giovedì 9 gennaio 2014

Primarie 2013, una campagna elettorale che difficilmente dimenticherò.



E’ stata una campagna elettorale che difficilmente dimenticherò.

Sono partita da sola (in Sicilia) in questa avventura per ritrovarmi con tanta gente intorno. 

Ho conosciuto tante persone. Tantissimi volti che mi hanno regalato un pezzo della loro umanità, della loro passione e della loro generosità. Tanta gente che mi ha accolta, mi ha presa e accompagnata durante il cammino. Non ho sentito il dolore delle gambe o la fatica di camminare con il caldo soffocante di questa estate siciliana sia grazie a tutti loro sia grazie al nostro affezionatissimo, Pippo Civati che ci ha guidati in questa impresa difficile ma straordinaria. Una persona semplicissima, che ci ha accettati per quello che siamo, anche coi nostri difetti. Eravamo (e lo siamo ancora) tutti uniti lì per un unico scopo, che andando avanti si faceva sempre più vivo e sempre più vero: quello di costruire il cambiamento!
Questi lunghi mesi di campagna elettorale hanno rappresentato per me un’esperienza indimenticabile. Da questo percorso è nata una visione capace di abbracciare l’insieme, di guardare al bene di tutti e soprattutto a quel futuro in cui non credevamo più. Una visione che include lo sguardo e la voce di quel “inascoltato” che abita in ogni uomo e in ogni donna. Una visione che si preoccupava delle future generazioni come nessuno se ne era mai occupato. 
Tantissimi i giovani e i giovanissimi (appena maggiorenni). Questa la novità! Civati è riuscito a parlare al cuore di questi ragazzi e a far ritrovare loro la voglia di mettersi in discussione! A loro, ai giovani siciliani, ad Antonio Di Dio, Dario Azzolina, Giuseppe Castiglione, Maurizio Castano, Mariangela Paratore, Fabrizio Lo Verso, Salvo Piro, Salvo Palmeri, Michele Riela, Daniela Ambra, Eleonora Valenti, Stefania Caggegi, Cristina Crispino, Pietro Figuera, Guglielmo Pacetto, Salvatore La Rosa, Paolo Battelli, Antonio Foti, Gaspare Polizzi, Alberto Ponturo, voglio dedicare tutti i momenti di grande felicità. Perché ognuno di loro ha portato grande entusiasmo e un’enorme ricchezza in questa campagna elettorale. Questa è la nostra più grande vittoria. Non è vero che i giovani sono distanti dalla politica. Vogliono essere coinvolti perché sanno di essere i veri artefici del loro futuro. E Civati è riuscito perfettamente a renderli protagonisti nel nostro progetto politico. Ma di questi giovani in giro ce ne stanno altri ed è nostro dovere andare a prenderli ma soprattutto ascoltarli. 
Non è ancora tempo di bilanci ma è già possibile ringraziare chi ha reso possibile questo percorso. 
Sicuramente non finirò mai di ringraziare Pippo per avermi dato fiducia e per avermi riportato ad amare la politica e il Partito di cui faccio parte da tempo. 
Ci tengo a ringraziare i due “capi” Thomas Castangia e Paolo Cosseddu che mi hanno supportata e direi anche sopportata nei momenti difficili. Senza di loro tutto ciò non poteva esserci. Ringrazio anche tutto lo staff che con grande sacrificio ha dato assistenza a tutto il gruppo nazionale. Un abbraccio forte va ai Referenti Regionali che hanno fatto un lavoro eccezionale e con cui ho condiviso tutti i momenti di questo percorso. Un particolare ringraziamento voglio farlo a tre donne eccezionali del gruppo che per me sono un grande esempio sia per il mio percorso politico che di vita: Ilda Curti, Rita Castellani e la Senatrice Laura Puppato. 
Mi corre l’obbligo di ringraziare tutti coloro i quali hanno espresso la loro fiducia nei miei confronti e soprattutto nei confronti del gruppo siciliano a sostegno di Civati consentendoci di raggiungere un risultato che io considero eccezionale. Ricordo quando iniziai a girare la Sicilia per costruire il gruppo e qualcuno mi diceva di lasciar perdere perché avremmo ottenuto lo 0,5% dei consensi. Siamo arrivati al 12,6%. Questo risultato ha un valore tanto più grande se si considera che l’abbiamo raggiunto da soli, senza nessuno alle spalle, e ci incoraggia a continuare a batterci per il bene della Sicilia, del Paese e del nostro partito. Spero di riuscire ad esprimere la mia gratitudine nei confronti degli elettori attraverso un sempre maggiore impegno per dare alla nostra regione un futuro migliore. 
