questo caso parliamo di possibili tumori, in particolare del sistema linfatico, e gravi problemi alla tiroide e al sistema endocrino.
Tra l’altro uno degli aspetti più inquietanti di questa vicenda è proprio legato al fatto che la vicenda del Muos sembra una questione “locale”. E invece qui ci sono due problemi che non riguardano solo la Sicilia, ma sono di assoluto interesse nazionale. Primo: una nuova militarizzazione del territorio da parte degli Stati Uniti. Secondo: un potenziale inquinamento di livelli elevatissimi, in una zona già gravemente colpita dall’elettrosmog prodotto dalle 41 antenne preesistenti.
Per tutti questi motivi il Gruppo Civati siciliano ha aderito nella giornata di ieri alla manifestazione nazionale contro il Muos. "Ci sentiamo di prendere le distanze dalla decisione del Governatore Crocetta che ha disatteso non solo le promesse elettorali ma il patto con i siciliani che vedeva la mancata realizzazione del Muos" dichiara Valentina Spata- referente regionale del gruppo Civati. "iIl Parlamento siciliano si era già espresso in maniera univoca e Crocetta - ribadisce la Spata- aveva l'obbligo nei confronti del Parlamento, dei cittadini, dei sindaci e di tutti gli amministratori che si sono espressi contro il Muos di rispettare la decisione del tribunale amministrativo". "Tra l'altro - conclude Valentina Spata - riteniamo che le sue accuse rispetto alla presunta presenza di infiltrazioni mafiose alla manifestazione di ieri siano un ridicolo tentativo di giustificare la sua scellerata scelta. Noi eravamo presenti e possiamo garantire che c'erano solo cittadini, sindaci, amministratori e politici che hanno manifestato pacificamente per un loro diritto, quello alla salute".