venerdì 17 gennaio 2014

Caro Renzi ti scrivo...: lettera al Segretario!


Caro Renzi ti scrivo perché…. 
non faccio parte della Direzione Nazionale ma voglio dire la mia!

Segretario, nella tua relazione, in Direzione Nazionale, hai indicato delle priorità che sicuramente condivido ma non ho capito bene come passare dalle parole ai fatti: legge elettorale, piano del lavoro e rapporti con il Governo. 

Sulla legge elettorale sono convinta da tempo che la migliore soluzione è quella proposta dall’On. Giuseppe Civati con annessa Riforma sul Senato. Quindi sono favorevole per ritornare al Mattarella apportando ovviamente delle modifiche. Certo, trovare una larga maggioranza attorno alla legge elettorale è un’impresa ardua e difficile. Sicuramente queste lunghe notti ti porteranno buoni consigli ma se mi posso permettere non trovo di buon esempio andare a discutere della legge elettorale, e quindi del futuro di questo Paese, con un pregiudicato. Suona strano il fatto che il mio Segretario vada a trovare un accordo con Berlusconi che abbiamo criticato e poi espulso dal Parlamento. Mi sembra un comportamento al quanto contradditorio. Ad ogni modo attenderò l’esito della Direzione di lunedì nella speranza che alcuni “pezzi”  (che rappresentano i partiti minori) della maggioranza non facciano cadere il Governo prima ancora della discussione e della decisione definitiva.
Per ciò che concerne i rapporti con il Governo, principalmente quelli con il Premier Letta, credo che sia opportuno essere chiari e decisi. Non basta lanciare spallate al Governo parlando dei “10 mesi di fallimenti” o parlare a forza di slogan sulle priorità per il Paese. Credo sia arrivato il momento di essere concreti e di passare dalle parole ai fatti. Un Segretario del Pd, il partito che gode di una forte maggioranza nel Governo, deve dettare la linea politica. Quindi deve prima di tutto avere in mente cosa vuole fare e dove vuole arrivare. Ci vuole un’agenda chiara ed efficace. Poi, se il Governo non è in grado di seguire la nostra linea politica il Pd, invece di tentennare, dovrebbe togliere la fiducia. Altrimenti non riusciremo mai a “cambiare verso” e a dare risposte vere alle esigenze del Paese. 

Bisogna ripartire seriamente per evitare di risultare poco credibili. Da dove? Io credo che bisogna ripartire dal Lavoro e sono d’accordo su alcune proposte del tuo “Job Act” ma vorrei capire come vorresti attuarle e in alcuni casi con quali fondi. Sarebbe opportuno mettere tutto nero su bianco. Altrimenti non ci capiamo. 

Io partirei prima di tutto dalla Riforma Fornero, di cui tu non parli mai, che ha prodotto effetti negativi per lo sviluppo del Paese e dell’occupazione. Siamo l'unico paese in Europa che ha aumentato l'età di pensionamento. E siamo l'unico Paese che spende un mare di soldi in cassa integrazione, mobilità e assegni di disoccupazione. Diminuiamo l'età di pensionamento e creiamo maggiore occupazione soprattutto per i giovani. Sono assolutamente favorevole alla riduzione drastica dei contratti atipici di lavoro che hanno creato precarietà e non occupazione. Ricordo, per esperienza lavorativa all'estero, che la flessibilità deve essere un'opportunità e non uno sfruttamento. Un contratto a tempo determinato deve essere pagato di più rispetto a quello a tempo indeterminato e i tirocini devono essere pagati in proporzione alle ore di lavoro. Sono d'accordo sull'assegno universale ma vorrei capire con quali e quanti soldi lo finanziamo e quali sarebbero i criteri necessari per i destinatari. Sull'Agenzia Unica Federale ho qualche dubbio perchè penso che prima si dovrebbe rivedere il sistema dei centri dell'impiego che in questo momento sembra non funzionino bene. Ovviamente ci vuole anche il lavoro per far funzionare questi centri e degli accordi-convenzioni con le imprese. Altrimenti come possono aiutare i disoccupati a cercare lavoro?

Un altro argomento che mi sta particolarmente a cuore e di cui spesso si discute solo in campagna elettorale è quello della cosiddetta “Questione meridionale”. Sarò di parte, in quanto sono siciliana ma credo che per uscire dalla crisi si debba ripartire dal Sud. Per troppo tempo si è parlato di politiche per affrontare la questione della “centralità del mezzogiorno”. Questa “centralità” è stata tra gli obiettivi di ben oltre 66 governi italiani dal dopoguerra ad oggi. La questione meridionale ha saturato la letteratura politica, sociale ed economica e come sosteneva Leonardo Sciascia “sappiamo bene che c’era già una Questione meridionale e che sarebbe rimasta una vaga leggenda nera dello Stato italiano. Niente è cambiato perché non è cambiato il modo di affrontare la “Questione”. E restando irrisolta la “Questione meridionale” il divario tra nord e sud continua a crescere a dismisura. 

Pertanto, occorre individuare i problemi e poi gli strumenti adatti per risolverli non a slogan, come accade durante le campagne elettorali dove il Sud diventa terra di conquista per i politici, ma con i fatti. Se vogliamo “cambiare verso” è’ quindi indispensabile affrontare la “Questione meridionale”. Oggi il Meridione è la regione europea più povera. Infrastrutture carenti, una burocrazia bizantina, un tasso di disoccupazione ai minimi termini, il lavoro nero che colpisce un quinto della popolazione meridionale, una rete welfare che non garantisce tutele creando fenomeni di emarginazione, una forte ripresa dell’emigrazione, l’industria al palo, il comparto agricolo rischia di scomparire anche a causa dell’accordo UE-Marocchino che il Pd ha voluto fortemente, flessibilità selvaggia dei rapporti di lavoro, assenza di servizi adeguati, presenza asfissiante della criminalità organizzata, mancanza di prospettive per il futuro. Sembra di parlare del Mezzogiorno del dopoguerra ed è più o meno a quei livelli di arretratezza che lo Stato ha riportato il nostro Sud. Ed è da questi livelli di arretratezza economica e sociale che è ripreso il dramma dell'emigrazione con tassi che ricordano il grande esodo degli anni '60. 

Si potrà uscire da questo tunnel? E’ il grande tema del Sud: creare tutte quelle condizioni per rendere le imprese competitive e attirare i capitali, combattere la corruzione e le mafie, rilanciare le infrastrutture e far diventare la Sicilia, ovvero la mia terra, la porta del Mediterraneo capace di giocare un ruolo centrale. Ripartire dal Sud, insomma. Un’altra impresa difficile! Come fare? Io credo che per prima cosa bisogna combattere la corruzione che oggi è un cancro di cui le sue metastasi sono diffuse ovunque. Corruzione che vuol dire anche un enorme costo per l’intero Paese. E quando si parla di corruzione non ci si riferisce solo alla Mafia ma anche alla politica. Sono convinta che la Mafia continua ad esistere, in forme diverse dal passato, perché è alimentata dalla politica. Partiamo da qui. Innalzare gli standard qualitativi delle Scuole e delle Università, Trasparenza, snellimento della burocrazia e affermazione del principio di Legalità possono essere ottimi strumenti per combattere questo cancro che sta facendo morire il Sud. Ma bisogna partire dalla nostra classe dirigente che purtroppo non ha dato i buoni esempi. Ad esempio, caro segretario, mi sarei aspettata da te una discussione sulle ultime vicende che hanno investito pesantemente la mia regione, la Sicilia. Mezza classe dirigente del Pd indagata. Ora non voglio fare processi a nessuno, ci penserà la magistratura, ma credo che sia doveroso che i nostri deputati regionali ci diano delle spiegazioni a tal proposito. Ci spieghino, magari, il motivo di alcune spese non giustificate; il motivo per cui, nonostante i loro stipendi siano soddisfacenti (16.000 euro al mese), hanno avuto la necessità di prendere soldi in prestito dal fondo dell’ARS per comprare un regalo ad una collega che si sposava. E magari ci spiegano quali iniziative politiche hanno posto in essere per spendere così tanti soldi pubblici perchè in Sicilia si possono contare sulle dita della mano le attività degli ultimi anni. I territori sono completamente abbandonati a se stessi. Ecco, iniziare a parlare di questi problemi che riguardano l’immagine e il futuro di tutto il Partito è già un buon inizio. Non possiamo continuare a parlare di “Questione morale”, di legalità e trasparenza se siamo i primi a non dare il buon esempio. Non siamo più credibili. Ricordo, nonostante la mia giovane età, che nel Partito Comunista un dirigente che era indagato rimetteva il mandato al Partito per evitare di creare quel fastidioso imbarazzo che colpisce tutti, anche i dirigenti e i militanti onesti. Ecco, questa è disciplina di partito! E ricordo che l’ex Ministro Idem si è dimessa per molto poco. 

Inoltre, caro segretario le ricordo che il Pd è dotato di un codice etico che dovremmo fare rispettare, prendendo provvedimenti per chi lo utilizza come carta stralcia. 

E dovremmo anche rispettare le regole che noi stessi abbiamo scritto. Ad esempio, parlando sempre di trasparenza gradirei poter leggere tutti i bilanci di ogni circolo, di ogni federazione provinciale e regionale e anche del Pd nazionale. E’ arrivato il momento di mettere tutto on-line in modo tale da essere i primi ad utilizzare metodi di trasparenza tanto discussi ma mai realizzati. 

Per quanto mi riguarda, “cambiare verso” vuol dire anche questo: organizzare un partito sulla base di regole precise e rigorose per tutti. E rispetto all’organizzazione, che è la struttura portante delle idee, vorrei che si discutesse nei circoli delle proposte da te elencate in direzione nazionale. Un’ampia partecipazione è necessaria al fine di coinvolgere tutti, anche quelle risorse importanti che non fanno parte degli organismi nazionali. Mi piacerebbe che siano coinvolti anche i Giovani Democratici, di cui avrei avuto piacere di vedere la presenza di almeno un esponente in Segreteria Nazionale. Stiamo parlando della giovanile più grande e partecipata del nostro Paese. Credo che escluderla o renderla marginale all’organizzazione del Partito sia un grave errore. La Giovanile è un grande contenitore dove tanti giovani sono la spinta propulsiva di questo Partito. 

E a proposito di giovani credo sia opportuno anche discutere di Ricerca, Formazione, Università e Scuola che sono un grande investimento per il futuro dei nostri figli. 

Una Scuola pubblica "low cost", come quella attuale, non aiuta la rinascita educativa e culturale di una Italia Democratica. Una scuola buona che funzioni ed appassioni, costi quel che costi, ma non diventa buona con i tagli ma perchè si pone in modo serio al servizio dei cittadini e del loro diritto allo studio, che non è una concessone ma una dotazione di merito umano. E bisogna rivedere tutto il sistema e non solo pensare ad una maggiore considerazione degli insegnanti e l’adeguamento dei loro stipendi. Pensiamo prima di tutto agli studenti affinchè non si faccia distinzione tra l’offerta formativa del nord e quella del sud, affinchè le strutture scolastiche siano efficaci e sicure sia al nord che al sud e affinchè tutti possono avere la possibilità e l’opportunità di studiare. 

Ecco, io credo che per “cambiare verso” e far ripartire il Paese bisogna avere le idee chiare su questi temi ma soprattutto sulla rotta che il nostro Partito vuole navigare. 

Ed infine, caro Segretario una critica bella e buona voglio farla: come si può pensare che i congressi regionali non diventino un vero e proprio “votificio”? Pochissimi giorni (8 con precisione) per presentare le candidature e una mole di lavoro da svolgere in poco tempo senza poter approfondire il confronto e il dialogo sui temi e sulle proposte politiche. Per non parlare delle convenzioni che sono un grave errore oltre che una follia pura. Prima di parlare di “sburocratizzazione” del Paese dovremmo “sburocratizzare” il nostro partito se ne siamo capaci. 

Buon lavoro e speriamo che il “verso” in questo partito cambi davvero!

Valentina Spata 



Direzione Nazionale: intervento dell'On. Giuseppe Civati!

Propositivo sulla Riforma del Senato, chiaro sui temi dell'immigrazione, deciso sulla legge elettorale (da tempo) e proficuo nelle riflessioni sul Job Act. Vi presento l'On.Giuseppe Civati uno dei pochi dirigenti del Pd che ha sempre le idee chiare, di sinistra e fondamentali per il bene collettivo!

venerdì 10 gennaio 2014

Cronache da Bilancio Regionale. Il delirio all'Ars al terzo giorno.


ARS, Assemblea Regionale Siciliana: "Al terzo giorno di discussione in aula, la manovra finanziaria è ancora in alto mare. Approvati finora soltanto undici articoli su 49, scatta l’allarme stipendi. Se la legge di stabilità regionale non verrà pubblicata nella gazzetta ufficiale della Regione, infatti, sarà a rischio il pagamento di tutti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni: regionali, forestali, precari, trasferimenti ai comuni. Solo per dirne alcuni".

"Epifania, Cota portati via": il Tar annulla le elezioni in Piemonte!



Il Tar annulla le elezioni in Piemonte.
Ci son voluti ben 4 anni per far giustizia. In questi 4 anni si potevano evitare tante cose.
E che i piemontesi sicuramente non avrebbero pagato i mutandoni verdi di Cota!
Ma per fortuna la Befana è stata di buon auspicio e ha risposto all'appello "Epifania, Cota portati via"!

giovedì 9 gennaio 2014

Sul "Job Act"..

Sul "Job Act", per quanto ho letto, vorrei esprimere alcune considerazioni:
1) mi sta bene la discussione in direzione nazionale sulle proposte della legge elettorale. Io ovviamente sono a favore del Mattarellum un pò revisionato, proposta che Giuseppe Civati porta avanti da molti mesi. 
2) La Riforma sul Senato mi sembra un pò confusionaria. Non ho capito come vorrebbe farla e come vorrebbe coinvolgere "i mondi della cultura". 
3) Il titolo "Eliminazione dei politici delle Province" mi sembra altrettanto confuso. Io sono favorevole alla riduzione dei costi della politica ma ho dei forti dubbi sull'abolizione delle Province. Siamo sicuri che sia la soluzione migliore? E soprattutto siamo sicuri che si ridurranno davvero i costi della politica garantendo ai cittadini gli stessi servizi? L'esperienza siciliana mi lascia un pò perplessa. Io sono dell'opinione che quando si eliminano Enti così importanti per la vita del Paese bisogna avere un progetto alternativo ben chiaro e definito. E mi preoccupa l'affermazione del Ministro Delrio "Per il patrimonio immobiliare delle Province poi vedremo. Le assemblee dei Sindaci vedranno di volta in volta quali competenze affidare ai Comuni". Preferirei avere le idee chiare prima di abolire qualcosa che fornisce servizi alla cittadinanza. Sono perplessa anche sull'affidare la gestione delle Scuole ai Comuni. Molto perplessa. 
4) Sulla Scuola sono d'accordissimo sul fatto che gli insegnanti devono essere considerati maggiormente e debbano guadagnare di più. Vorrei capire solo in che modo. Per il resto penso che ci siano delle priorità assolute che andrebbero considerate in termini di Istruzione. La Riforma Gelmini ha ridotto la Scuola in un'operazione di low cost dimenticando completamente che questa grande istituzione è il pilastro fondamentale per la crescita culturale e personale dei nostri ragazzi per non parlare del processo di socializzazione che crea le coscienze. Anche sull'Università ho delle grandi aspettative. Bisognerebbe discutere con i giovani che vivono questi disagi-problemi. Sulla questione del taglio di 150 euro agli insegnanti stendiamo un velo pietoso nonostante il problema è stato superato. Ma ricordiamoci che di queste brutte figure non dobbiamo farne. 
5) Su tasse, revisione della spesa e burocrazia sono d'accordo anche se ci sarebbe molto altro da discutere. Per far ripartire l'economia italiana è necessario un piano di riduzione sulle tasse e bisognerebbe rivedere l'aumento dell'Iva che penalizza le aziende e i consumatori. 
6) Sull'adozione dell'obbligo di trasparenza dico solo che c'è una legge a tal proposito e bisogna rispettarla. Pertanto ci vogliono i controlli seri ed efficaci e delle sanzioni per chi non rispetta la legge sulla trasparenza. Ci vuole invece una legge anti-corruzione rigorosa.
7) Sul lavoro io direi che la prima cosa da fare con urgenza è modificare drasticamente la Riforma Fornero. Siamo l'unico paese in Europa che ha aumentato l'età di pensionamento. E siamo l'unico Paese che spende un mare di soldi in cassa integrazione, mobilità e assegni di disoccupazione. Diminuiamo l'età di pensionamento e creiamo maggiore occupazione. Sono assolutamente favorevole alla riduzione drastica dei contratti atipici di lavoro che hanno creato precarietà e non occupazione. Regolarizziamo le partite iva e facciamo in modo che le aziende non sfruttano i lavoratori con questi contratti e soprattutto pensiamo agli sgravi fiscali per chi lavora in proprio e ha una partita iva. Ricordo, per esperienza lavorativa all'estero, che la flessibilità deve essere un'opportunità e non uno sfruttamento. Un contratto a tempo determinato deve essere pagato di più rispetto a quello a tempo indeterminato e i tirocini devono essere pagati in proporzione alle ore di lavoro. Sono d'accordo sull'assegno universale ma vorrei capire con quali e quanti soldi lo finanziamo e quali sarebbero i criteri necessari per i destinatari. Sull'Agenzia Unica Federale ho qualche dubbio perchè penso che prima si dovrebbe rivedere il sistema dei centri dell'impiego che in questo momento sembra non funzionino bene. Ovviamente ci vuole anche il lavoro per far funzionare questi centri e degli accordi-convenzioni con le imprese. Altrimenti come possono aiutare i disoccupati a cercare lavoro?
8) Ottima idea quella della legge sulla rappresentanza sindacale, proposta che solo Landini ha portato avanti fino ad oggi. 
Quindi, credo che ci sia ancora molto da rivedere e da lavorare. Soprattutto , personalmente parlando, crederò nel cambiamento e nella ripresa di questo Paese solo quando vedrò proposte concrete e disegni chiari sul cosa si vuol fare. Ci vuole un'agenda seria di proposte e per ogni proposta bisogna dire quanti soldi ci vogliono e da dove li prendiamo.

Valentina Spata

Bandi regionali per maestri di Scii. L'assessore Stancheris pensa di essere in Piemonte!


Il Turismo in Sicilia decollerà grazie ai corsi di formazione per maestri di sci alpino. 
Ringraziamo l'assessore regionale al turismo, Michela Stancheris e magari ricordiamole che si trova in Sicilia e non nelle alpi.
Leggi quiMaestri di Scii e Snowboard in Sicilia

Formazione Professionale: il Sinalp presenta esposto alla procura sulla cessione del Cefop

Come abbiamo sempre detto, attraverso il nuovo Sindacato che abbiamo costituito da poco, lavoriamo per la tutela dei diritti dei lavoratori e per il rispetto delle regole e delle leggi che disciplinano la Formazione Professionale motivo per cui abbiamo presentato un Esposto alla Procura della Repubblica di Palermo e alla Corte dei Conti in merito alla vicenda della cessione del Cefop.


Valentina Spata
Segretario Provinciale Sinalp Ragusa

Dal blog di Civati: "Se gentilmente vi chiariste sarebbe meglio per tutti".

Come immaginavo inizia ad esserci attrito tra Renzi e Letta. C'è il Segretario che vuole andare presto al voto per candidarsi come premier e l'attuale premier che vorrebbe mantenere ancora a lungo il suo ruolo istituzionale. Intanto ci troviamo con due agende politiche a dir poco diverse. Cosa accadrà?
"Leggo sui giornali che ora il Pd di piani e di agende ne ha addirittura due. Uno del premier, uno del segretario. I due dovrebbero vedersi in queste ore: se gentilmente si chiarissero e definissero una qualche agenda comune, sarebbe meglio per tutti. Se vogliono, la moleskine ce la metto io, con piacere".
Leggi tutto, qui: http://goo.gl/9J8geH

Cronache dal Bilancio regionale!



La finanziaria siciliana bloccata sui forestali (27.000). 
Ma la sicilia non è solo dei forestali ma anche dei tantissimi giovani e delle donne che sono disoccupati o che sono costretti a trovare opportunità altrove. 
Quando ci occuperemo di loro?
"Tra esodati e precari, interinali e cassintegrati, ecco che a Sala d’Ercole prende forma una nuova categoria di siciliani: quella degli irrequieti".
Cliccate qui per leggere Cronache da Bilancio.

Convenzione Nazionale Pd - Roma 2013

In rappresentanza del Pd della Provincia di Ragusa alla Convenzione Nazionale - Roma 2013


Con  Dario Prestana, Eleda Trovato e Tony Francone.

La Senatrice Laura Puppato in visita in Provincia di Ragusa.


E' stato un grande piacere per me invitare la Senatrice Laura Puppato in Provincia di Ragusa. 
Una donna meravigliosa. Semplice e umile. Molto competente e disponibile all'ascolto e al dialogo. 
Il nostro mini-tour è andato molto bene. 



La mattina siamo stati al Comune di Vittoria. Abbiamo incontrato il Sindaco, Pippo Nicosia, il Segretario Provinciale del Pd, Giovanni Denaro, il gruppo consiliare del Pd e tanti altri amici e compagni. 
Abbiamo parlato soprattutto di Agricoltura e di quanto è necessario l'aiuto alle imprese agricole per evitare questo importantissimo comparto possa morire. 


In tarda mattinata abbiamo incontrato alcuni responsabili dei comitati "No muos" e del comitato "Mamme No Muos" e la Senatrice ci ha messo a disposizione tutti i mezzi per studiare meglio questo sistema di antenne satellitari e per provare gli effetti sulla salute dell'uomo. 
Nel primo pomeriggio siamo andate a visitare il Centro di Prima Accoglienza di Pozzallo per gli Immigrati e poi visita istituzionale al Comune di Pozzallo dove abbiamo trovato una calorosa accoglienza da parte del Sindaco, Luigi Ammatuna. Abbiamo discusso della immediata eliminazione della legge Bossi-Fini e della necessità per lo Stato di occuparsi strutturalmente del tema immigrazione. Non solo durante le emergenze.
I complimentida parte della Senatrice all'amministrazione di Pozzallo per il lavoro di accoglienza e problem solving fin qui svolti, supplendo sempre alle carenze pubbliche.


In serata due belle iniziative a Ragusa. La prima, visita al Secondo Circolo Pd di Ragusa e successivamente iniziativa pubblica al City dove si è discusso della necessità di cambiamento del metodo di fare politica ma anche dell'urgenza di politiche di sviluppo per la ripresa del nostro Paese.


Insomma una bella conoscenza che sicuramente ci aiuterà a portare le istanze del nostro territorio in Parlamento. 
Davvero orgogliosa e felice di averla conosciuta e di averla accompagnata a farle conoscere la mia Provincia. 

Alla prossima, cara Laura!
Valentina Spata

Politica 2013: I miei momenti più belli!


Politic Camp - Reggio Emilia - 2013

Un po di sana ironia durante la campagna elettorale - I pirati per Civati :)

Piazza di Spagna -Roma - 2013

In viaggio con l'On. Giuseppe Civati

Assemblea Regionale Siciliana con l'On. Giuseppe Civati

Riunione Gruppo Civati - Catania 2013

Corsano - Puglia 2013 Con i Giovani Democratici

Giro turistico-politico a Lecce - Puglia 2013

ARS -Assemblea Regionale Siciliana - Palermo 2013

Raccolta firme per candidatura On. Giuseppe Civati - Roma 2013

Vittoria - 2013 Con il candidato alla Segreteria Provinciale Pd Giovanni Denaro


Con l'On. Giuseppe Civati - Trapani - 2013


Reggio Emilia- 2013



Misterbianco - 2013 Presentazione Candidatura On. Giuseppe Civati


Reggio Emilia - 2013


 Cortona - 2013 "Accesso e Democrazia"


Puntasecca - 2013 

Modica - 2013 "Lo sviluppo della Sicilia"


Monreale - 2013 Presentazione candidatura On. Giuseppe Civati


Ragusa - 2013 Presentazione candidati alla Segreteria Provinciale Pd


Palermo - 2013 Con l'On. Giuseppe Civati ospiti presso Associazione "Addio Pizzo"

Trapani - 2013 Presentazione candidatura On. Giuseppe Civati


Catania - 2013 Federazione Pd Riunione Regionale Gruppo "La Sicilia per Civati"

Roma - 2013 Con Elly Schlein


Convenzione Nazionale Pd - Roma 2013

Ragusa - 2013 Con la Senatrice Laura Puppato

Reggio Emilia 2013 - Con l'On. Giuseppe Civati

Modica - 2013 Con Giancarlo Cancelleri (M5S)

Ragusa - 2013 Presentazione libro di Domenico De Santis "La Sinistra che vota Grillo"

Cortona 2013 - "Accesso e Democrazia"

Licodia Eubea - 2013 In ricordo di Stefania Noce - vittima violenza

Cortona con il Presidente del Senato Pietro Grasso

Messina - 2013 Presentazione candidatura On. Giuseppe Civati

Piazza Armerina - 2013 Presentazione Candidatura On. Giuseppe Civati




Primarie 2013, una campagna elettorale che difficilmente dimenticherò.



E’ stata una campagna elettorale che difficilmente dimenticherò.

Sono partita da sola (in Sicilia) in questa avventura per ritrovarmi con tanta gente intorno. 

Ho conosciuto tante persone. Tantissimi volti che mi hanno regalato un pezzo della loro umanità, della loro passione e della loro generosità. Tanta gente che mi ha accolta, mi ha presa e accompagnata durante il cammino. Non ho sentito il dolore delle gambe o la fatica di camminare con il caldo soffocante di questa estate siciliana sia grazie a tutti loro sia grazie al nostro affezionatissimo, Pippo Civati che ci ha guidati in questa impresa difficile ma straordinaria. Una persona semplicissima, che ci ha accettati per quello che siamo, anche coi nostri difetti. Eravamo (e lo siamo ancora) tutti uniti lì per un unico scopo, che andando avanti si faceva sempre più vivo e sempre più vero: quello di costruire il cambiamento!
Questi lunghi mesi di campagna elettorale hanno rappresentato per me un’esperienza indimenticabile. Da questo percorso è nata una visione capace di abbracciare l’insieme, di guardare al bene di tutti e soprattutto a quel futuro in cui non credevamo più. Una visione che include lo sguardo e la voce di quel “inascoltato” che abita in ogni uomo e in ogni donna. Una visione che si preoccupava delle future generazioni come nessuno se ne era mai occupato. 
Tantissimi i giovani e i giovanissimi (appena maggiorenni). Questa la novità! Civati è riuscito a parlare al cuore di questi ragazzi e a far ritrovare loro la voglia di mettersi in discussione! A loro, ai giovani siciliani, ad Antonio Di Dio, Dario Azzolina, Giuseppe Castiglione, Maurizio Castano, Mariangela Paratore, Fabrizio Lo Verso, Salvo Piro, Salvo Palmeri, Michele Riela, Daniela Ambra, Eleonora Valenti, Stefania Caggegi, Cristina Crispino, Pietro Figuera, Guglielmo Pacetto, Salvatore La Rosa, Paolo Battelli, Antonio Foti, Gaspare Polizzi, Alberto Ponturo, voglio dedicare tutti i momenti di grande felicità. Perché ognuno di loro ha portato grande entusiasmo e un’enorme ricchezza in questa campagna elettorale. Questa è la nostra più grande vittoria. Non è vero che i giovani sono distanti dalla politica. Vogliono essere coinvolti perché sanno di essere i veri artefici del loro futuro. E Civati è riuscito perfettamente a renderli protagonisti nel nostro progetto politico. Ma di questi giovani in giro ce ne stanno altri ed è nostro dovere andare a prenderli ma soprattutto ascoltarli. 
Non è ancora tempo di bilanci ma è già possibile ringraziare chi ha reso possibile questo percorso. 
Sicuramente non finirò mai di ringraziare Pippo per avermi dato fiducia e per avermi riportato ad amare la politica e il Partito di cui faccio parte da tempo. 
Ci tengo a ringraziare i due “capi” Thomas Castangia e Paolo Cosseddu che mi hanno supportata e direi anche sopportata nei momenti difficili. Senza di loro tutto ciò non poteva esserci. Ringrazio anche tutto lo staff che con grande sacrificio ha dato assistenza a tutto il gruppo nazionale. Un abbraccio forte va ai Referenti Regionali che hanno fatto un lavoro eccezionale e con cui ho condiviso tutti i momenti di questo percorso. Un particolare ringraziamento voglio farlo a tre donne eccezionali del gruppo che per me sono un grande esempio sia per il mio percorso politico che di vita: Ilda Curti, Rita Castellani e la Senatrice Laura Puppato. 
Mi corre l’obbligo di ringraziare tutti coloro i quali hanno espresso la loro fiducia nei miei confronti e soprattutto nei confronti del gruppo siciliano a sostegno di Civati consentendoci di raggiungere un risultato che io considero eccezionale. Ricordo quando iniziai a girare la Sicilia per costruire il gruppo e qualcuno mi diceva di lasciar perdere perché avremmo ottenuto lo 0,5% dei consensi. Siamo arrivati al 12,6%. Questo risultato ha un valore tanto più grande se si considera che l’abbiamo raggiunto da soli, senza nessuno alle spalle, e ci incoraggia a continuare a batterci per il bene della Sicilia, del Paese e del nostro partito. Spero di riuscire ad esprimere la mia gratitudine nei confronti degli elettori attraverso un sempre maggiore impegno per dare alla nostra regione un futuro migliore. 
Il risultato di queste primarie sicuramente gratifica il lungo lavoro svolto fin qui. Siamo nati poco tempo fa. Siamo un gruppo nuovo di uomini, donne e giovani con tutte le difficoltà e le criticità che questo comporta. In poco tempo, e con poche risorse a disposizione, abbiamo indicato una via. La nostra via, fatta di un civismo autentico e di proposte concrete che Pippo è riuscito a trasmetterci. Una prospettiva che sembra aver trovato risposte nell’elettorato, sempre più alla ricerca di quei valori che da troppo tempo latitano sulla scena politica regionale e nazionale. La chiarezza, l’affidabilità, la competenza e la legalità. Su questi valori abbiamo basato la nostra campagna elettorale riuscendo, grazie all’impegno e alla passione di tutti, ad ottenere in Sicilia più di 10.000 voti, considerando che viviamo in una terra in cui il clientelismo e la corruzione sono ancora molto diffusi tra gli ambienti politici. Per non parlare del consenso che Civati ha ottenuto in tutto il Paese: 350.000 persone hanno dato fiducia ad un dirigente, per me unico e raro, che ha avuto poca visibilità e che nel mezzogiorno è poco conosciuto rispetto ad altri. E nel mezzogiorno, come ho sempre sostenuto, si vincono le primarie e le elezioni. 
Bisogna ripartire da qui. Dal Sud. E non lo dico perché sono siciliana ma perché nel Sud ci sono circa 1 milione e mezzo di giovani che non lavorano, non studiano e non hanno fiducia nella politica. Perché il mezzogiorno è stato utilizzato troppe volte per le campagne elettorali ma poi successivamente dimenticato da tutti. Perché al Sud c’è il più grande comparto agricolo che rischia di morire. Perché al Sud c’è il 50% delle imprese che chiude. Perché al sud le donne non hanno la giusta considerazione. Perché la mafia e la corruzione si stanno mangiando l’anima del Meridione. 
Bisogna partire dal Sud perché c’è la più alta percentuale di astensionismo. Perché al sud dobbiamo smuovere le coscienze di chi ancora crede che con lo scambio del voto può ottenere un futuro migliore. Solo se noi riusciamo ad essere presenti in questi territori possiamo vincere. Ma non con una vittoria basata sul consenso “provvisorio”, quello di persone che vanno a votare senza sapere chi e che cosa. Ma una vittoria basata sulla vera partecipazione. Magari quella di una generazione che ha smesso di credere nel futuro e nelle proprie possibilità. Ecco, io voglio vincere perché tante persone, soprattutto tanti giovani, ci votano sapendo di votare il vero cambiamento. Sapendo di votare per Pippo, per noi ma soprattutto per loro stessi. Questa è la vera vittoria. E noi ce la siamo meritata tutta, anche se abbiamo perso. 
Ritornando alla Sicilia ci tengo a congratularmi con i ragazzi di Enna che con grande difficoltà hanno ottenuto un risultato, a mio avviso straordinario. C’è chi dice che i 500 voti di questa provincia sono pochi. Io sfido chiunque a portarne di più nelle nostre condizioni. Ne abbiamo presi la metà rispetto ai renziani senza avere l’On. Davide Faraone che occupava un seggio per far votare i suoi elettori. Ed un ringraziamento voglio farlo anche ai ragazzi di Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, che da soli, nonostante tutto era fortemente blindato, sono riusciti ad ottenere quasi il 10% del consenso. Sono rimasti tutti increduli. Così come voglio ringraziare quei pochissimi ragazzi (sei compresa me) della mia Provincia (Ragusa) che contro tutto il partito sono riusciti ad ottenere il 10,4% dei consensi con una differenza di poche centinaia di voti rispetto Cuperlo. Considerando che non abbiamo potuto avere il sostegno di Sel e Idv in quanto è stato negato loro il voto. Ne approfitto per esprimere la profonda solidarietà a Giovanni Iacono, Presidente del Consiglio a cui è stato negato il voto (per noi ovviamente) a differenza dell’On. Nicolà Rinaldi, capogruppo di Idv all’Europarlamento che a Firenze ha votato per Renzi. E ne approfitto per esprimere altrettanta solidarietà al movimento “No Muos” che è stato cacciato mentre distribuiva volantini davanti al seggio. 
Ecco, direi di partire proprio dalla Sicilia meridionale, il profondo sud, una parte di terra completamente abbandonata dalle istituzioni regionali e nazionali. Un lembo di terra ricco di grandi risorse, figlio del Mediterraneo e di una cultura quasi africana. Una parte dell’isola che soffre di un’atroce indifferenza. Ringrazio altresì i ragazzi della Provincia di Catania che hanno ottenuto il 16% del consenso, la seconda città (dopo Palermo) con la più alta percentuale. E anche la Provincia di Messina che nonostante la pessima opinione nei confronti del Pd, dopo le vicende note a tutti, ha raggiunto l’obiettivo prefissato. E non posso dimenticare i ragazzi di Trapani. Quando arrivai da loro la prima volta erano pochissimi (due) rispetto ai mille problemi da risolvere. Oggi sono in tanti. 
Il nostro risultato è la naturale conseguenza di una politica onesta e coerente premiata solo dal rapporto quotidiano e sincero con i cittadini. Abbiamo parlato alla nostra generazione e da loro abbiamo ottenuto fiducia. Questa è una grande vittoria. Non avevamo nessuno dietro. Né deputati, né Senatori della Repubblica, né consiglieri comunali, né Sindaci, né Segretari di partito. Ci siamo avvalsi del contributo, anche per la scelta dei candidati all’Assemblea Nazionale, di tantissimi giovani e persone oneste che non avevano nessun ruolo politico e istituzionale. 
I miei complimenti vanno anche al gruppo di Palermo e ai tanti membri di associazioni, movimenti e del centro sinistra del Capoluogo di Regione che hanno contribuito a raggiungere questo grande risultato. Voglio ringraziarli tutti, uno per uno. Permettetemi di ringraziare in particolar modo sia i ragazzi di Corleone che hanno ottenuto un risultato significativo in una città difficile e molto chiusa, il gruppo di Monreale che ha ottenuto il 20% del consenso e i giovanissimi di Bagheria a cui sono molto legata. Infine permettetemi di ringraziare tutti i referenti provinciali che oltre a sostenermi in questi mesi sono diventati compagni di vita: Danilo Festa, Francesco Barone, Danilo Orlando, Lino Faraci, Leonardo Lombardo, Maurizio Castano, Nadia Fiorellini, Sergio Failla, Piero David, Mimmo Ferraro e il mitico Domenico Grasso che con l’entusiasmo e la passione è diventato la nostra giovane mascotte della legalità! 
Ebbene, questo risultato ci carica di nuove responsabilità e deve spingerci a fare ancora di più, molto di più. Dobbiamo essere presenti in tutti i territori della nostra isola, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università. Perché i protagonisti di questa campagna elettorale a sostegno di Civati sono stati i giovani che hanno bisogno di credere in qualcosa e soprattutto di avere dei punti di riferimento credibili e affidabili. Questa esperienza ci ha cambiato ma soprattutto ci ha fatto capire che ancora c’è una speranza. Ripartiamo da questa speranza e iniziamo a costruire il nostro futuro. Pippo Civati è l’autore di questo entusiasmo e di questo grande patrimonio che è riuscito a creare e noi abbiamo il dovere, insieme a lui, di non disperderlo ma di farlo crescere. E’ riuscito a creare una sola anima che vive in questo grande gruppo. Se la politica non ci piace noi abbiamo il dovere di cambiarla perché le “Cose si cambiano, cambiandole”. E noi continueremo a cambiarle insieme a Pippo Civati. 

Valentina Spata
Coordinatrice Regionale Gruppo Civati





Valentina Spata ed il Pd: tra Civati ed il "fallimentare Pd ragusano".

La mia intervista sul quotidiano "La Spia".
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