Il risultato di queste primarie sicuramente gratifica il lungo lavoro svolto fin qui. Siamo nati poco tempo fa. Siamo un gruppo nuovo di uomini, donne e giovani con tutte le difficoltà e le criticità che questo comporta. In poco tempo, e con poche risorse a disposizione, abbiamo indicato una via. La nostra via, fatta di un civismo autentico e di proposte concrete che Pippo è riuscito a trasmetterci. Una prospettiva che sembra aver trovato risposte nell’elettorato, sempre più alla ricerca di quei valori che da troppo tempo latitano sulla scena politica regionale e nazionale. La chiarezza, l’affidabilità, la competenza e la legalità. Su questi valori abbiamo basato la nostra campagna elettorale riuscendo, grazie all’impegno e alla passione di tutti, ad ottenere in Sicilia più di 10.000 voti, considerando che viviamo in una terra in cui il clientelismo e la corruzione sono ancora molto diffusi tra gli ambienti politici. Per non parlare del consenso che Civati ha ottenuto in tutto il Paese: 350.000 persone hanno dato fiducia ad un dirigente, per me unico e raro, che ha avuto poca visibilità e che nel mezzogiorno è poco conosciuto rispetto ad altri. E nel mezzogiorno, come ho sempre sostenuto, si vincono le primarie e le elezioni. 
Bisogna ripartire da qui. Dal Sud. E non lo dico perché sono siciliana ma perché nel Sud ci sono circa 1 milione e mezzo di giovani che non lavorano, non studiano e non hanno fiducia nella politica. Perché il mezzogiorno è stato utilizzato troppe volte per le campagne elettorali ma poi successivamente dimenticato da tutti. Perché al Sud c’è il più grande comparto agricolo che rischia di morire. Perché al Sud c’è il 50% delle imprese che chiude. Perché al sud le donne non hanno la giusta considerazione. Perché la mafia e la corruzione si stanno mangiando l’anima del Meridione. 
Bisogna partire dal Sud perché c’è la più alta percentuale di astensionismo. Perché al sud dobbiamo smuovere le coscienze di chi ancora crede che con lo scambio del voto può ottenere un futuro migliore. Solo se noi riusciamo ad essere presenti in questi territori possiamo vincere. Ma non con una vittoria basata sul consenso “provvisorio”, quello di persone che vanno a votare senza sapere chi e che cosa. Ma una vittoria basata sulla vera partecipazione. Magari quella di una generazione che ha smesso di credere nel futuro e nelle proprie possibilità. Ecco, io voglio vincere perché tante persone, soprattutto tanti giovani, ci votano sapendo di votare il vero cambiamento. Sapendo di votare per Pippo, per noi ma soprattutto per loro stessi. Questa è la vera vittoria. E noi ce la siamo meritata tutta, anche se abbiamo perso. 
Ritornando alla Sicilia ci tengo a congratularmi con i ragazzi di Enna che con grande difficoltà hanno ottenuto un risultato, a mio avviso straordinario. C’è chi dice che i 500 voti di questa provincia sono pochi. Io sfido chiunque a portarne di più nelle nostre condizioni. Ne abbiamo presi la metà rispetto ai renziani senza avere l’On. Davide Faraone che occupava un seggio per far votare i suoi elettori. Ed un ringraziamento voglio farlo anche ai ragazzi di Caltanissetta, Agrigento e Siracusa, che da soli, nonostante tutto era fortemente blindato, sono riusciti ad ottenere quasi il 10% del consenso. Sono rimasti tutti increduli. Così come voglio ringraziare quei pochissimi ragazzi (sei compresa me) della mia Provincia (Ragusa) che contro tutto il partito sono riusciti ad ottenere il 10,4% dei consensi con una differenza di poche centinaia di voti rispetto Cuperlo. Considerando che non abbiamo potuto avere il sostegno di Sel e Idv in quanto è stato negato loro il voto. Ne approfitto per esprimere la profonda solidarietà a Giovanni Iacono, Presidente del Consiglio a cui è stato negato il voto (per noi ovviamente) a differenza dell’On. Nicolà Rinaldi, capogruppo di Idv all’Europarlamento che a Firenze ha votato per Renzi. E ne approfitto per esprimere altrettanta solidarietà al movimento “No Muos” che è stato cacciato mentre distribuiva volantini davanti al seggio. 
Ecco, direi di partire proprio dalla Sicilia meridionale, il profondo sud, una parte di terra completamente abbandonata dalle istituzioni regionali e nazionali. Un lembo di terra ricco di grandi risorse, figlio del Mediterraneo e di una cultura quasi africana. Una parte dell’isola che soffre di un’atroce indifferenza. Ringrazio altresì i ragazzi della Provincia di Catania che hanno ottenuto il 16% del consenso, la seconda città (dopo Palermo) con la più alta percentuale. E anche la Provincia di Messina che nonostante la pessima opinione nei confronti del Pd, dopo le vicende note a tutti, ha raggiunto l’obiettivo prefissato. E non posso dimenticare i ragazzi di Trapani. Quando arrivai da loro la prima volta erano pochissimi (due) rispetto ai mille problemi da risolvere. Oggi sono in tanti. 
Il nostro risultato è la naturale conseguenza di una politica onesta e coerente premiata solo dal rapporto quotidiano e sincero con i cittadini. Abbiamo parlato alla nostra generazione e da loro abbiamo ottenuto fiducia. Questa è una grande vittoria. Non avevamo nessuno dietro. Né deputati, né Senatori della Repubblica, né consiglieri comunali, né Sindaci, né Segretari di partito. Ci siamo avvalsi del contributo, anche per la scelta dei candidati all’Assemblea Nazionale, di tantissimi giovani e persone oneste che non avevano nessun ruolo politico e istituzionale. 
I miei complimenti vanno anche al gruppo di Palermo e ai tanti membri di associazioni, movimenti e del centro sinistra del Capoluogo di Regione che hanno contribuito a raggiungere questo grande risultato. Voglio ringraziarli tutti, uno per uno. Permettetemi di ringraziare in particolar modo sia i ragazzi di Corleone che hanno ottenuto un risultato significativo in una città difficile e molto chiusa, il gruppo di Monreale che ha ottenuto il 20% del consenso e i giovanissimi di Bagheria a cui sono molto legata. Infine permettetemi di ringraziare tutti i referenti provinciali che oltre a sostenermi in questi mesi sono diventati compagni di vita: Danilo Festa, Francesco Barone, Danilo Orlando, Lino Faraci, Leonardo Lombardo, Maurizio Castano, Nadia Fiorellini, Sergio Failla, Piero David, Mimmo Ferraro e il mitico Domenico Grasso che con l’entusiasmo e la passione è diventato la nostra giovane mascotte della legalità! 
Ebbene, questo risultato ci carica di nuove responsabilità e deve spingerci a fare ancora di più, molto di più. Dobbiamo essere presenti in tutti i territori della nostra isola, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università. Perché i protagonisti di questa campagna elettorale a sostegno di Civati sono stati i giovani che hanno bisogno di credere in qualcosa e soprattutto di avere dei punti di riferimento credibili e affidabili. Questa esperienza ci ha cambiato ma soprattutto ci ha fatto capire che ancora c’è una speranza. Ripartiamo da questa speranza e iniziamo a costruire il nostro futuro. Pippo Civati è l’autore di questo entusiasmo e di questo grande patrimonio che è riuscito a creare e noi abbiamo il dovere, insieme a lui, di non disperderlo ma di farlo crescere. E’ riuscito a creare una sola anima che vive in questo grande gruppo. Se la politica non ci piace noi abbiamo il dovere di cambiarla perché le “Cose si cambiano, cambiandole”. E noi continueremo a cambiarle insieme a Pippo Civati. 

Valentina Spata
Coordinatrice Regionale Gruppo Civati





Nessun commento: